Castiglioncello ieri    

Copertina dell'opuscolo della gara del 24 luglio 1966 Auto di Formula 4 K 250 in azione Auto di Formula 4 K 250 in azione Auto di Formula 4 K 250  in azione Un momento della gara con vista panoramica Fuori pista Tribuna servizi radio, cronometri e Direzione di Corsa 19 settembre 1965 - Cocchi Enzo alla partenza con il n° 14 (Arch. Cocchi W.) N° 14 Cocchi Enzo (Arch. Cocchi W.) Cocchi Enzo in gara (Arch. Cocchi W.) 1965 - Francisci, vincitore della prima edizione premiato dal senatore Giovanni Gronchi Cocchi Enzo 2° classificato il 19/9/65 (Arch. Cocchi W.) Ritaglio di quotidiano del giorno dopo Biglietto di ingresso nel circuito 1979 - La pubblicita del ristorante 'Le Spianate' Il logo della discoteca
 
Nel 1965-66 furono organizzate gare automobilistiche di “Formula 4 K 250” utilizzando come circuito la strada appena costruita intorno al laghetto delle Spianate, dove si è sviluppata la prima opera di urbanizzazione realizzata per lo sviluppo dell’attuale insediamento residenziale. (Foto Alessandro Ercoli, Walter Cocchi, Vado Chellini e Lubiano Balestri) 

          Gran Premio Riviera degli Etruschi circuito Le Spianate
A metà degli anni '60 Castiglioncello organizza il Gran Premio Riviera degli Etruschi; il circuito è quello della strada che per un buon tratto costeggia il laghetto delle Spianate (in quel periodo ancora “vergine di cemento”); i chilometri sono 2 e la manifestazione automobilistica è di quelle internazionali di Formula 4 K-250. Grazie al Sig. Lubiano Balestri ed a Comiedit Edizioni, riproduciamo il materiale originale.
Nelle foto, il biglietto di ingresso, che costava 500 lire, l’opuscolo che veniva consegnato ad ogni spettatore ed un ritaglio della cronaca locale che riporta le fasi della gara. L’evento era organizzato dall’Automobile Club Livorno, dall’Ente Provinciale del Turismo di Livorno e dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Castiglioncello, rispettivamente rappresentati dall’avvocato Pier Luigi Stefanini, l’avvocato Gianfranco Gabba ed il Dott. Tullio Fazi. Tra gli ufficiali di gara emerge un nome conosciuto agli amanti delle quattro ruote e più specificatamente del Rally Liburna, il suo nome è Edoardo Andreini (detto Dado) che nel caso della gara di Castiglioncello era uno dei Commissari Sportivi. Sempre dall’opuscolo nell’elenco del Comitato d’Onore notiamo alcuni nomi da ricordare: Giovanni Gronchi (assiduo frequentatore della località) a quella data Senatore a vita avendo terminato il mandato di Presidente della Repubblica nel 1962; Silvano Filippelli Presidente della Provincia di Livorno; Leno Carmignoli, che sarà Sindaco del Comune di Rosignano da questo anno fino al 1975; Rino Pachetti, medaglia d’Oro al Valor Militare; Tommaso Dante Monti allora presidente dell’Associazione Commerciale e Albergatori di Castiglioncello.
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          Il testo di presentazione della gara, pubblicato nell’opuscolo del 1966
Il 2° Gran Premio «Riviera degli Etruschi
» ospita la prima gara internazionale di Formula 4 organizzata in Italia ad un anno circa di distanza dalla prima edizione che servì quale trampolino di lancio per questa categoria di vetture che, nel volgere di pochi mesi, ha incontrato il massimo successo in tutta Europa e che è ora in procinto di polarizzare anche i favori degli sportivi americani.
Chi segue da vicino l’automobilismo agonistico sa quanto siano delicati e difficili i primi impegni di una vettura da competizione e può quindi valutare quale sia l’onere che si assumono anche gli organizzatori chiamati per esperienza e passione a tenere a battesimo una Formula da corsa. La prima edizione del Gran Premio  Etruschi, che sortì un successo superiore alle previsioni sul magnifico tracciato delle «Spianate
» in effetti contribuì non poco a convincere anche i più scettici che la Formula 4 era una categoria, oltre che economica ed alla portata di tutte le classi di automobilisti, anche altamente spettacolare e in possesso delle maggiori possibilità di affermazione e diffusione.
Quella della Formula 4 è storia nota specialmente agli sportivi livornesi che hanno visto nella loro città sorgere i primi esempi dell’automobilismo agonistico concepito per essere alla portata di tutti. Con la Junior ed il primo Kart da 125 cc. Filippi e Morini, infatti, furono i precursori delle attuali Formula 3 e Formula 4, quelle cioè che in definitiva raccolgono attualmente un maggior numero di adepti, anticipando gli orientamenti sportivi di massa che si sarebbero verificati di lì a qualche anno. E l’esempio che le idee degli appassionati livornesi non erano errate ci viene confermato oggi sul tracciato delle «Spianate
» dove sono impegnati i migliori della numerosa schiera di piloti di Formula 4, una Formula che soltanto in Italia ha raggiunto le 140 unità.
Il pionierismo livornese e la sportività degli organizzatori di Castiglioncello, che non esitarono a mettere in scena sul panoramico appezzamento delle «Spianate» la prima gara di queste vetture nel 1965, «inventando»  un circuito che poi si rivelò ideale, è stato premiato non soltanto dal successo costruttivo ottenuto dalla Tecno di Bologna, che appunto ha realizzato le 140 vetture italiane, ma anche dalla eco che la Formula 4 ha avuto immediatamente in tutta Europa, dove iniziative importanti sono state intraprese subito dopo l’esito spettacolare della gara di Castiglioncello. Oggi la Formula 4 si è diffusa particolarmente in Inghilterra, in Francia, in Belgio, in Olanda, in Germania, in Olanda ed ora sta affrontando il mercato sportivo americano.
Questa seconda gara alle «Spianate » ha oggi un compito importante, quello di ribadire l’internazionalità della Formula ed al tempo stesso di mettere in evidenza fra i piloti italiani il più meritevole ad aggiudicarsi la Coppa CSAI che, a tutti gli effetti, ha lo stesso significato di un Campionato Italiano. Il successo della manifestazione, peraltro scontato dal numero e dalla  qualità dei piloti in gara, sarà il miglior premio per Livorno, per l’Ente Provinciale del Turismo e per l'Azienda Autonoma di Soggiorno di Castiglioncello che non hanno esitato a trasformare il primo esperimento del 1965 in una brillante tradizione che si avvia a varcare i confini italiani come lo dimostra la partecipazione straniera al 2° G. P, degli Etruschi divenuta già una “classica” dell’automobilismo di moderno concetto.
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La gara si svolse sul percorso di 2 chilometri; erano ammesse vetture “K 250”, cilindrata 250cc., prevedeva 25 giri del circuito per un totale di 50 km. La manifestazione si sviluppò in 4 prove distinte: tre batterie ed una finale. Nel resoconto giornalistico viene detto che c’era la folla delle grandi occasioni. Quella del 1966 fu la 2° edizione a conferma della riuscita dell’iniziativa. Ii piloti della gara automobilistica, erano 39; la quasi totalità delle presenza era italiana. Solo 4 piloti erano stranieri. La gara alla fine porta sul podio Giorgio Monti, bolognese, secondo Fiancalo Naddeo di Roma e terzo lo svedese Lars Lindeberg. Un altro svedese gareggiò quel 24 luglio del ‘66 classificandosi però solo al 6° posto: era Ronnie Peterson che diventerà di li a poco campione di Formula 1 e che troverà la morte sul circuito di Monza nel 1978.

I dati tecnici delle vetture di F4 che gareggiarono nel circuito delle Spianate il 24 luglio 1966 così come riportato dall’opuscolo:
- Motore motociclistico da 250 cc
- Cambio di velocità a 4 o 5 rapporti
- Telaio in traliccio di tubo d’acciaio
- Carrozzeria in fiberblass
- Ruote in lega leggera
- Freni idraulici a disco con doppio circuito
- Sospensioni anteriori e posteriori con ammortizzatori idraulici
- Sterzo a cremagliera e barre snodate
- Trasmissione posteriore diretta mediante catena
- Comando del cambio a leva
- Serbatorio capacità 12 lt. circa
- Lunghezza del veicolo mm 3500 ft
- Larghezza abitacolo mm 600
- Peso veicolo in ordine di marcia kg. 180    
(Per gentile concessione di Alando n°11 Edizioni Comiedit)
In questa zona negli anni 60-70 un ristorante molto frequentato, era "Le Spianate", creato da Nello Sartoni che lo mandava avanti con la moglie ed i figli Mara e Stefano, il genero Giovanni Guidi ed il padre di lui. La carne alla brace, in particolare "La banca della bistecca" con la vera bistecca alla fiorentina era la specialità della casa, derivante dal precedente mestiere di macellaio. Nel 1972 è stato trasformato nel "Gelabus", un ristorante gelateria. Nel 1985 aprirono "le Spianate", la discoteca che prese il nome della zona. Dopo la felice esperienza della discoteca, la struttura è tornata ad ospitare un ristorante di successo. Per alcune estati, alla fine del decennio scorso, l'allora gestore del complesso pensò di ritentare l'esperienza fatta di musica e pista da ballo organizzando cene a tema. Poi, nel 2005, la chiusura definitiva. Il complesso è rimasto inutilizzato negli ultimi anni, ospitando solo alcune abitazioni. I proprietari dello stabile, che da una cinquantina d’anni fa capo alla famiglia Guidi, hanno un progetto per trasformare Le Spianate in un complesso residenziale.

                                               

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