Castiglioncello ieri |
1954 - 1968 - Il Cardellino, spettacolo per grandi e piccini |
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Domenica 25 luglio 1932, con il tiro a volo che entra in attività, tutta
l'area è dedicata ai piattellisti.
Il fabbricato al margine, fatto alla meglio era inizialmente
solo una scuderia-stalla. Solo dopo la guerra, anni '50,
Pasquale Tancredi chiude il Dai Dai nel parco del castello e
lo utilizza realizzando il dancing «Il Cardellino» in questa
terrazza verde a picco sul mare. Due piste da ballo, una è proprio sotto le
stelle accanto alla recinzione dell'impianto,
sulla scogliera. il Cardellino è un locale molto frequentato anche di giorno; c'è la
gelateria e la pista di pattinaggio.
Giuliana Tancredi il
Cardellino l’ha vissuto davvero, fin dagli esordi. Lei è una
delle figlie di Pasquale, il primo gestore della struttura,
quello che decise di trasformare il punto ristoro del tiro a
volo in uno spazio di aggregazione a tempo pieno. «In un primo momento prese in gestione il bar del tiro a volo,
che però era attivo soltanto in certi giorni. Allora mio padre pensò di animare la zona, aprendo
la struttura tutti i giorni e organizzando serate di musica».
Costruì le due piste da ballo, una pista per il
pattinaggio e la pedana per l’orchestra e così il piccolo bar si
trasformò in un centro vitale, che richiamava castiglioncellesi
e turisti. Addirittura, per attirare anche i più piccoli, fu
organizzata una animazione particolare: “Il giovedì dei
bambini”, un pomeriggio dedicato interamente alle esibizioni dei
clienti di tenera età. «Lo chiamò Cardellino perché - dice
Giuliana Tancredi - era vicino al tiro a volo e voleva che il
nome ricordasse quel luogo».
A Tancredi seguirà Vasco Meini che ne amplierà l'attività
nel periodo invernale con il locale da ballo "Whisky a Go
Go". Su queste piste i meno giovani ricordano bene quando
impazzava il twist ed i principali cantanti passavano da
Castiglioncello: Vanoni, Mina, Dorelli, Modugno, Aznavour e
tutti i big del momento. Al termine degli anni '60 con la
chiusura del tiro a volo anche
«Il Cardellino» finisce il suo ciclo
e la spianata diventa area sportiva per gare di ginkana con la Vespa ed
infiniti pomeriggi per bambini. A giugno 2009 apre la versione moderna dello storico locale vedi Castiglioncello/oggi. Quando Mike arrivò al Cardellino Anche Castiglioncello piange la scomparsa di Mike Bongiorno, morto l'8 settembre 2009 all'età di 85 anni stroncato da un malore. Era il 29 luglio del 1965 e il re del quiz sbarcò a Castiglioncello, per la precisione al Cardellino. Il noto conduttore televisivo allora era nel pieno della sua carriera. «Ricordo bene quella serata di fine luglio - dice Dino Dini, editore castiglioncellese ritratto nella foto accanto, insieme a Bongiorno e all'allora proprietario del Cardellino Vasco Meini (al centro) - dove Mike ripropose una specie di Lascia o raddoppia». Mike allora stava iniziando a spopolare (nel 1963 aveva condotto il suo primo il Festival di Sanremo e in quello stesso anno era protagonista della seguitissima trasmissione La Fiera dei sogni) e per l'occasione il Cardellino fu invaso dal pubblico. «Fu davvero una grande serata - ricorda Dini - che Mike condusse davanti a quelle celebrità che allora frequentavano la Perla del Tirreno».
Dal ritaglio del 1954 di
foto 5. |
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