Castello Pasquini

Il torrione dalla ferrovia 

                      1997-98 Gli interventi nel Parco del Castello Pasquini
L’intervento progettuale sul complesso del Castello Pasquini è stato finalizzato al restauro funzionale e strutturale dell’intero sistema. Il progetto, elaborato dall’Architetto Nicola Toncelli, è stato quello di realizzare una maggiore integrazione dell’intero complesso con il paese per renderlo maggiormente fruibile dalla cittadinanza in tutte le sue potenzialità.
Per proiettare anche urbanisticamente piazza della Vittoria all’interno del parco, in una zona protetta dalla circolazione delle auto, si è creato un collegamento diretto fra la piazza e il parco organizzando un vero e proprio SISTEMA DELLE PIAZZE, legato con il centro vitale del paese. Da piazza della Vittoria si accede con scalinata, ad una piazza rotonda, da questa ad uno spazio rettangolare per finire in una forma triangolare: il tutto legato da percorsi incorniciati da aiuole, da pini e lecci e da basse siepi di profumato pittosforo.
La piazza rotonda è stata realizzata sul retro dell’edificio (la Virgola) prospiciente a piazza della Vittoria, in cui l’assenza di vegetazione disegna un’area di forma circolare, pavimentando il terreno già naturalmente pianeggiante con uno strato di coccio pesto e blocchetti di tufo squadrati. Questo nuovo spazio viene collegato con il passaggio che, correndo lungo il muro di cinta, unisce piazza della Vittoria con il parcheggio, da una scala in tufo e da una rampa accessibile anche ai portatori di handicap. Al centro della piazza una piccola struttura in legno in stile liberty, restaurata, che con i lampioni e le panchine in ghisa conferisce a tutto l’insieme un vago sapore inizio secolo.
La piazza rettangolare, cioè lo spazio antistante le ex scuderie, rimane inalterata rispetto al disegno originario e la fontana esistente, dopo un accurato restauro, rimane punto focale di tutto il sistema grazie a un’interessante illuminazione dell’acqua realizzata con fibre ottiche.
L’arredo complessivo viene realizzato con lampioni e panchine in ghisa, e con vasi in cotto riempiti di piante di limoni per ricordare che le scuderie sono state usate anche come limonaia, tanto care alla tradizione delle antiche ville toscane. Sul lato sinistro delle ex scuderie è stata progettata una scala in cotto che mette in comunicazione diretta la piazza rettangolare con la terrazza del vecchio edificio e questa con la piazza triangolare, un piccolo spazio pavimentato in terra naturale stabilizzata compreso tra la terrazza delle ex scuderie e il passaggio da piazza della Vittoria al parcheggio.
Seguendo il concetto di ricucitura dello spazio del Castello con il resto del territorio, assume una valenza fondamentale il percorso che da piazza della Vittoria conduce al parcheggio di via dei Macchiaioli. Il percorso, già realizzato, viene riqualificato come “passeggiata architettonica” perché la rivalutazione che se ne propone lo connota anche come collegamento del sistema delle piazze e quindi con il parco, rendendolo tuttavia godibile anche come episodio isolato. L’illuminazione ne segna l’andamento parallelo al muro di divisione del Castello e gli sbocchi negli spazi delle piazze lo rendono permeabile, un tutt’uno con il parco.
Il ritmo di questa passeggiata è segnato dai contrafforti esistenti, alternati a nuovi pilastri intonacati che sorreggono corpi illuminanti e semplici strutture in ferro con un disegno marcatamente liberty.
L’inizio del percorso è immediatamente individuabile da piazza della Vittoria grazie alla nuova scala di accesso già edificata nello spazio tra la fine del fabbricato ex-abitazione del casiere e il muro di cinta del castello. E’ composta da due larghe rampe, rivestite con ciottoli bianchi di fiume, intervallate da un grande pianerottolo che assume il significato di primo spazio di sosta.
La balaustra realizzata con pilastrini e cimasa di cemento uguali per forma e dimensioni a quella esistente.
Il sistema delle piazze ruota attorno a un elemento già esistente, l’edificio ex scuderie. Per questo edificio si è pensato ad un intervento di restauro conservativo e consolidamento strutturale, in fase di realizzazione, in modo da riportarne alla luce le caratteristiche originarie per ottenere un volume polivalente che possa essere sfruttato come locale aperto al pubblico.
L’intervento nelle ex scuderie comporta anche la creazione di un nuovo volume, completamente interrato, sul lato sinistro dell’edificio per permettere lo svolgimento delle nuove funzioni senza andare ad occupare spazio nel sistema delle otto campate originarie. La facciata viene conservata fedelmente: le aperture vengono tamponate con infissi in ferro e vetro, e con portoni di legno a due ante a doghe all’empolese. L’esterno delle scuderie è caratterizzato da giochi d’acqua, evidenziati da un’appropriata illuminazione.
Il parcheggio con accesso da via dei Macchiaioli nell’ottica del sistema del Castello rappresenta una preesistenza e l’intervento progettuale consiste in un miglioramento estetico e funzionale. L’intervento progettuale, già realizzato, è servito a riorganizzarlo, a renderlo fruibile, ben collegato con piazza della Vittoria e soprattutto caratterizzato da un arredo urbano esteticamente valido.
Un’altra zona del parco su cui si è intervenuti è quella compresa tra l’ex campo da tennis e l’ex pista da ballo in cui primeggia l’edificio della vecchia cappella oggi adibita a bar. L’ex cappella viene lasciata inalterata: solo all’interno è previsto un accurato restauro pittorico per riportare a nuova vita le ricche decorazioni in stile coppedè ricoperte da uno spesso strato di scialbo.
Nell’ex campo da tennis, uno spazio pianeggiante e privo di vegetazione compreso tra il parcheggio e il piazzale del Castello si realizza un NUOVO VOLUME a servizio dell’attività di spettacolo. L’edificio ha lo scopo di trasferire in uno spazio preciso tutte quelle funzioni legate alla manutenzione del Castello e della tensostruttura che attualmente occupano buona parte del piano terra del Castello.
Avendo carattere di servizio all’attività che si svolge nel Castello, si è tentato di dargli carattere di leggerezza e scarsa connotazione architettonica per evitare il diretto confronto con la struttura imponente dell’edificio principale e per diminuirne l’impatto con il contesto circostante. Il volume è pressoché interrato su tre lati, coperto da un tetto a giardino che ricuce planimetricamente lo spazio del parco interessato dall’intervento. La struttura è realizzata in cemento armato mentre i tamponamenti sono fatti di muratura termica intonacata a calce colorata con terre ventilate. La balaustra del giardino pensile è realizzata con pilastrini in cemento uguali per forma e dimensioni a quelli preesistenti in piazza della Vittoria. Gli infissi e i lucernari sono in ferro e vetro secondo la tradizione degli opifici di inizio secolo, con un disegno che richiama direttamente alcuni elementi architettonici del Castello Pasquini. La caratteristica importante di questo nuovo edificio, realizzato secondo principi bioarchitettonici e bioclimatici, è l’esposizione a Sud che permette di sfruttare i benefici della radiazione solare anche nel periodo invernale, mediante le grandi aperture vetrate che lasciano passare i raggi termici con un significativo risparmio economico e condizioni ambientali ottimali.
Il teatrino all’aperto, per 150 persone, costituisce il prolungamento naturale dell’edificio e completa la seconda metà del rettangolo formando uno spazio organizzato in diagonale con un piccolo palco rivestito in legno e una gradonata ad anfiteatro. Il parterre è pavimentato con blocchetti di tufo squadrato, i muri perimetrali sono intonacati a calce colorata e sormontati dalla stessa balaustra in cemento per ottenere una continuità stilistica con l’intero prospetto.
Anche il teatrino è concepito come una struttura polivalente e caratterizzata dal criterio generale della flessibilità che lo rende un luogo di aggregazione anche quando non assolve al ruolo principale di spettacolo. La sua conformazione architettonica, con gli alti muri di protezione che lo circondano, e l’esposizione a Sud, fanno sì che tale spazio sia fruibile anche nelle fredde giornate invernali richiamando all’interno del parco del Castello Pasquini anche coloro che cercano un angolo per rilassarsi o giocare all’aria aperta.
Nel Castello Pasquini l’intervento progettuale si concentra al pian terreno. Oggi serve solo come struttura di servizio della tensostruttura perché tutto ruota attorno al punto fisso dell’attività di spettacolo. Questa situazione è una forzatura, che elimina di fatto la possibilità di fruire in modo più adeguato di questi ampi spazi. Si propone quindi di riconsiderare tale stato di fatto, di lasciare tutte le attività legate alla spettacolazione nella parte centrale del castello e di liberare l’ala Ovest e due grandi vani dell’ala Est che saranno destinati ad un uso pubblico più idoneo.
Il parco del Castello Pasquini, insieme alla Pineta Marradi, è il polmone verde di Castiglioncello. Tutti gli interventi progettuali destinati alla zona conservano l’esistente e ripristinano tutto ciò che è andato perduto nel tempo dal punto di vista funzionale e strutturale. Un’attenzione particolare è riservata all’illuminazione, specie nella parte Ovest in cui si realizza il sistema delle piazze. Questa zona, dovendo diventare complementare a piazza della Vittoria, deve essere accessibile ad ogni ora del giorno e della notte: abbiamo così progettato una sorta di barriera fisica che la separa dal resto del parco. Un “muro verde” (siepe unita a rete metallica), che non incide minimamente sull’impatto ambientale e nello stesso tempo rappresenta un intervento reversibile che può essere modificato in qualsiasi momento.
In corrispondenza della nuova divisione lampioni in ghisa che perimetrano l’area urbana del parco anche mediante l’illuminazione, che prosegue fino ad incontrare il viale di accesso principale del castello.
Il progetto prevede che il grande cancello su piazza della Vittoria resti sempre aperto e il vero accesso al Castello, che regolerà l’entrata secondo gli orari di apertura al pubblico, venga portato al piazzale che circonda l’edificio.

QUADRO RIASSUNTIVO DEI LAVORI
Importo complessivo ...........................3.000.000.000
Finanziamento (Contributo CEE reg. 2081/93) 1.080.000.000
(Fondi dell’Amministrazione)................... 1.920.000.000
Interventi e data di ultimazione
Stralcio n.1 (parco, percorso, parcheggio)      Lavori ultimati
Stralcio n.2 (nuove officine e teatrino)             9/10/1997
Stralcio n.3 (nuova scala, piazze, ex scuderie)    10/01/1998
Stralcio n.4 (restauri pittorici)                      1/08/1998
Stralcio n.5 (sostituzione tensostruttura)        Lavori ultimati
Stralcio n.6 (impianto di condizionamento)       Lavori in corso
                                                                                                                                                                      Rosignano oggi agosto 97

 

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