CRONISTORIA: 2000 anni passo passo

Cosa è accaduto nel territorio di Rosignano dal 200 a.C. ad oggi 
I periodi convenzionali, usati in questa cronologia storica sono: EPOCA ROMANA fino al 476 d.C., MEDIOEVO il periodo che va dal 476 al 1492, ETA' MODERNA quello che va dal 1492 al 1789, ETA' CONTEMPORANEA quella che va dal 1789 ai giorni nostri.

 dal 1801 al 1850  Nei settori gialli il contesto storico generale

(200 a.C. - 1300) (1301 - 1500) (1501 - 1700) (1701 - 1800) (1801 - 1850) (1851 - 1900)
(1901 - 1920) (1921 - 1940) (1941 - 1970) (1971 - 2000)  (2001 - Oggi) (IIa Guerra Mond.) (I Sindacicontinua... 

Anno.gio.mese.

Il fatto storico

                                                Napoleone Bonaparte (1799-1815)
La storia d'Italia, della Toscana e anche di Rosignano è condizionata dalle vicende francesi, cioè napoleoniche. Napoleone, pur vittorioso in Egitto, deve rientrare in Francia, sconfitta dalla seconda coalizione antirivoluzionaria. Avventurosamente, sfidando il blocco navale inglese, dall'Egitto rientra in Francia, e sbarca a Cannes il 9 ottobre del 1799. Il 19 novembre viene eletto console nel triunvirato che governa la Francia, il 7 febbraio 1800 viene nominato "primo console".
La Rivoluzione francese è finita; Napoleone, infatti, restaura la Monarchia e l'Impero. Preso il comando delle forze armate, sconfigge la seconda coalizione antifrancese con la "seconda campagna in Italia" del 1800: vittoria di Marengo (14.6.1800), pace di Lunreville (2 .11.1801). E' in conseguenza di questa vittoria che Napoleone è nominato "console a vita" il 2 agosto 1802, e il 18 maggio 1804 egli stesso si proclama imperatore col titolo di Napoleone I°. Ne' la sua ambizione si placa, anche per le vittorie militari contro le coalizioni antifrancesi: il 19 marzo 1805 prende la corona del Regno d'Italia, il 2 aprile 1810 sposa Maria Luigia d'Asburgo, da cui, nel 1811 avrà un figlio: il "re di Roma". L'ordinamento politico francese in Toscana durò cinque anni, fino al 1814, quando Napoleone, venne sconfitto a 'Lipsia il 16-18 ottobre 1813 dalla sesta coalizione antifrancese. Dichiarato decaduto dal trono di Francia il 2 aprile 1814, è esiliato nell'isola d'Elba, per cui è costretto ad abdicare in favore del figlio, il re di Roma. Nel 1815, fuggito dall'isola d'Elba, Napoleone sbarcò improvvisamente in Francia, riprese il comando dell'esercito francese contro gli Stati vincitori, già riuniti a Vienna per decidere le sorti dell'Europa. Tuttavia la situazione non cambiò perché il grande Còrso venne sconfitto definitivamente a Waterloo (18 giugno) e, questa volta, per maggiore sicurezza, fu esiliato nell'isola di Sant'Elena, in mezzo all'oceano Atlantico. (Sintesi da: "Rosignano e il suo territorio" di Giuseppe Caciagli 1999)

1801-1814

Periodo napoleonico. Rosignano appartiene al Regno di Etruria e poi all'Impero. Il capo del Comune si chiama ora "Le Maire" il Podestà "Giudice di Pace" 

1802

Obbligatoria, per la prima volta, la tassa di famiglia che, per gli abitanti della "mairie" di Rosignano, ammonta da 1/2 scudo fino a 10 scudi all'anno, a seconda del censo. Queste le famiglie più facoltose all'epoca: Anguillesi, Bacchi, Berti, Bombardieri, Buoncristiani, Carboneschi, Ciampi, Del Pajo, Gianfaldoni, Geri, Giuntini, Mantellassi, Masoni, Pieri, Pretoni, Ricci, Righi, Salvetti, Valentini, Zanobini. (Cognomi assai frequenti in Rosignano anche in epoca recente). Tuttavia alcuni fra i maggiori proprietari ottengono riduzioni di imposte (come il conte Mastiani il cui imponibile viene ridotto da 7495 a 5637 lire, e i Bombardieri da 9877 a 7002 lire...).

1802 

Truppe francesi tedesche e toscane transitano di continuo per Rosignano. Si procede anche una requisizione di cavalli per le milizie francesi, tedesche e granducali. Le casse del Comune sono vuote.

1802~

Giovan Francesco Mastiani Brunacci acquista i beni dei più importanti latifondisti della zona: i Bombardieri ed i Blasini ed in seguito riesce ad aggiudicarsi, grazie all'allivellazione leopoldina, parte della proprietà della Mensa Arcivescovile di Pisa (173 ettari), divenendo il massimo proprietario di Rosignano.

1803

Il Comune paga lire 120 a Giovanni Landi per l'uccisione di 2 lupi. 

1803

Febbri epidemiche contro cui si fanno fuochi ed esplosioni di polveri.

1803

Spese della comunità per il passaggio della legione Italica del Re d'Etruria. 

1803

Gli abitanti presentano una supplica per la costruzione di un nuovo camposanto (vedi 1817)

1803.12.mag.

Il Comune si rifiuta di pagare lire 13 allo speziale Gaetano Benedetti per aver curato un soldato turco.

1803.ott.

Nuovi reparti militari della "legione italica" del re d'Etruria transitano per Rosignano, imponendo nuove spese al Comune che paga a Bartolommeo Zanobini L. 600 per fornitura di paglia alle truppe estere di passaggio all'Acquabona.

1804

Canoviere del sale a Rosignano è Giovanni Simoncini con salario di 54 scudi all'anno. 

1804

A seguito della pestilenza scoppiata a Livorno, le autorità francesi impongono un "cordone sanitario", dal Chioma fino a Santa Luce, impiegandovi i soldati al comando del maggiore Tausch (Vedi ). Malgrado le proteste del generale francese De Lavillette, in quanto a suo giudizio, il morbo non è maligno. Il Comune persiste nella sua decisione, con provvidenze e spese. Passata la peste, fa disinfestare l'oratorio di sant'Antonio dove hanno alloggiato le guardie del cordone sanitario.

1804 

Spese per affitto case e stalle, acquisto di marmitte e stoviglie e arredamento di caserme per truppe estere di passaggio per spedizioni all'Isola d'Elba.

1804

Il Comune concede alla Compagnia della Natività di Maria e del SS. Sacramento l'uso del camposanto di Poggio S.Rocco.

1804

Il Comune paga a Giuseppe Orsini e Giovanni Landi L. 120 per aver ucciso 2 lupe nella macchia di Ricavo.

1804.25.giu.

Il maggiore Tausch è il comandante delle truppe francesi di occupazione e di quelle di rinforzo (dragoni toscani) per la sicurezza e difesa delle coste. Il comando è a Castiglioncello, dove il maggiore Tausch da inizio a fortunati scavi archeologici.

1804.4.nov.

Rosignano è gravato dal governo di una tassa straordinaria di 400 scudi, per le spese di approvvigionamento delle truppe francesi del maggiore Tausch. L'imposta viene nuovamente richiesta il 15 novembre per un ulteriore importo di 250 scudi.

1805

Procaccia per Firenze è Bernardino Visconti con Lire 196 di provvigione e per Pisa Jacopo Visconti con lire 14. Oltre alle funzioni comunali svolgono attività di postini per i privati.

1805

È chirurgo condotto Bartolommeo Sanetti e medico condotto Giovanni Battista Tempesti. 

1805.ago.

Spese per riparazioni e imbiancature all'oratorio di S. Antonio della Maestà.

1805.ago.

Spendendo 378 lire, 78 soldi e 4 denari il Comune provvede all'attuale sistemazione della cisterna del Castello, facendo costruire il "coperchio di muro con i suoi serrami per difesa dalle immondizie, e provvedere due secchioni di rame". L'attuale chiusura - dice il Nencini, con casotto a volta semicircolare, è recente.

1805.set.

Il Comune acquista dal cav. Francesco Mastiani una striscia di terra sulla strada del borgo S. Martino.

1806

Pagate lire 60 a Giuseppe Lotti per un lupo ucciso nelle macchie di Tripescio.

1806.14.mag.

Bernardo Satiro Anguillesi, oste, reclama soldi per l'alloggio dato alle truppe francesi, ma il comune rifiuta con questa motivazione: "nel concorso di universali sacrifìci sarebbe indoveroso ed ingiusto l'esentare esso solo dal risentirne alcuno, quando per le sue qualità di possessore e benestante non ne può essere ragionevolmente dispensato".

1806.25.set.

Gabbro. La Chiesa di Livorno viene elevata a diocesi e la parrocchia del Gabbro passa dall'episcopato pisano all'episcopato livornese con tutte le chiese del territorio di Rosignano e della costa a sud di Pisa, grazie ad una bolla di papa Pio VII.

1807.14.gen.

Il Comune stanzia 20 scudi all'anno per l'incarico di "deputato alle Truppe" perchè nessuno vuole assumerne l'onere non essendo adeguatamente remunerato.

1808

La "mairie" procede al restauro della cisterna di piazza del borgo, con una spesa di 1359 lire e 11 soldi.

1808.28.ott.

Vada. Un distaccamento di soldati Francesi del 13 reggimento si stabilisce al Casone nella Tenuta di Vada.

1809

Viene imposta ai mulini una tassa di macinazione.

1809

Il comandante della piazza militare, maggiore Tausch, facendo scavi nei pressi della torre, rinviene, sotto una lastra di pietra, numerosi vasi estruschi ed altri oggetti di pregio , di cui fece dono al generale comandante l'esercito francese in Toscana.

1809

L'entrata del bilancio comunale è di franchi 4971,82. 

1809

Oltre alla nomina del "deputato per le strada" viene avanzata richiesta per elevare a "strada regia" la via Emilia.

1809 

Oltre a due medici (uno per Rosignano e uno per Castelnuovo) vengono nominati due maestri (forse perché gli scolari sono 80). Il consiglio municipale   stabilisce i giorni e gli orari delle lezioni: due volte al giorno: dalle 9 alle 11 e dalle 14 alle 16 in inverno, dalle 8 alle 10 e dalle 15 alle 17 in estate, tutti i giorni, escluso i festivi e le vacanze d'ottobre e di carnevale. Le lezioni vengono annunciate col suono della campana della chiesa.

1809.24.gen.

È Maire di Rosignano Giovanni Bombardieri, consiglieri: Pieri, Buoncristiani, Nerucci, Bacchi, Batini, Salvetti, Del Pajo, Giuntini, Martini.

1809.29.mag.

Vada. Nella Tenuta di Vada, di proprietà della Mensa Arcivescovile di Pisa, scoppia un'epidemia fra i bovini che successivamente si scoprirà essere afta epizootica. (Al 9/6/1809, per questa infezione sono deceduti complessivamente 23 bovi).

1809.14.lug.

Vada. Viene dato l'avviso della cessata epidemia bovina nella Tenuta di Vada

1809.9.set.

Il "maire" segnala l'opportunità di collocare il fiume Fine "sotto la sorveglianza dell'amministrazione pubblica"

1809.3.ott.

L’Imperatore Napoleone Bonaparte dal Palazzo delle Tuileries emana un decreto con il quale Giovan Francesco Mastiani Brunacci, forse per l’adesione dimostrata durante l’occupazione francese della Toscana o per dei favori usati ai Francesi in quella occasione, veniva insignito del titolo di Conte dell’Impero. (Ormai i Lorena sono lontani).

1809.11.Nov.

Il Maire ha fissato e convenuto, che da ora in appresso i Maestri di scuola devino fare le loro lezioni XE "istruzione pubblica: orario delle lezioni nel 1809"  ai Fanciulli due volte al giorno sempreché precedentemente venga annunziata questa con il suono a Tocchetti della Campana della rispettiva cura, Fissando l’ore dall’ore Nuove della mattina all’ore Undici, e dalle ore Due Pomeridiane alle ore quattro nei tempi d’Inverno, e nell’Estate dalle ore Otto della mattina all’ore Dieci, ed il giorno dalle ore tre alle ore cinque. Esclusi però i Giovedì, ed i giorni  festivi, e le consuete vacanze dell’Ottobre e del Carnevale.

1810

Vada. Un distaccamento di truppe di prima linea proveniente da Livorno viene a Vada per proteggere un convoglio di navi rifugiate nel porto.

1810

Nel corso dell'anno le feste da ballo e i giochi in generale vengono consentiti solo col permesso "del maire": il "gioco a palla" è consentito solo "dopo le funzioni della sera".

1810.giu.

Un distaccamento di 150 uomini del 29° Rgt. di linea, partito da Livorno per inseguire dei disertori còrsi, giunge a Rosignano; viene poi ripartito in piccoli distaccamenti che si trasferiscono nelle Comunità costiere.

1811

Durante la dominazione francese il Comune incassa per l'appalto annuo del macello franchi 2421, quando la tassa, per i singoli capi, va da 18 franchi per bovi a 25 franchi per tori, 25 per bufali, 6 fr. per pecore, capri e becchi, 2, 4 per porci, ecc.

1811

È Sindaco (Maire) Antonio Pieri. La popolazione del Comune ammonta a 4.043 abitanti. Nel Comune è forte la presenza di proprietari (41,2%); di essi il 22% esercitano una attività lavorativa agricola. Si registrano nuovi casi di vaiolo anche a Nibbiaia dove un podere e la via da per Quercianella prendono questo nome, supponendo che per quella strada il morbo giungesse al paese.

1811

Castiglioncello. Si ha notizia di una chiesa o oratorio dedicato a S. Bartolomeo  in un documento ecclesiastico.

1812

Novembre, forti piogge procurano gravi danni all'Acquabona.

1812

Durante la dominazione francese venivano rilevati nel territorio di Rosignano otto “forni da campo” di laterizi e calce, in grado di dare lavoro “per l’intero anno” a 35 lavoratori’. Quasi sempre il loro ruolo era quello di servire ai fabbisogni costruttivi delle fattorie o comunque un mercato abbastanza polverizzato.

1813 

Un fulmine danneggia la canonica il campanile e la chiesa di castello. Il pievano don Ranieri Paradossi fa riparare la canonica, la chiesa e il campanile. La Comunità partecipa alle spese.

1813

Giovanni Bombardieri, per far "riformare" suo figlio dal servizio militare, paga 1.200 lire.

1813 

Sotto il governo francese vengono ordinate e disciplinate le strade vicinali.

1813

Nel bilancio comunale si stabilisce che la strada di S.Antonio o di Vada non è necessaria perchè termina al fiume Fine.

1813

È Sindaco (Maire) Pier Francesco Biasini.

                      Di nuovo il Granducato lorenese (1814-1859) - La "restaurazione" in Toscana
 
I vincitori, riuniti in Congresso a Vienna (settembre 1814-giugno 1815), pur con la breve interruzione del ritorno di Napoleone dal marzo al giugno 1815 fino alla vittoria di Waterloo, si proposero di ricondurre l'Europa non a prima delle vicende napoleoniche, ma a prima della Rivoluzione francese, con la "restaurazione", cioè ricostituendo tutte le monarchie assolute e teocratiche in essere nel 1789. Una determinazione che, non tenendo conto di quanto le popolazioni erano riuscite a scoprire, venne garantita dalla "Santa Alleanza", stipulata tra Austria, Prussia e Russia, secondo gli ormai anacronistici criteri della più retriva teocrazia. Anche l'Italia tornò ad avere all'incirca i Principati che aveva prima della Rivoluzione Francese. La Toscana, fin dall'inizio del Congresso di Vienna, venne occupata tempestivamente dalle truppe napoletane di Gioacchino Murat, a cui fino dal 1808, Napoleone aveva dato la corona di Napoli, in quanto marito della sorella Carolina. Il re di Napoli, col suo tempestivo intervento sperava non solo di salvare la sua corona su Napoli e Sicilia, ma anche di affermarsi come re, su tutta la penisola italiana. Ma già il 14 settembre 1814 Ferdinando III fece il suo rientro nel Granducato, anche se verrà riconosciuto ufficialmente solo dal 20 aprile 1815. Con la "restaurazione" giunsero a maturazione i processi economico-sociali messi in moto non tanto dalla dominazione francese quanto dalla politica svolta nei decenni precedenti dal governo graducale: con la trasformazione agricola e con l'adozione dei criteri mezzadrili, nel nostro territorio sollecitato anche dalla bonifica dei tenitori paludosi. Prima a muoversi per "appoderare" le terre fu la Mensa Arcivescovile di Pisa nella sua tenuta di Vada (che fu ripartita in 127 particelle).
(Sintesi da: "Rosignano e il suo territorio" di Giuseppe Caciagli 1999)

1814

Destituito Napoleone si ritorna all'antica costituzione del Comune.

1814

Castiglioncello. Alla partenza dei francesi molti dei terreni passano in proprietà al Vicariato di Lari.

1815

È Sindaco Paolo Salvetti (Gonfaloniere).

1815

Si delibera di pagare 10 scudi annui al suonatore dell'organo della chiesa del castello e della Compagnia.

1815

È istituito il procaccia per Livorno con compenso di lire 100 annue. Primo procaccia è Ranieri Peri.

1815

Vada. Un rapporto del Provveditore dell'Uffizio dei Fiumi e Fossi di Pisa residente a Rosignano denuncia che la tenuta della Bezzuca, un'area a ridosso della Torre, nella zona dell'attuale Parco comunale, completamente bonificata e resa fertile fin dal 1785, era tornata ad essere dominata dalla palude in seguito all'incuria.

1816

È Sindaco Giovanni Bombardieri.

1816.26.giu.

Vada. Antonio Ricci, residente a Rosignano, viene eletto alla carica di Vice Console per il porto di Vada per far fronte al grande movimento  di navi provenienti da Genova e dalla Liguria, carica che terrà interrottamente fino alla soppressione dell'ufficio, decisa nel luglio 1853. 

1816

Nibbiaia. Da questo anno la piccola cappella passa a cappellania curata, succursale della Pieve di Castelnuovo. La popolazione  raggiunse ora le 130 persone.

1817

È allargata a Rosignano Via S.Martino. Il conte Mastiani cede il terreno a condizione che gli venga costruito un muro lungo l'aia della fattoria. Poi la strada viene prolungata, con la posa di cipressi. Il costo è di lire 3.550,16.

1817

Ampliamento del camposanto dopo la richiesta del 1803. Primo becchino è Sebastiano Merlini con compenso di Lire 84 all'anno.

1817

Si delibera di togliere il collo della cisterna sulla piazza delle Logge a Rosignano e di mettere una pompa, ma niente è fatto.

1817

Viene negato il permesso ad Antonio Pieri di costruire un mulino sulla Fine in località Fonte a Bretti.

1817.11.mar.

Proveniente da Cecina, il Granduca Ferdinando III  col figlio Leopoldo, (il futuro Leopoldo II) visita Rosignano e pranza all'Arcivescovado.

1817.2.mag. 

Si diffonde una malattia contagiosa, l'amministrazione comunale provvede a costituire un lazzeretto in Castiglioncello in un podere dei Buoncristiani affittato a Giuseppe Berti; inoltre viene nominata una apposita commissione, dotandola di lire 2.520 perché provveda a disporre 30 letti per gli indigenti di Rosignano e di Castelnuovo.

1818.30.gen.

Nibbiaia. Stipulato in Pisa tra la Pia Casa della Misericordia ed i Livellari di Nibbiaia il contratto per il sostentamento del sacerdote della Cappellania. La Pia casa versava 60 scudi all’anno per il mantenimento di un Cappellano nel villaggio, i Livellari 11 sacchi e mezzo di grano ed un alloggio al medesimo. I Livellari, a garanzia dell’accordo, furono costretti a mettere a rischio i propri beni.

1818.1.giu.

Nibbiaia.  Fa il suo ingresso nella nuova Cappellania don Giuseppe Santini della Garfagnana che fa il Cappellano per 10 anni.

1818.13.giu.

Giovanni Salvetti acquista per scudi 30 l'oratorio della Madonna della Neve in via della Cava, impegnandosi a restituire al culto l'oratorio suddetto ed a prendersi carico di tutte le spese occorrenti per il restauro e il mantenimento del medesimo.

1819 

La pulizia di Rosignano viene data in appalto con obbligo di scaricare le immondizie a mezzo miglio dall'abitato.

1819

Si costruiscono 700 braccia di strada dalla torre di Vada in località Conventaccio, è l'inizio del futuro "stradone" o "vione" come diceva il Granduca..

1819

In Rosignano sono accasermati 200 "cannonieri da costa", che presidiano le torri di Castiglioncello e di Vada; ma altri reparti hanno stanza nel territorio comunale, come i cavalleggieri e poi i carabinieri a cavallo granducali che hanno la caserma e stalla al Fortullino e al Monte alla rena. In Rosignano risiede un capitano e un tenente di artiglieria con un esiguo numero di artiglieri. Qui pure esiste un deposito e una infermeria, un cappellano militare ed un medico militare. Ugualmente è di stanza in Rosignano il comando della 2/a compagnia del II° btg dei cacciatori volontari, con un capitano e un tenente, nonché un certo numero di cavalleggeri di costa. Reparti che vi resteranno fino all'unificazione nazionale.

1819

Le case di Rosignano sono numerate da Giuseppe Bientinesi per la prima volta. Compenso lire 300.

1820

Si ha notizia dell'allevamento dei bachi da seta.

1820

Il Comune concorre per lire 961,18 alla costruzione di un ponte sul fiume Cecina per far passare la via Emilia.

1821

Sono pagate lire 60 ad Antonio Sparapane per l'uccisione di un lupo.

1821

Il Comune decide di non pagare più alcun premio per l'uccisione dei lupi.

1821

Castiglioncello. Arriva la famiglia Faccenda e costruisce la casa sulla sinistra del fosso Piastraia sopra via dei cavalleggeri. Aprono una locanda: S. Salvatore. La frequentano i militari della torre, quelli del Fortullino e quelli del Monte alla Rena.

1822 

Gli abitanti di Nibbiaia fanno domanda al Comune per la costruzione di una fonte.

1822

II servizio di procaccia per Livorno è affidato a Pietro Paroli.

1822 A Rosignano nasce il Gruppo Filarmonico.

1822.10.dic.

Il Comune concede ad Alessandra Mantellassi di tumulare il cadavere del marito Giuseppe Berti nell'oratorio di S.Antonio sulla via per Vada. 

1823 

È medico e speziale a Rosignano Tito Sanetti. Solo più tardi gli "speziali" si diranno "farmacisti".

1823.18.set.

Viene inaugurata la fonte pubblica, edificata dal Comune di Rosignano a seguito di una specifica richiesta degli abitanti di un anno prima.

1823

Alle quattro osterie che esercitano in Rosignano viene attribuita la qualifica di "alberghi".

1823

È Sindaco Michele Marini.

1824

All'argine del colle è costruito un mulino dei Mastiani - Brunacci. 

1824

Non avendo avuto esito favorevole l'appalto per la nettezza urbana bandito nel 1819, il Comune concede a Ranieri Gori l'appalto delle immondizie con obbligo di pulizia il giovedì e il sabato col compenso di lire 48 annue.

1824

In questo anno viene elaborato il primo regolamento di polizia municipale.

1824

Il donzello che deve andare al Vicariato di Lari una volta alla settimana è provvisto di livrea. (Divisa che terrà fino al 1860).

1824.25.giu.

Tutte le autorità comunali prendono parte ad un servizio funebre per la morte del granduca Ferdinando III e per la successione sul trono di Toscana di Leopoldo II di Lorena

1824.23.set. 

Il Comune concede ad Alessandra Mantellassi l'oratorio di S. Antonio sulla via per Vada per lire 446 soldi 14 denari 6.

1825

Il Comune risarcisce Giuseppe Zanobini, detto Geppe Santo, dell'Acquabona, per alloggi forniti a militari di passaggio: per scambio tra Livorno, Piombino e Orbetello di reparti di "cannonieri".

1825 

Il Comune decide di fare causa a Francesco Geri per sottrazione di acqua dalla fonte pubblica.

1825

A Castiglioncello, sul Castellaccio (dietro l'attuale crocifisso sull'Aurelia), i Faccenda scavando trovano reperti archeologici di grande interesse che vengono spediti al viceconsole di Livorno Antonio Ricci.

1825

Vicino alla torre di Castiglioncello il tenente Calvelli e il colonnello Antonio Gherardi Angiolini Berti, trovano reperti archeologici.

1825

Castiglioncello. Giovanni Faccenda, scavando le fondamenta per la sua abitazione, rinvenne un altare e un vaso di terra cotta contenente involucri di piombo.

1825

È risistemata la mulattiera che unisce Rosignano a Castelnuovo con la spesa di lire 1000. 

1825

L'antica via dei Cavalleggeri, fra Castiglioncello e Vada, tramontato il pericolo delle incursioni dei pirati e impostato diversamente il sistema di difesa militare e la sorveglianza sanitaria, viene retrocessa a strada comunale.

1825.29.mar.

Un mulino dei Pieri è distrutto da un fulmine.

1825.30.ott.

Istanza di diversi abitanti, colla quale in sostanza domandano la costruzione di una nuova Chiesa nel Castello  pianeggiante di Rosignano per essere l’attuale troppo angusta, né capace di ricevere la popolazione aumentata da pochi anni a questa parte di quasi un doppio numero.

1826

La guardia costiera tra Castiglioncello e Campiglia dispone di 128 uomini, dei quali 79 appiedati, con 16 bocche da fuoco e 8 colubrine.

1827

Nibbiaia. Il Comune provvede a restaurare la fonte, costruita appena quattro anni prima. Ma l'importante infrastruttura sarà oggetto di numerosi interventi nel corso di tutto il secolo.

1827

Rosignano. Il proprietario, cav. Teodoro Tausch provvede a rialzare il palazzo della cancelleria, poi della delegazione del Governo, infine caserma dei Carabinieri Reali, per il quale il Comune pagava 140 scudi di pigione annua.

1827 

Rosignano. È rifatto il lastricato della via Lunga nel borgo castellano.

1827

La manutenzione delle strade è data in accollo ai frontisti maggiori. 

1827

Il Comune si riserva il diritto di eleggere il predicatore.

1827

Rosignano diviene residenza di un "cancelliere comunicativo" che è anche "ministro del censo e conservatore del catasto" con giurisdizione sui Comuni di Rosignano, Riparbella, Castellina, Orciano, Montescudaio, Guardistallo, Casale e Bibbona (limitatamente al catasto anche su Santa Luce). Per questi incarichi il "cancelliere comunicativo" dispone di un ingegnere del Circondario e di una Delegazione di Governo, che sarà in seguito (1860) sostituita da una Delegazione di Pubblica Sicurezza.

1827

A seguito della nuova politica agricola istaurata dal granduca, oltre alla bonifica del territorio, si procede alla costruzione di case coloniche. La ripresa dell'agricoltura porta anche all'incremento della viticoltura, specie per la vittoria conseguita sulla filossera. Verso la metà del secolo, nella giurisdizione di Rosignano prospera anche l'allevamento dei bachi da seta, introdotto da famiglie venete spostatesi su Vada. Il Conte Mastiani, inizia una vasta riforma agricola, vengono costruiti alcuni poderi a Castiglioncello tra cui la "Casa lunga", sul promontorio di Portovecchio, che spesso si troverà nei quadri dei "macchiaioli". (Oggi è la Fattoria del Parco)

1827

Inizia il servizio postale, a mezzo di "corrieri". Viene istituito un servizio di corrispondenza bisettimanale tra Pisa e Piombino passando per Rosignano; poi un servizio di "procaccia", ossia di trasporto di persone, merci, pacchi, lettere fra i vari centri maremmani; da Piombino a Pisa tale servizio impiega da 30 a 35 ore, con evidente pernottamento intermedio e funziona due volte alla settimana.

1827.13.ott.

Giuditta Parrini di Campiglia è la prima ostetrica matricolata del Comune con indennità di lire 140 annue.

1828

La via Lunga a Rosignano è munita di 7 stelloni in pietra per lo scolo delle acque nella fognatura.

1828

La via della Cava per Castiglioncello è ricostruita con la spesa di lire 16.000. 4.000 lire sono rimborsate dal Granduca perché considerata strada militare.

1828

Il numero dei consiglieri è portato a 9 e quello dei priori a 5. Al Cancelliere del Comune, fino ad ora fornito dal Vicariato di Lari, viene aggregato un aiuto cancelliere residente in Rosignano; successivamente l'obbligo della residenza in Rosignano è esteso anche al titolare della cancelleria.

1828.14.giu.

Il Comune intima al Conte Francesco Mastiani di non scavare più pietra dalle cave di S.Martino dell'Acquabona. 

1828.sett.

Il Granduca Leopoldo II da incarico al consiglio degli ingegneri di predisporre il progetto di una "carreggiabile sicura " da Castiglioncello fino all'imbocco della via della Principessa, a San Vincenzo. Vengono quindi affrontati i lavori su vari tronchi di strada, con lo stanziamento annuo di una decina di migliaia di lire, per vari anni. Nel 1841, al termine dell'impresa, il Granduca noterà che la Maremma "pisana" è più accessibile da Livorno che da Pisa.

1829 

È sindaco Francesco Geri.

1829

Il Comune esige una tassa sul macinato, che grava sui diversi mulini privati. La tassa consiste in una percentuale sul macinato di farina o di granturco (di solito da 10 a 12 libbre a sacco).

1829

Raffaello Petrini di Livorno ridipinge lo stemma sulla porta d'ingresso dell'Archivio Comunale con spesa di lire 136 soldi 13 denari 4.

1829

A Rosignano, il Comune stabilisce che la fiera abbia luogo l'ultimo lunedì di aprile (invece che il 10-11 settembre come stabilito nel 1781).

1829.19.gen.

Il Comune decreta il divieto di caccia grossa. “Posto che il territorio si avvia alle migliori culture, sull'orrore delle foreste". 

1829.12.ago.

La Compagnia del SS.mo Sacramento chiede uno stanziamento fisso per l’ufficio di organista.

1830

È Sindaco il Ten. Col. Camillo Gherardi

1830

Vengono abolite la condotta chirurgica (cerusico) e la condotta medica, sostituite da due condotte medico-chirurgiche: una per Rosignano e Castelnuovo, una per Vada e Tripesce, assegnate al dott. Natale Antichi e al dott. Giovanni Bicchi  

1830

Rosignano. Si ripavimenta con pietra serena la via di accesso al castello nella parte alta.

1831.nov.

Il Comune spende lire 29 e soldi 10 per preghiere in favore del Granduca Leopoldo II gravemente ammalato.   Si celebra un triduo "per implorare dall'Altissimo la ripristinazione in salute dell'Augusto Sovrano".

1831.4.dic.

Si accaserma in Rosignano la 4/a compagnia del III battaglione del Reggimento Real Ferdinando ed il Comune paga per l'accasermamento, al podere Bacchi al Paradiso, di militari granducali.  

1832

Transitano per Rosignano ben 18 compagnie di fanteria di linea e, ovviamente, il Comune deve sostenere le spese del loro accasermamento.

1832

Si fa menzione di una antica incisione nella quale, intorno allo stemma di Rosignano, è scritto COSTR. ROSIG. COMIT. PISARUM.  

1832

Vada. Nei locali della Dogana si trovavano gli uffici dei viceconsoli di Francia e degli Stati Sardi. Queste  rappresentanze straniere testimoniano un movimento piuttosto consistente dei bastimenti nel porto.

1832 

Demolizione dell'arco della Sentinella nel castello di Rosignano.  

1832.mar.

Il Comune, per 2.500 scudi più lire 15.334 soldi 19 e 9 denari, acquista dal sig. Teodoro Francesco Tausch la casa già "Palazzo Pretorio" in castello, per farne residenza del Vicario e del Vicariato. La spesa, oltre ai lavori di ristrutturazione, comprese anche i mobili.

1832.24.dic.

La potesteria è eletta a Vicariato sotto il Granduca Leopoldo II.  

1833

È Sindaco Giovanni Salvetti.  

1833

Gli abitanti di Rosignano sono 2605 e quelli dell'intero Comune 3928. 

1833

Non ci sono candidate per un posto di alunna levatrice.  

1833

Il Comune sposta di nuovo il giorno della fiera annuale (v. 1829): al martedì dopo Pentecoste. Il mercato è riattivato, ma nel giovedì anziché nel sabato (v. 1780); ma iniziativa, anche questa, che non ha successo.

1834

E' istituito il posto di "spazzino municipale pubblico", il primo è Antonio Lorenzini. 

1834

Inizia il risanamento del padule di Vada, spesa lire 22.510, soldi 4, denari 1 

1834

Un nuovo rilevamento catastale annovera, nel Comune, 463 proprietari, di cui 63 con rendita imponibile superiore a 400 lire (che consente di poter aspirare alla carica di "priore") e 400 proprietari con rendita inferiore alle 400 lire.

1834

Il Comune costituisce e mantiene 1"'ospizio di maternità".

1834

Nibbiaia. Nel periodo compreso tra il 1834 ed il 1836 venne eseguita una perizia per valutare le reali possibilità di ampliamento del piccolo oratorio del paese

1835

Rosignano. Il cimitero della Pieve è ampliato dopo uno studio demografico per ospitare 96 corpi pensando ad una soluzione decennale. 

1835

Rosignano ha il suo primo lampione pubblico.

1835

Grandi piogge in Agosto e Settembre.  

1835

Rosignano. Giovanni Monetti ha l'appalto per il mantenimento dei primi 4 lampioni a olio per i quali si spendono lire 159 soldi 10, mentre altre 159 lire e 10 soldi vennero spese per la loro posa in opera. Inizia così l'illuminazione pubblica. Per l'accensione e la manutenzione dei lampioni, servizio dato in appalto, la spesa preventivata è di 180 lire all'anno. Uno dei quattro lampioni è in piazza delle Logge. In seguito, i lampioni ad olio vengono sostituiti con lampioni a petrolio, fino all'avvento dell'elettricità.

1835

È costruita la chiesa di Nibbiaia dedicata a S. Giuseppe. 

1835.giu.

Rosignano partecipa gioiosamente alla nascita del principe ereditario del Granducato.

1835.giu.

Il conte Francesco Mastiani viene inviato in visita dal Granduca Leopoldo II le per la sua familiarità con la Corte, fu incaricato dal comune di Rosignano di “esprimere personalmente al Granduca il giubilo del popolo di Rosignano per la nascita del Principe ereditario”

1835.23.ago.-20.set.

Anche Rosignano è investito dal colera, già il 25 agosto si registrano 50 casi con molti morti. Alcune persone periscono in poche ore. L'epidemia durerà tre anni. Per tale circostanza viene istituito un apposito ospedale provvisorio con una dotazione di lire 4.652,19 per le cure di malati di colera. A ricordo dell'evento, viene deliberato che dal 1838 il 20 settembre di ogni anno venga celebrata una festa di ringraziamento a S.Vincenzo, con la partecipazione di tutte le autorità religiose, civili e militari (festività che si celebra ancora nel 1925).

1835.dic.

Il Granduca Pietro Leopoldo II visita Rosignano colpito dal colera.  

1836

Alla levatrice, titolare della condotta ostetrica istituita nel 1827, viene ridotto lo stipendio da 140 a 120 lire annue.

1836

L'ing. Celentani progetta la nuova chiesa di Rosignano, in sostituzione di quella di castello.

1837

Rosignano. La disponibilità di acqua, di quella potabile in particolare, è stata sempre una delle principali preoccupazioni per ogni collettività. La fonte, nei paesi, costituiva un elemento di particolare aggregazione, perché, era dislocata nella piazza principale. Così è stato per Rosignano, sia per il castello, sia per il paese, con l'edificazione della fonte, a levante del castello, alla sorgenti del Botro dei Goracci. L'opera, tuttora esistente, è celebrata con l'iscrizione fatta incidere dal Gonfaloniere Giovanni Salvetti.

1837

Castelnuovo. Cosimo Pardini padre di 12 figli viventi è esentato dalle tasse.

1837

Il chirurgo è il dott. Antonio Lanini. 

1837

Vada. Ancora si segnalano morti per malaria.

1837

Castelnuovo. Viene raggiunta la punta massima di espansione demografica con 1390 abitanti che rimangono su questi valori fino alla fine del XIX secolo.

1837.18.giu.

Benedizione dell'ampliamento del camposanto.

1837.25.giu.

Posa della prima pietra della nuova chiesa a Rosignano. 

1838

Rosignano viene "promosso" a Vicariato di III classe (da V che era).

1838 

È appaltata a Giovanni Romanelli la costruzione di via della Giunca dall'oratorio di S.Antonio da Padova alla via Emilia.

1838 

Si acquistano altri due lampioni per Rosignano. 

1838

Castiglioncello. Inizia la costruzione della casa Martelli, dove ora c'è il piazzale d'ingresso al castello.

1838

Vada. Il Granducato acquisisce dalla Mensa Arcivescovile Pisana la Tenuta di Vada in cambio di una rendita annuale. (Vedi "Le bonifiche del Granduca e le proteste del Papa" di Gabriele Paolini scaricabile dal sito)

1838.19.ago

Rosignano. Benedizione della cappella del camposanto.

1838.15.set.

Si delibera che il 20 Settembre, anniversario della fine del colera sia giorno festivo.

1839

Vada. I1 ripopolamento della campagna va di pari passo con i lavori di bonifica. I pestiferi "stagnoli salsi"causati dal ristagno di acqua marina che non riesce defluire dalla costa trattenuta da banchi di alghe, vengono riempiti per colmata per mezzo dei sedimenti del torrente Tripesce, al quale, per questa funzione, è stato aperto, un nuovo alveo in questo anno deviandone il corso dopo l'Aurelia di quasi 45° verso destra. Nel contempo, lungo la costa, in corrispondenza degli stagnoli, è stata eretta una diga a palizzata, colma di alghe, per impedire alle acque marine di raggiungere la terra in tempo di tempeste o di alta marea.

1839

Vada. La strada Vada-Rosignano viene declassata a "comunale"; in compenso viene classificato "regio" lo "stradone di Vada".

1839-40

Viene "restaurata", ma praticamente costruita di nuovo, la carrabile tra Livorno e Vada, allargata a 12 braccia (circa 7 metri), con imponenti opere sulle forre che tagliano la costa a sud di Livorno. E' il tracciato dell'attuale Aurelia, denominata allora grande strada " Regia Littoranea" che lambisce la marina di Vada per rientrare nella via Emilia al quadrivio di Collemezzano.

1839.29.mar.

Vada. Gonfaloniere e Priori di Rosignano inviano una supplica a Leopoldo II, pregandolo di non assegnare gli appezzamenti ad un solo "possessore dovizioso" ma di concederli in livello agli abitanti che ne avessero fatta richiesta. Anche i "poveri braccianti domiciliati a Rosignano" cercarono di far udire la loro voce presso il Granduca, implorandolo di degnarsi "di abbassare li ordini opportuni affinché la Tenuta di Vada venisse, almeno in parte, data a livello a piccoli lotti, a umili aratori. Richiesta vana.

1839.11.set.

Vada. Si delibera di piantare una pineta per la larghezza di 200 braccia dalla battigia a difesa delle aree bonificate. 

1839.17.set. 

Vada. Il Granduca Leopoldo II dispone di prosciugare il padule per procedere all'allivellazione del terreno diviso in 127 preselle. Le richieste devono essere presentate entro novembre. 60 furono chieste subito e 57 successivamente dai Fabbri e Caputi, le 10 rimaste sarebbero state assegnate ai coloni più "accurati" ma solo due ottennero un fondo.

1840

Vada. Il sovrano approva l'ordine di prolungare fino al mare la vecchia foce dei due bacini paludosi, fortificandola con palizzate e dotandola di un sistema di cateratte mobili per impedire il riflusso in caso di mare grosso.I fossi confluenti nei due paduli, mediante lo scavo di nuovi percorsi, vengono allacciati ad un canale principale che convoglia le acque al mare.

1840

Giovanni Salvetti regala un sigillo in bronzo usato dai vasai romani del luogo.

1840

Il Comune ha 4360 abitanti e Rosignano 2959.

1840

Il Comune prende a livello per sede comunale (con 490 lire di canone annuo) la villa o fattoria della mensa arcivescovile di Pisa, lato ovest del castello, e vi viene insediata la cancelleria "comunicativa", in quanto curava gli interessi dei Comuni di Rosignano, Santa Luce, Orciano, Castellina Marittima e Riparbella.

1840

Rosignano. Il chirurgo è il dott. Giuseppe Gianfaldoni

1840

Rosignano. Nella casa del dott. Antonio Lusoni nasce la Società patriottica filodrammatica dal nome di "Teatro dei Nascenti" che, oltre a diventare palestra di cultura e di teatro, per dilettanti ed appassionati, è crogiolo di speranze per i "nazionalisti"per la liberazione dell'Italia (fino al 1860).

1840

I Simoncini, futuri "Pipi", aprono una trattoria a Caletta.

1840

Ricostruzione della via del Littorale. Strada nuova da Castelnuovo al littorale presso il nuovo Ponte della Fortulla.

1840

Rosignano. Nuovo sistema di distribuzione delle poste. Distributore Ferrini e postino un certo "Pennello" che a piedi faceva servizio di recapito postale due volte al giorno, vengono aboliti i procaccia.

1840

Fermata di diligenza postale a Portovecchio alla locanda Faccenda e a Caletta alla locanda Simoncini.

1840

Comunicazione della Sovrana Risoluzione con cui La Strada del Littorale è stata dichiarata Regia, e la Via Emilia Provinciale.

1841 

È Sindaco Michele Marini. 

1841.20.ago.

Rosignano. Nuova visita del Granduca Leopoldo II, ospite del conte Mastiani. Una lapide collocata nell’atrio della villa (poi Vestrini) ne ricorda il soggiorno: “Il Granduca Leopoldo II nella notte dal 20 al 21 agosto 1841 in questa tranquilla villa posò”

1841.ott.

Rosignano. Un fanatico predicatore, Baldassarre Audibert, innalza croci di legno a tutti gli incroci e bivi.

1842 

Rosignano. Diverse famiglie benestanti, sono obbligate ad ospitare a turno ufficiali delle truppe di passaggio dando gratuitamente camera con letto, lume e fuoco. 

1842 

Castelnuovo. Restauro della chiesa di S. Stefano. 

1842 

Francesco Lobin di Castelnuovo è Gonfaloniere.

1842.7.set.

Vada. Il Granduca Leopoldo II approva la proposta di costruzione di una chiesa sul fondo della nuova piazza vicino alla torre.

1843 

Rosignano. Il cimitero di Poggio S. Rocco è soppresso e concesso a livello ad Albertina Geri per lire 8 denari 13.

1843 

Il Comune si collega al Monte dei Paschi di Siena per eventuali prestiti.

1843

Castiglioncello. Gli abitanti ammontano a 50 persone.

1843 

Castelnuovo e Nibbiaia. Istituita la condotta chirurgica. Gli abitanti sono rispettivamente 1.111 e 215.

1843.21.gen.

Vada. L'ing. Felice Francolini riceve l'incarico di progettare chiesa, canonica e piazza di Vada.

1843.23.mag.

Vada. E' un sabato, il Granduca Leopoldo II compie una perlustrazione in loco e segna personalmente sul suolo gli spazi dove far sorgere chiesa, piazza  e villaggio del paese.

1843.13.dic.

Vada. Il Granduca approva le spese per la costruzione del nuovo paese: nelle spese relative al nuovo villaggio: lire 6.050; nelle spese per il piano stradale del Vione: lire 1.000; nelle spese per la coltivazione del Tombolo: lire 800;  e nelle spese dei fondamenti della nuova chiesa, secondo il preventivato disegno: lire 7.000

1844 

A Rosignano due maestri sacerdoti devono insegnare a 80 ragazzi lettura, scrittura, aritmetica, lingua italiana e dottrina cristiana. Si procede successivamente alla costruzione di edifici destinati solo all'insegnamento.

1844 

Il governo toscano dichiara regia la strada del Littorale e provinciale quella Emilia.

1844

Per iniziativa privata nasce un servizio trisettimanale di diligenza da Livorno a Cecina, passando per Rosignano e Vada, dove i viaggiatori possono "cambiare" e proseguire " a discretissimi prezzi" su altra vettura fino a San Vincenzo.

1844 

Rosignano. È concesso l'appalto dell'illuminazione pubblica a Giuseppe Ferrini

1844.5.feb.

Vada. Il pievano di Rosignano Sabatino Marcacci benedice la posa della prima pietra della costruenda chiesa.

1845 

Rosignano. Completamento della lastricatura delle strade del castello. 

1845.mag.

Vada. Leopoldo visita di nuovo il paese ed è soddisfatto dell'avanzamento dei lavori di allivellamento, bonifica e costruzione della chiesa. Le abitazioni sono ora 126, le famiglie arriveranno in due anni a 140.

1845.mag.

Il vescovo di Volterra, sceso in Cecina per cresimare 214 "impuberi e adulti " di quella parrocchia, attraversando la tenuta diVada, viene accolto da una popolazione "egualmente vegeta e sana". Nella tenuta sono sorte 126 costruzioni rurali abitate da 91 famiglie, "senza calcolare quelle che, appena rese abitabili, serviranno in seguito a popolare il nuovo paese di Vada.

1846 Vada. Arriva ancora il flagello della malaria anche fra gli addetti ai lavori della bonifica.
1846

Il servizio di diligenza da Livorno a Cecina iniziato nel 1844 in modo molto modesto, viene sostituito dalla "grande diligenza di Livorno" che porta da Livorno a Follonica in 9 ore. Anche la corrispondenza fra Livorno, Piombino e Grosseto diventa giornaliera, anche se, specialmente nell'estate, il corriere "quotidiano" passa a tre volte la settimana, forse a causa della malaria o forse in omaggio alla "incuranza della gente di Maremma" della quale si duole anche il granduca.

1846

Vada. Il Granduca premia col titolo di nobile per se e discendenti maschi Raffaello Caputi livornese che con i Conti Luigi Fabbri (mercanti) sono stati fra i più solleciti nell'aiutare la bonifica usufruendo della concessione in enfiteusi perpetua.

1846.14.ago.
 

Rosignano. Alle 12,55 il terremoto danneggia la canonica, il campanile e la chiesa del castello, la Cancelleria, poderi a Maccetti e l'osteria dell'Acquabona. A Vada,’acqua nel delta del Fine ribolle. Lo stesso terremoto distrugge Orciano (restano sol due case, i morti sono 22) e danneggia Lorenzana e Montescudaio. Morti totali 60. Ovunque processioni di ringraziamento per gli scampati. Il paese di Nibbiaia non ebbe danni di rilievo.

1846.2.Set.

Anche li Abitanti del Paese di Castelnuovo debbono munire di Luoghi comodi (servizi igienici) Le Loro Case che ne sono mancanti.

1846.27.sett.

Rosignano. Processione per ringraziare S.Antonio protettore.

                                                       Il Risorgimento nazionale
II Risorgimento significò passaggio dalla condizione di "Stato" a quella di "Nazione": ciò che potè essere raggiunto con l'unificazione della popolazione dalle caratteristiche omogenee, ma soprattutto, con l'abolizione delle istituzioni e degli organismi con cui, specialmente dopo la "restaurazione", stati stranieri vi imponevano ingerenze con una autorità non più accettabile. In Italia Risorgimento significò porre fine a quelle "preponderanze straniere" quali vi si erano istaurate fino dal 1494, a seguito della "discesa" del re di Francia, Carlo VIII. L'impegno non significò necessariamente una innovazione istituzionale (dalle monarchie alla repubblica), ma l’opinione pubblica venne mobilitata facendo leva su ideali di patria e di fraternità che, alimentata già con insurrezioni e moti per tutta la prima metà del XIX secolo, rinvenne esponenti autorevoli in Giuseppe Mazzini (1805-1872), Vincendo Gioberti (1801-1852), Cesare Balbo (1789-1853), Manzoni, D'Azeglio, ecc. In effetti la ragione profonda di questo movimento fu quella di abolire il frazionamento dei Principati in quanto solo nell'unificazione geografica e demografica poteva essere realizzata una nuova condizione economica nazionale (di produzione e di commercializzazione) come premessa necessaria per potersi allineare allo sviluppo tecnologico e scientifico in atto nei Paesi più evoluti (Inghilterra, Francia, USA), già orientali verso una produzione industriale.
Mentre l'iniziativa politica si attuò nel 1847-1848 con gli "statuti" e le ''costituzioni'' (nell'ordine promulgati dal Regno delle Due Sicilie, Regno Sardo, Granducato di Toscana, Stato Pontificio) cui tennero dietro sostanziali riforme istituzionali (nell'ordine: Stato Pontificio, Regno Sardo, Granducato di Toscana) e l'unione doganale nazionale; la parte attuativa fu intrapresa dal Regno Sardo con le "guerre d'indipendenza": la prima del 1848-49 che vide  protagonista il re Carlo Alberto (1831-1849); la seconda nel 1859, con Vittorio Emanuele II (1849-1878); la "spedizione dei Mille" (1860), la "terza guerra d'indipendenza" (1866) e la "presa di Roma" (1870) che videro a protagonisti Camillo Benso conte di Cavour (1810-1861) e Giuseppe Garibaldi (1807-1882).  (Sintesi da: "Rosignano e il suo territorio" di Giuseppe Caciagli 1999)

1847 

Vada. Il primo medico chirurgo è il dott. Ildebrando Caifassi che viene da Lucignano. 

1847 

Rosignano. Gaetano Bientinesi è nominato becchino. 

1847

Vada. Leopoldo II fa piantare fra la foce del Fine e del Cecina una pineta a protezione delle colture. Due pinete precedenti dei Mastiani-Brunacci e Tardy saranno tagliate dai proprietari per necessità economiche.

1847.19.ago.

Rosignano. Si vivono fermenti risorgimentali ed il Comune avanza una petizione ufficiale, per la istituzione della Guardia Civica, comandata dai capi liberali, cav. Bali, avv. Salvetto Salvetti, dott. Antonio Lusoni, Ercole Giorgerini, subito seguiti da una sottoscrizione di 99 cittadini. Petizione che venne accolta 1'8 settembre, con grandi festeggiamenti..

1847.8.set.

Rosignano. Festa e luminara per l'istituzione della Guardia Civica che sostituirà anche i Cavalleggeri della costa. 

1847.14.ott.

Il Comune acquista a sue spese 50 fucili per la Guardia Civica. 

1848

È di nuovo sindaco Giovanni Salvetti. 

1848 

Leopoldo II concede la Costituzione. Rosignano elegge deputato Domenico Guerrazzi a cui vanno 25 paoli al giorno.

1848 

Rosignano-Castelnuovo. È istituito il procaccia con tre viaggi alla settimana.

1848 

Rosignano. Il prof. Antonio Marcacci milita come volontario nella guerra contro l'Austria.

1848

Vada. Leopoldo II fa costruire il Palazzo Ducale per i suoi dipendenti e lo stradone della Torre (5 km) realizzato perfettamente dritto grazie all'uso di fuochi e fumacchi per l'allineamento all'interno del fitto bosco. Realizzata anche la grande piazza e la chiesa con le abitazioni per Parroco e Cappellano curato.

1848.20.feb.

Rosignano. Con la promulgazione della Costituzione, anche il Granducato di Toscana ottiene il suo Parlamento. L'evento viene solennemente festeggiato in Rosignano.Come sede di collegio elettorale con giurisdizione sulle Comunità di Santa Luce, Riparbella, Castellina, Guardistallo, Montescudaio, Casale e Orciano, si può eleggere un deputato: nella persona di Francesco Domenico Guerrazzi (1804-1873), al quale il Comune assegna 25 paoli al giorno (corrispondenti a 14 lire italiane) fin tanto che diverrà ministro (1 dicembre 1848).

1848.31.mar. 

Rosignano. 30 volontari tutti giovani di nemmeno 20 anni, partono per la guerra contro l'Austria. Sono incorporati nel battaglione Bartolommei di Livorno e sono i protagonisti di Curtatone e Montanara. La popolazione raccoglie per loro lire 600.

1848.14.mag.

Rosignano. Il pievano don Sabatino Marcacci benedice la nuova chiesa di Rosignano, S. Nicola, costruita dal 1837 al 1845.

1848.dic.

Rosignano. Con una dimostrazione popolare viene allontanato da Rosignano il parroco, perché apertamente ostile alle rivendicazioni nazionali. Deve andarsene.

1849 

È sindaco Alessandro Righi. 

1849 

Rosignano. La "costituzione" (9 marzo 1848) da anche un nuovo ordinamento amministrativo per cui in Rosignano, nel Circondario di Pisa, viene istituita una Pretura di 4/a classe con giurisdizione su Rosignano, Riparbella, Orciano e Castellina Marittima.

1849

Gli eventi nazionali precipitano. Il 7 febbraio, pentito di aver concesso la Costituzione, Pietro Leopoldo II fugge, riparando a Gaeta. Viene ripresa la prima guerra d'indipendenza, con la sconfitta di Novara, per cui Carlo Alberto abdica in favore di V. Emanuele II, costretto a firmare l'armistizio di Vignale nel marzo. Il 12 aprile Bettino Ricasoli prende il potere sul Granducato, invitando il granduca a rientrare in Toscana. A Rosignano il rientro del granduca (17 aprile) viene festeggiato dai "codini" il 22 giugno. Il "sospirato" ritorno in Toscana dell'ottimo nostro padre e sovrano, Leopoldo II" è salutato con un'ode a stampa . Una delegazione comunale viene inviata a Firenze per rendere omaggio al sovrano.

1849 

Subito disciolta la Guardia Civica da Leopoldo II.

1849 

Il Comune, su proposta del priore avv. Gaetano Lami, acquista una azione di una società che ha come compito di edificare mulini lungo il botro della Fortulla e stabilimenti balneari e marini a Campolecciano. Per i primi ci si avvale degli studi geologici condotti dal prof. Paolo Savi su un'acqua acidula ferraginosa che scaturisce verso la foce della Fortulla, con una temperatura di 23°; mentre gli impianti sono progettati dall'ing. Nottolini, l'artefice del grande acquedotto di Lucca.

1849 

Nibbiaia. E' nominato il primo maestro elementare e sorge la prima scuola.

1849.12.ago.

I "codini" scrivono un documento per il ritorno di Leopoldo II dall'esilio di Gaeta.

1850

Vada. Vengono fuse le campane  della chiesa di S. Leopoldo a Lucca e Pistoia e poste sul campanile di 56 braccia.

1850

Castiglioncello. Si costruisce la prima casa della piazza, oggi casa Franconi (di fronte all'attuale edicola), per la sosta dei cavalli. Diventerà in seguito sede dell'ufficio postale.

1850

Vada. La nuova chiesa è pronta dai primi mesi del '50. Primo sacerdote don Francesco Meazzini.

1850.19.lug.

Vada. In un documento, relativo alla definizione dei confini della nuova parrocchia, si legge che la popolazione residente all'epoca nei poderi esistenti tra il Fine e il Botro Ricavo, fra il mare e la via Emilia è di 998 individui.

1850.8.ott.

Vada. Viene approvato il progetto del Camposanto in via delle Saracine a 900 m. dalla chiesa. Misura appena 544 mq. Sarà benedetto il 23marzo del 1851. Primo becchino Sabatino Picchianti di Vada.

(200 a.C. - 1300) (1301 - 1500) (1501 - 1700) (1701 - 1800) (1801 - 1850) (1851 - 1900)
(1901 - 1920) (1921 - 1940) (1941 - 1970) (1971 - 2000)  (2001 - Oggi) (IIa Guerra Mond.) (I Sindacicontinua... 

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                                                                                     La famiglia Taush
I Tausch furono una nobile famiglia della Boemia, venuti in Italia con le truppe napoleoniche, con cui, forse, avevano partecipato alla "campagna d'Egitto". Un maggiore Tausch, dell'esercito napoleonico, si rinviene comandante delle truppe di stanza in Castiglioncello nel 1809, e forse per le esperienze fatte in Egitto, fu il primo a scoprirne i molti reperti etruschi romani presso la torre di Castiglioncello. I Tausch compaiono anche nella storia di Rosignano nella prima metà del XIX secolo, in quanto eredi dei Mastiani (nobile famiglia pisana fino dal XIII secolo) che, dal 1720 aveva unito proprietà nome e stemma dei Brunacci. Gianfrancesco Mastiani Brunacci, insignito del titolo di conte da Napoleone Bonaparte, lasciò erede di tutti i suoi beni Teodoro Tausch, con l'obbligo di assumere il nome e l'arme. Infatti, Teodoro Tausch Mastiani Brunacci, fu ammesso alla nobiltà di Fiesole nel 1839, nel 1845 era console di Turchia a Livorno, con vaste proprietà in Rosignano e a Vada.
I Mastiani Brunacci (già Tausch) figurano ancora, col titolo di baroni, nobili di Fiesole, nell'Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana del 1933. (Da: "Rosignano e il suo territorio" di Giuseppe Caciagli 1999 - Vedi anche biografia Mastiani-Brunacci nella sezione PERSONE/Famiglie)