Il terremoto del 14 agosto 1846
All'Acquabona un'epigrafe a ricordo del terremoto

  Su una casa all'Acquabona, (subito a destra lato monte, dell'incrocio fra la SS 206 e la via da Rosignano) già del conte Mastiani, è riportata l'iscrizione della foto in alto: "Il terremoto del 1846 queste case coloniche abbatteva - ma nel 1854 il Conte Teodoro Mastiani colla direzione dell'agente suo Jacopo Vivaldi - dalle fondamenta le ricostruiva e notabilmente ampliavale"
L'abitazione della foto è una bellissima e tipica costruzione "rurale" con scala di accesso all'abitazione del primo piano e servizi al piano terra (stalla, forno, magazzini, ecc.) Trattandosi di una casa "Mastiani" proprietari della fattoria oggi Vestrini, notare la torretta (in origine colombaia) sullo stesso stile della fattoria citata, presente in tutte le abitazioni della proprietà. In questo caso è anche ben evidente a sinistra la "carraia" con la bella porta ad arco per il ricovero delle attrezzature agricole, addossata alla struttura della casa.

Il terremoto e la ferrovia Maremmana