Rosignano Solvay ieri

                                    Nel 1923 il passaggio a frazione

 19 gennaio 1923 - Istanza della Solvay per il passaggio di Rosignano a Frazione.
 2 luglio 1923 - Dibattito sull'istanza della Solvay per il passaggio a frazione. Si nomina una commissione.
  10 luglio 1923 - Anche i cittadini vogliono entrare nella commissione

  28 luglio 1923 - La Solvay offre la sua cooperazione per lavorare con la nominata commissione.
  28 luglio 1923 - Seconda richiesta dei cittadini di entrare nella commissione
  30 settembre 1923 - Dibattito per l'erezione in frazione della località Solvay-Rosignano senza conclusioni.
    12 novembre 1923 - Il Consiglio da parere favorevole per la creazione di tale caseggiato in frazione.

19 gennaio 1923 - Istanza della Ditta Solvay Rosignano per il riconoscimento in Frazione.
Al Ministero degli Interni - Direzione Generale dell’Amministrazione Civile - ROMA
La sottoscritta Società Solvay & Cie di Rosignano (Pisa) a nome e nell’interesse della popolazione agglomerata nelle prossime adiacenze degli Stabilimenti Solvay & Cie, si pregia esporre a codesto Superiore Dicastero,quanto appresso: All’atto dell’ultimo censimento, ordinato con legge 7 aprile 1921 n.457, la Commissione Comunale incaricata di tale operazione non tenne alcun conto della importante agglomerazione di case che già da qualche anno è sorta in questa zona, e che ogni giorno va sempre prendendo maggiore sviluppo; ma al contrario, ha ritenuto opportuno lasciarla unita alla frazione di Rosignano Marittimo, sede del Municipio. Considerando che questa agglomerazione, la quale conta oggi più di 1.100 abitanti-esclusi i contadini vicini-dista dalla sede del Municipio più di 5 km. di strada in forte salita, si comprenderà facilmente tutti i disagi che ne derivano da tale sistema, per gli abitanti i quali sono obbligati di percorrere tale distanza ogni qual volta hanno qualche pratica da sbrigare presso il Comune suddetto. Lo stesso possiamo dire per gli altri servizi pubblici, indispensabili alla vita di una così importante agglomerazione; quale sarebbe ad esempio il servizio farmaceutico, che per legge, nelle condizioni attuali, non potrà essere impiantato sul posto. Dal punto di vista morale, non è giusto d’altra parte, che una agglomerazione simile non abbia un rappresentante diretto al Municipio, il quale possa tutelare i suoi interessi. Per tutte queste ragioni, ci pregiamo dunque, a nome dell’intera popolazione dell’agglomerazione, domandare che la medesima venga riconosciuta in “Frazione” a tutti gli effetti di legge e ad alla stregua delle altre frazioni del Comune, vicine, alle quali è di già superiore come importanza e che lo diverrà sempre più in seguito al suo continuo e crescente sviluppo. Quale appoggio della presente domanda, crediamo opportuno mettere in evidenza come nessun aggravio porterà al bilancio comunale la costituzione di questa nuova frazione; in quanto non domandiamo nessun sussidio né per il servizio medico, né per quello farmaceutico, ai quali servizi, lo Stabilimento provvederà ad assicurarli direttamente. Lo Stabilimento provvederà anche all’impianto dell’Ufficio di Stato Civile necessario. Alleghiamo alla presente istanza un disegno con quei confini, che secondo il nostro modesto parere, potrebbero essere dati alla nuova frazione e che per non andare incontro ad omonimie potrebbe essere denominata “Solvay-Rosignano”, conforme alla deliberazione già presa dalla Giunta Municipale di Rosignano Marittimo, per il cambiamento di nome alla Stazione Ferroviaria. Ci pregiamo fare rilevare che la medesima domanda a mezzo piego raccomandata, venne diretta in data 25 settembre 1922 al Ministero del Lavoro e la Previdenza Sociale e che fino a questo momento non ottenemmo riscontro. Nella fiducia che codesto superiore Dicastero vorrà prendere in benevola considerazione la presente istanza, porgiamo i più rispettosi ossequi. Rosignano Società Solvay & Cie.

  2 luglio 1923 - Si discute l'istanza della Ditta Solvay Rosignano per il riconoscimento in Frazione.
Adunanza Presiede il Sindaco: Comm. Gino Vetrini, assiste il Segretario: Neri Lulli

Il Presidente dà lettura della istanza avanzata dalla ditta Solvay al Ministero affinché la località ove sorge lo stabilimento e le case annesse venga riconosciuta come frazione a sé, distaccata dalla frazione del capoluogo. Quindi fa presente che come consigliere eletto nel capoluogo sente il dovere di essere contrario, non vede la necessità della creazione di una nuova frazione a quattro chilometri da Rosignano. La località, a mezzo della ditta Solvay, ha il medico e avrà presto la farmacia. Mancherebbe l’ufficio di Stato Civile, ma il numero degli atti sarebbe così limitato che la sua mancanza si fa poco sentire. D’altra parte nota che il creare di questa frazione può far sorgere la speranza di smembrare il Comune. Il Consigliere Garbaglia crede che concedendo il riconoscimento alla Solvay come frazione si favorisce il suo incremento, e l’incremento delle frazioni a mare favorisce anche le frazioni a monte che avranno sbocchi migliori per i loro prodotti agricoli e mezzo di far lavorare i loro operai. D’altro lato il Comune trae utili sempre maggiori dalla floridezza delle frazioni. Infine è di opinione che se la creazione di un comune, composto delle frazioni a mare, si renderà necessaria, essa sarà dovuta a forze naturali che non si possono ostacolare. Il Consigliere Sarti si associa al Consigliere Garbaglia. Il Consigliere Petrucci nota che la Giunta in quella questione non è concorde e vorrebbe la sospensiva. Il Consigliere Paci pur riconoscendosi che si dovrebbe cercare di accontentare una ditta che, come la Solvay fa continui benefici, è favorevole alla sospensiva. Il Presidente sente nelle parole del Consigliere Garbaglia un proposito di far Comune separato. Accerta che la Solvay non ha bisogno della frazione per progredire, ma non può consentire che si cerchi di favorire la nascita di un nuovo Comune, la quale sarebbe contraria agli interessi di tutti. Non vede l’utilità di smembrare il territorio del Comune, vede invece la possibilità, non ora, ma in tempo più o meno lontano che la sede, cioè il capoluogo scenda proprio nei pressi della ditta Solvay. Ciò si renderà necessario se, Mussolini, cui augura, per il bene dell’Italia, una lunga permanenza al Governo, non creerà dei grandi organismi amministrativi, nel qual caso, aggregandosi a Rosignano altri comuni a monte, il capoluogo dovrebbe necessariamente restare dov’è.
Il Consigliere Garbaglia non crede che l’accertamento giovi essendo partigiano del decentramento: in ogni modo non sa quello che porterà il futuro, ma nega l’esistenza di un programma per la creazione di un nuovo comune, egli ha solo parlato di possibilità. Riconosce che il concedere il riconoscimento della frazione alla località Solvay non è questione di principio, ma di matematica e di civiltà. Vorrebbe perciò che la nuova frazione portasse soltanto un nome italiano. Il Consigliere Petrucci è di opinione che se si vuol creare un nuovo comune è bene sia fatto subito, perché non sa con quel animo il consiglio potrà votare dei miglioramenti per le frazioni a mare pensando che esse poi possano andare per conto loro coi benefici avuti col patrimonio comune. Insiste nella sospensiva. Il Presidente propone che la questione sia studiata da una commissione composta dai Consiglieri Signori: Garbaglia, Sarti, Tazzi, Rossi, Vetrini, Luparini. Il Consiglio approva alla unanimità fra alzata e seduta.

10 luglio 1923 - Anche i cittadini vogliono entrare nella commissione.
Ill.mo Signor Sindaco
I sottoscritti delegati dalla popolazione che abita Rosignano-Solvay, si pregiano avanzare domanda, per essere inviati nella prima riunione che verrà tenuta dalla Commissione incaricata di studiare la costituzione in Frazione del nostro agglomerato; e ciò, per esprimere i desiderata e i bisogni della massa. In attesa, porgiamo distinti ossequi.

  28 luglio 1923 - La Solvay si offre per collaborare con la commissione.
Ill.mo Signor SINDACO -  
A conferma e seguito della precedente istanza allo stesso oggetto, rimasta senza risposta. La popolazione di questa borgata sorta in seguito all’impianto degli Stabilimenti Solvay & C.ie, è costituita adesso da oltre 1200 persone, venuta a conoscenza della deliberazione presa da cotesto Onorevole Consiglio Comunale, nella sua seduta pubblica del 2 c.m., in merito alla richiesta per la costituzione in frazione di questa borgata stessa, ha nominata la sottoscritta commissione dandole incarico di offrire alla Commissione eletta dall’On. Consiglio Comunale, la sua cooperazione nello studio affidatole per assolvere con completa persuasione e giustizia al diritto reclamato dalla popolazione suddetta. La tutela dei diritti civili di una popolazione, sarà sempre e ben accolta dal giudizio di uomini pubblici, che di tale diritto ne debbono riconoscere la spassionata legalità. La popolazione di Rosignano non intende frapporre ostacoli od aggravi all’Amministrazione Comunale, vuole solamente ottenere, che quei benefici consentiti ad altre frazioni di molta minore importanza del Comune, siano concessi anche ad essa.   Società Solvay & Cie.

28 luglio 1923 - Seconda richiesta dei cittadini di entrare nella commissione.
Ill.mo Signor SINDACO
A conferma e seguito della precedente istanza allo stesso oggetto, rimasta senza risposta.
La popolazione di questa borgata sorta in seguito all’impianto degli Stabilimenti Solvay &C.ie e costituita adesso da oltre 1200 persone, venuta a conoscenza della deliberazione presa da cotesto Onorevole Consiglio Comunale, nella sua seduta pubblica  del 2 c.m., in merito alla richiesta per la costituzione in frazione di questa borgata stessa, ha nominata la sottoscritta commissione dandole incarico di offrire alla Commissione eletta dall’On. Consiglio Comunale, la sua cooperazione nello studio affidatole per assolvere con completa persuasione e giustizia al diritto reclamato dalla popolazione suddetta. La tutela dei diritti civili di una popolazione, sarà sempre e ben accolta dal giudizio di uomini pubblici, che di tale diritto ne debbono riconoscere la spassionata legalità. La popolazione di Rosignano non intende frapporre ostacoli od aggravi all’Amministrazione Comunale, vuole solamente ottenere, che quei benefici consentiti ad altre frazioni di molta minore importanza del Comune, siano concessi anche ad essa, che per l’incremento. La commissione dei cittadini è formata da:
Carlo Leoni, Milziade Pescia e Alessandro Marchi.

  30 settembre 1923 - Adunanza - Erezione a frazione della località Solvay-Rosignano.
Presiede il Sindaco Comm.Dott.Gino Vestrini. Il Presidente che,in seguito all’adunanza consiliare ultima, in cui fu eletta una commissione per studiare la domandata erezione in frazione della località detta: Solvay Rosignano, si addivenne all’adunanza della commissione stessa. In tale seduta egli propose di concedere la istituzione di detta frazione, lasciando una lingua di terra tra Solvay e Castiglioncello affinché Rosignano conservi uno sbocco sul mare che ha sempre considerato suo. Ma siccome egli udì il consigliere Garbaglia dichiarare che tale diaframma poteva essere abbattuto, è convinto che la Istituzione della frazione si faccia soltanto per creare un nuovo comune. Aggiunge che se non fosse Sindaco ritirerebbe la proposta. Il Cons. Sarti che faceva parte della Commissione dichiara che non gli sembra il cuneo si possa facilmente eliminare, ed è di opinione di riconoscere detta frazione. Il Cons. Petrucci crede il Sindaco sia stato ingenuo nel fare quella proposta non potendo certamente una lingua di terra impedire la creazione di un nuovo Comune, non vece che la Commissione abbia fatto indagini demografiche, finanziarie, di opportunità; ha il profondo sospetto che Castiglioncello si voglia separare. Il Cons. Braccini presenta un ordine del giorno che rigetta la domanda avanzata. Il Cons. Garbaglia è meravigliato che il Sindaco abbia dato importanza alle sue parole che erano dette in tono di scherzo. Esse d’altronde avevano il significato più volte espresso, egli non ha nel suo programma la costituzione di un nuovo comune, sebbene l’autonomia patrimoniale se fosse stata necessaria per la frazione che ha l’onore di rappresentare, avendo essa bisogno di ampliarsi e svilupparsi. Ha sempre detto poi che in avvenire se si rendesse necessario creare un comune nuovo né cunei né opposizioni possono impedirlo. Egli non vuole danneggiare alcuna parte del comune, ma si preoccupa dell’incremento della sua frazione, e non crede che ciò sia in antagonismo agli interessi dei paesi montani, ritraendo essi sempre maggiori risorse dallo sviluppo di Castiglioncello. Gli sembra di essere nel campo della Giustizia, una volta che esistono varie frazioni di poca importanza non comprende perché si voglia togliere questo diritto a un nucleo industriale importantissimo. Crede che la divisione patrimoniale debba essere studiata, ma che non occorrerà se Castiglioncello sarà curata come merita. Insiste perché la località Solvay sia eretta in frazione e invita a respingere l’ordine del giorno Braccini che crea un dualismo. Il Presidente replica che la popolazione di Solvay-Rosignano manca assolutamente di nulla, e che d’altra parte i suoi desideri sono indipendenti dalla esistenza della frazione è di opinione che si voglia invece crearla per addivenire più facilmente alla costituzione di un comune a mare, la qual cosa egli crede dannosa per tutti, e sente quindi il dovere di opporcisi. Entra il Cons. Galli. Il Cons. Sarti non crede si debba privare una popolazione dei suoi diritti per lo spauracchio di un nuovo Comune. Il Cons. Garbaglia ripete che non ha per programma la separazione comunale. Il Cons. Morelli propone che si porti la questione dinanzi alla Federazione Fascista. Il Cons.Tozzi dichiara che il Comandante di zona ha dato piena libertà. Il Cons. Duccini domanda si voti l’ordine del giorno Braccini, ma il Cons. Petrucci si associa alla proposta di rinvio, la quale ha la prevalenza. Il Cons. Braccini ritira l’ordine del giorno e il consiglio delibera alla unanimità il rinvio.

  12 novembre 1923 - Presiede l’adunanza Sig.Comm.DOTT.Gino Vestrini Sindaco - Assiste il sottoscritto Neri Lulli segretario comunale, incaricato della redazione del verbale.  
Il Presidente ricorda che nella passata adunanza fu rimandata la votazione sulla erezione in frazione della località Solvay-Rosignano per interessarne la Direzione Provinciale del Partito Nazionale Fascista. Narra che i consiglieri Fascisti furono invitati ad una riunione insieme coi segretari politici del comune, e fu convenuto di dare parere favorevole alla erezione della frazione, impegnandosi il partito Fascista ad impedire qualunque agitazione per separazioni finanziarie o amministrative del Comune. Da lettura della dichiarazione formata dai consiglieri dell’Avv. Morhen e dai segretari politici. Aggiunge che siccome ostacolava la istituzione della frazione soltanto per tema di possibili disgregazioni ed oggi è completamente favorevole. Propone perciò il seguente ordine del giorno:
                                                              IL CONSIGLIO,
presa visione della domanda che la Ditta Solvay, anche nell’interesse di tutta la popolazione riunita nel suo stabilimento, e di quella della Borgata detta il Paese Nuovo si rivolge al Ministero dell’Interno perché sia eretta in frazione la località da essi abitata. Riconoscendo che i detti abitanti hanno diritto a tutti quei servizi pubblici che hanno gli altri centri abitati del Comune. Ritenuto che la spesa che il comune dovrebbe sopportare per detti servizi viene invece ad essere sostenuta per intero dalla Ditta Solvay. Ritenuto pure che il Partito Nazionale Fascista sia coi propri consiglieri comunali, sia coi segretari politici delle frazioni, sia infine per i buoni uffici del Fiduciario Provinciale, garantisce che mai potrà essere il nostro comune disgregato. Mentre ringrazia la Ditta Solvay di tutto quanto compie nell’interesse della popolazione, e la Federazione Provinciale Pisana che col suo intervento ha potuto appianare i dissensi sorti in seno al consiglio stesso, 
                                                                 delibera
Di dare parere favorevole che la località Solvay-Rosignano sia eretta in FRAZIONE. Nessuno domandando la parola il deliberato che sopra vien posto ai voti dal Presidente e risulta approvato, per alzata e seduta con voti 23 favorevoli, due astenuti (Galli e Duccini). 

..la storia continua nelle didascalie delle foto con ...

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