Rosignano Marittimo ieri  

1928 - La nuova strada fra Rosignano M.Mo e Rosignano S. 1972 - Lavori di asfaltatura 1972 - Lavori di asfaltatura
 1972 - Lavori di asfaltatura 1972 - Lavori di asfaltatura
 

1928 - La nuova strada fra Rosignano M.Mo e Rosignano Solvay (oggi via della Repubblica)

                          Adunanza 17 maggio 1915 - Strada di Rosignano Solvay
Viene data lettura della relazione che accompagnail progetto di costruzione della strada Rosignano-Solvaydalla quale risulta che la via sarà rettilinea, avrà la lunghezza di circa un chilometro e mezzo e costerà 60.000 lire cioè lire 13.000 di espropriazione, lire 4.000 per direzione e progetto e lire 43.000 per lavori. Il Consigliere Lucchesi nota la enorme spesa richiesta da tale opera e dice che la larghezza di 16 metri indicata nel progetto è esagerata e che una larghezza di 6 - 8 metri come le vie provinciali è sufficiente. Il Consigliere Petrucci è dello stesso parere e non crede si debba fare ora spese di lusso, quando i viveri sono elevati nel prezzo e le tasse sono altissime. I Consiglieri Grandi e Gotti sono della stessa opinione. I Consiglieri Bientinesi e Fontanelli propongono che il progetto venga nuovamente redatto e la strada abbia una larghezza di 11 metri, in essi comprese le zannelle e tutto il resto. Il Consigliere Lucchesi concorda, ma desidera che si confermi l'incarico all'ing. di redarre i progetti per le vie di Castelnuovo-Stazione e Gabbro-Nibbiaia.
Il Consiglio approva alla unanimità per alzata di mano.

Adunanza 9 agosto 1915 - Nuova strada di Rosignano Solvay - Approvazione del progetto di massima.
Il Presidente presenta il progetto di massima della strada che congiungerà la nuova stazione di Rosignano e lo stabilimento Solvay con la via Comunale del Capoluogo dal quale emerge che volendo dare al nuovo tratto un andamento rettilineo la spesa è maggiore per lire 10.000 a quella relativa ad un andamento curvo. Il Consigliere Lucchesi ritiene che si debbano economizzare queste 10.000 lire. Prende in considerazione tutti i lavori che debbono essere fatti nelle Frazioni i quali richiederanno una spesa ingente e augura che non si debbano sprecare i denari per un'opera di lusso quale è quella del raddrizzamento di una strada. Il Consigliere Fontanelli non credeva che nel progetto oggi presentato si accendesse una discussione, era sua opinione che la necessità e la utilità di una bella strada di comunicazione fra il Capoluogo, la nuova Stazione e la Solvay fossero entrate nella convinzione generale. Fa notare che, cessata la guerra, lo stabilimento Solvay sarà quello che darà nuova vita al Comune, dando impulso all'accrescimento notevole della popolazione, al benessere nella classe operaia e quindi conseguentemente al commercio locale, ai consumi ed agli introiti comunali. Non crede che si debba economizzare 10.000 lire perchè la strada venga ampia, diritta e bella. Essa sarà la massima arteria del Comune e il volerla costringere per risparmio come una strada delle solite farebbe ben severamente giudicare in avvenire, l'opera odierna del Consiglio Comunale. Il Consigliere Petrucci ricorda che anche i colleghi Grandi e Pieri, appartenenti al Capoluogo sperano di fare economia. Crede che non si tratterà di una differenza di 10.000 lire, ma con gli imprevisti almeno di 28.000 lire. Sostiene che per risparmiare questi denari si potrebbe accettare una curva.
Il Consigliere Bientinesi crede che la via sarà molto utile e vede la necessità di farla diritta perchè abbia un percorso....e renda facile la comunicazione con il Capoluogo. Il Consigliere Pieri fa notare che trattandosi di una strada di notevole interesse può essere domandato un sussidio allo Stato ed alla Provincia.
Nessun altro domandando la parola, il Presidente mette ai voti per appello nominale il seguente partito:
                                                                 Il Consiglio
1° Approva il progetto della strada Rosignano Stazione Solvay presentato dall'Ing. Guerrini, ascendente alla spesa di lire 50.000 con andamento rettilineo.
2° Delibera di chiedere il sussidio allo Stato ed alla Provincia.
3° Incarica la Giunta di studiare la contrattazione del prestito.
Rispondono SI venti Consiglieri, uno astenuto.
Il Presidente proclama approvata la sua proposta.

Consiglio Comunale - Ratifica deliberazione d’urgenza della Giunta
Oggetto: Costruzione via Rosignano-Solvay
Il Presidente fa dar lettura della deliberazione presa d’urgenza dalla Giunta Municipale il di 27 marzo 1920 per provvedere alla costruzione della via Solvay-Rosignano…Ed essa ultimata dichiara che il Consiglio è chiamato oggi a pronunciarsi sulla ratifica. Nessuno domandando la parola,la deliberazione suddetta viene sottoposta a votazione, ed il Consiglio ne concede la ratifica con voti 15 favorevoli, nessuno contrario resi per alzata e seduta.
                                        A SUA ECCELLENZA IL Ministro dell’Interno - Roma
Eccellenza
Ho il pregio di rivolgere a V.S.istanza, ai sensi dell’articolo 4 della legge del 23 giugno 1927 n°1188 affinchè sia autorizzato questo Comune ad imporre il nome di “Costanzo Ciano” al viale alberato di nuova costruzione, congiungente il capoluogo con Solvay Rosignano. Con ossequi
Il Podestà - Rosignano Marittimo 20 ottobre 1928        (La risposta sarà negativa, C. Ciano non accetta)

                                      La nuova strada "direttissima"
Collega in maniera rapida ed agevole, Rosignano Solvay con il capoluogo. Si diparte praticamente dal cancello della Fabbrica con diramazioni verso il centro servizi, l'ospedale e la stazione ferroviaria, raggiunge e costeggia le scuole elementari ed il campo sportivo per continuare ad allungarsi, dritta come una lama, verso i tornanti di Rosignano Marittimo. È ben progettata, ha una larghezza di quattordici metri e, ai suoi margini, sono state messe a dimora ben quattrocento piante di pini e di platani. Via della Cava perde buona parte della sua funzione antica. Resta il cardine del secolare itinerario che dal paese sulla collina porta a Castiglioncello e Livorno e nulla più. Il grande viale, che dopo accordi fra Amministrazione Comunale e Direzione dello Stabilimento, è stato alfine subappaltato qualche anno prima alla ditta Serredo Serredi, colma l'avvertita lacuna di spediti collegamenti tra i due importanti centri della nostra terra. Finalmente consente percorsi spediti verso la fabbrica e le sue strutture. È proprio il caso di ripetere l'avverbio «finalmente». La realizzazione dell'opera si è fatta attendere troppo, infatti. Il dott. Gino Vestrini torna ad insediarsi il 30 luglio 1928 a Palazzo Civico, in veste di primo cittadino, dopo aver accettato la nomina podestarile, tenuta a sua disposizione. Uno dei primi atti del primo podestà locale, dopo l'insediamento è quello di scrivere a Costanzo Ciano. La lettera chiede all'illustre intestatario l'autorizzazione ad intitolargli la moderna arteria. Il Ministro delle Comunicazioni, però cortesemente rifiuta, lo dice un preciso documento. Il 28 ottobre, nella ricorrenza della Marcia su Roma, avviene comunque l'inaugurazione. Non è una cerimonia grandiosa. Manca di squilli, manca di clamore. Forse le cause sono da ricercarsi nel mancato assenso di Ciano a concedere al viale il suo nome, o forse per la lunga attesa. Il grande viale inizia il suo cammino in tono
minore, dopo un mucchio di anni perduti. Sintesi da: "La ciminiera dimezzata" di Celati-Gattini
                                                Lo sbocco al mare

Con la nuova strada il sindaco si toglie anche una vecchia paura perchè da una delibera del Consiglio Comunale di Rosignano del 1924 veniamo infatti a sapere che un simile desiderio di sbocco al mare si annidava nel dott. Vestrini, già sindaco dell’epoca. Terrorizzato all’idea che le frazioni di Solvay e Castiglioncello si emancipassero dal controllo del Comune di Rosignano Marittimo, creandone uno costiero (da più parti richiesto), invocava una striscia di terreno per consentire per sempre al capoluogo di affacciarsi sul mare. “Il Sindaco chiede se non sia il caso che il Capoluogo del Comune, che è sempre stato sul mare, non debba da parte delle frazioni di Solvay e Castiglioncello ottenere una striscia di terreno per avere anch’esso uno sbocco al mare” recita la delibera del 1924. Ma non soltanto la proposta del sindaco non ha molto successo, ma il Vestrini viene anche un po’ deriso dagli altri consiglieri. “E’ una richiesta senza fondamento” incalza il consigliere Garbaglia, segretario del Fascio di Castiglioncello. “E, nel caso, non sarà certo uno sbocco al mare che potrà ostacolare un nuovo comune tra Vada, Solvay e Castiglioncello” rincara il consigliere Sarti. “Quella del sindaco è una mossa ingenua e maldestra” conclude implacabile l’allora consigliere Petrucci. Ed ecco che la proposta, come testimonia il registro delle delibere del 1924, viene immediatamente ritirata. E il Vestrini civilmente si rassegna e rinuncia al suo sbocco al mare per Marittimo.
(Di Roberta Giaconi da "Il Tirreno" del 14-6-06)

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