Castiglioncello ieri   

21 luglio 1929 inaugurazione della Casa del Littorio 1929 - L' Arena per gli spettacoli estivi 1931 - L'Arena con la sua corona di fasci littori oggi decapitati 1931 - Panorama con la Casa del Fascio 1932 - La Casa del Fascio 1938 - Il viale della pineta con la a Casa del Fascio 1935 - Figli della lupa in pineta Marradi durante il Ventennio (Arch.C. Cassigoli) 1935 - Figli della lupa in pineta (arch. Mario Lorenzini) 1936 - Figli della lupa in pineta Marradi durante il Ventennio (Arch.C. Cassigoli) 1940 - La pineta palestra del fascio


 

 21 luglio 1929 inaugurazione della Casa del Littorio, (o Casa del Fascio, nel dopoguerra
Casa del Popolo, poi caserma dei Carabinieri), nella pineta di Castiglioncello.

  
Il Fascio di Castiglioncello fu costituito il 21 aprile 1921, sotto la Segreteria Politica di Ciniro Poteschi e la Segreteria Amministrativa di Serafino Alisi. Il Fascio di Castiglioncello non ebbe tuttavia una lunga vita.
A fine agosto 1922, con l’intervento del Tenente Ulisse Igliori, mutilato durante la Grande Guerra e decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare e di Umberto Lelli, delegato della Federazione Provinciale Pisana, il Fascio di Castiglioncello venne sciolto “per epurarlo degli elementi infidi e nocivi al Fascio stesso”.
Dopo una seria ed attenta revisione delle domande di ammissione, fu ricostituita la Sezione del PNF e si procedette seduta stante alla nomina del nuovo Direttorio.
Dopo di che vennero espulsi, con unanime approvazione, per indisciplina ed indegnita’ di appartenere al Fascio i Signori Serafino Alisi, Ilari e Alberto Faccenda.
(Da G.A. Chiurco, Storia della Rivoluzione Fascista 1919-1922, Volume III Anno 1921, Vallecchi, Firenze, 1929)              

1929 - La casa del Littorio
 Un gioiello del genere, all'ingresso della pineta. La notizia dell'avvenimento ha vasta risonanza. Compare infatti, al centro della prima pagina della edizione del lunedi de «Il Telegrafo», un vistoso titolo su due righe: «La casa del Littorio a Castiglioncello solennemente inaugurata dal Ministro Ciano». Questo l'articolo in versione integrale:
«E stata inaugurata ieri, domenica 21 luglio 1929, la Casa del Littorio di Castiglioncello, fermamente voluta dai dirigenti e dalla cittadinanza. L'elegante palazzina, in stile greco-romano, progettata dall'architetto livornese Fosco Cioni, comprende anche un piccolo Parco della Rimembranza che è stato realizzato dall'artista decoratore Mario Cerri».
«Sul retro della piacevole costruzione vi è un'arena capace di cinquecento posti a sedere, abbellita da ampie gradinate, sormontate da decorazioni di grandi fasci littori, arena che tornerà particolarmente comoda per le manifestazioni anche a carattere ricreativo e cinematografico, che vi verranno indette».
«Reduce dalla visita al Santuario di Montenero, S.E. Costanzo Ciano, accompagnato dal Prefetto e dal Podestà di Livorno nonché da altre autorità, è stato accolto dal segretario politico del Fascio di Castiglioncello dott. Probo Magrini, dal segretario amministrativo dott. Aldo Coscera, e dai componenti del Direttorio cav. Ugo Galluzzi, Ranieri Ghignola, Giuseppe Bini e Stefano Galli».
«All'ingresso dell'edificio si è fatta incontro al ministro la mascotte delle Piccole Italiane della località Lina Michetti (insieme alla segretaria del Fascio Femminile Nella Montagnani) che ha consegnato all'illustre ospite, con frasi appropriate, un gran mazzo di fiori. S.E. Costanzo Ciano ha ringraziato caldamente prima di pronunciare il discorso ufficiale, lungamente applaudito».

Fin qui la notizia. Gran festa, clima esultante va aggiunto, per un'opera di particolare funzionalità e di ben marcato risalto, capace di suscitare non solo l'interesse della popolazione, ma anche i consensi dei villeggianti. Non si fanno pregare, infatti, i grandi nomi della schiera degli ospiti castiglioncellesi per complimentarsi con i gerarchi locali e segnatamente con il Segretario del Fascio, infervorato e raggiante per la felicissima conclusione delle sue fatiche. Costo complessivo dell'opera 400.000 lire, non poco per quei tempi.

Breve sintesi ricavate da "Quaderni di storia" di Celati - Gattini.
L'arena venne usata fin dai primi tempi per le proiezioni cinematografiche estive, ma importante fu anche l'attività teatral
e. Lo scrittore, regista teatrale e sceneggiatore Corrado Pavolini, fu il vivace e infaticabile animatore dell’attività teatrale castiglioncellese essendosi dedicato all’allestimento degli spettacoli nell’Arena, almeno per tutti gli anni ‘30 e ‘40, aiutato dagli amici musicisti Nino Rota, Mario Castelnuovo-Tedesco e Mario Labroca. In questo senso, Castiglioncello deve molto all’Arena Littorio, il teatro all’aperto nella Pineta Marradi. Forse oggi passandovi davanti conviene soffermarsi un attimo e liberare l'immaginazione...

         Carattere e cultura nelle scuole - Ministero della Guerra - 1935 - XIII
1. - L’ ufficiale dev'essere sopratutto un Comandante, cioè un uomo di azione.
Doti precipue del comandante: forza di carattere e fiducia in se stesso; doti che - istintive in alcuni - occorre coltivare in tutti nelle scuole militari.
2. - La scuola ha un duplice compito: educativo e culturale - il primo mira a formare il carattere, il secondo la mente: il primo è indubbiamente assai più importante del secondo.
3. - Nel campo educativo occorre:
a) - curare, sopratutto, quanto contribuisce a rafforzare il carattere e la fede in sé stessi,
istillando nei giovani la convinzione che non è degno del comando chi non sente l’orgoglio e la gioia della responsabilità;
b) - tener presente che «mens sana in corpore sano» - Perciò dare sviluppo all’educazione fisica pe
r formare giovani sani che possano, in ogni circostanza di tempo e di luogo, dedicare tutte le loro energie di mente e di cuore ai fini militari;
c) - istillare nei giovani il culto per la Patria fascista, di cui la sacra Persona del RE è il simbolo; il DUCE, il sicuro realizzatore della sua potenza;
d) - educare la gioventù alla scuola dell’audacia, al movimento, alla lotta, allo sprezzo del pericolo e, nello stesso tempo, a quella ponderatezza indispensabile per valutare, affrontare e vincere ogni difficoltà. Occorre perciò tenacia di propositi e saggio impiego dei mezzi e delle energie di cui si dispone; non spendere subito tutto, ma avere una riserva che consenta di insistere e persistere. Insegnare che la riserva non è un'economia da tenere inerte, ma un capitale da spendere al momento opportuno;
e) - abituare la mente alla rapida analisi, seguita da una sintesi stringata ed immediata. Un'acuta analisi non deve pregiudicare l’azione, ma deciderla. La sintesi, per noi soldati, si traduce in un ordine;
f) - educare il giovane al più spiccato senso di lealtà e di cameratismo, al disprezzo verso chi, per interesse personale, maschera o deforma la verità, tradisce il camerata;
g) - preferire chi pecca per esuberanza a chi, per quietismo o per tema di responsabilità, nulla rischia e resta indeciso od assente. Il giovane senza fede ne entusiasmo, anche se colto e intelligente, non serve a nulla, non rende nulla.
4. - Nel campo della cultura occorre:
a) - dare la precedenza a ciò che, nel tempo stesso, istruisce ed educa;
b) - appassionare i giovani allo studio concreto, solido, redditizio; rifuggire perciò da quella cultura pesante, esosa, prettamente scolastica, che si perde in elucubrazioni e perciò non si addice all’uomo di azione;
e) alleggerire la cultura generale a vantaggio di quella militare;
d) esigere che i giovani, nello studio dei vari problemi, sappiano discernerne i concetti fondamentali per assimilarne lo spirito;
e) abilitare gli allievi al ragionamento semplice, chiaro, convincente; chi svolge un tema qualsiasi, più che preoccuparsi dell’esposizione arida e minuta di dati e di fatti - il che si traduce in uno sforzo mnemonico inutile - deve mettere in evidenza la ragione dei fatti stessi per trarne insegnamenti;
f) insistere perché il giovane, nello studio delle varie questioni, si abitui ad impostarle con un metodo, il quale implica, innanzi tutto di fissare in modo chiaro e preciso lo scopo per poi, concretare un piano inteso a determinare mezzi e modalità di azione per raggiungerlo.
Scopo, chiaro; mezzi, adeguati (eccessi e deficienze sono dannosi); modalità, semplici; in guerra riesce solo quello che è semplice;
g) creare l’avversione per i parolai; abituare tutti ad esprimere il proprio pensiero in forma piana, chiara, incisiva, efficace, con periodo breve, stile telegrafico, quale si addice all’uomo di azione.
                                                           ***
Quanto ho detto non rappresenta nulla di nuovo; è la sintesi di un indirizzo che, già in atto, trova nelle scuole l’ambiente idoneo per poterlo seguire con spirito di sempre maggiore comprensione e tenace volontà.
Comandanti, maestri ed allievi devono convincersi che non è tanto il sapere che si richiede, quanto il saper operare. - La cultura affina il senso operativo, donde la sua necessità. Sul campo di battaglia saper operare deve tradursi nel sapere colpire l’avversario per procurargli il maggior danno possibile.
                                                           ***
Allo scopo di tradurre in disposizioni concrete i concetti sopra esposti, prescrivo:
- il punto di attitudine militare avrà, ora innanzi, il coefficiente 20 anziché 10;
- nello stabilire tale punto, si terrà essenzialmente conto delle seguenti doti:
- senso di disciplina e spirito di sacrifizio;
- forza di carattere; lealtà e tenacia;
- ardimento, amore della responsabilità;
- spirito d’iniziativa, prontezza di decisione.
                                                           ***

          lL SOTTOSEGRETARIO DI STATO PER LA GUERRA, GENERALE FEDERICO BAISTROCCHI
Deputato al Parlamento
MINISTERO DELLA GUERRA
Roma, 12 aprile 1935-XIII
OGGETTO: Carattere e cultura nelle scuole.
N. 46/31 di prot.
Al comando del corpo di S. M.;
Ai comandi di corpo d'armata;
Ai comandi di divisione di fanteria e celeri;
Ai comandi delle scuole;
e per conoscenza:
Ai comandi designati d’armata;
Agli ispettorati d’arma.

1945 - Il C.L.N. chiede al Comune l'uso della Casa del Fascio per Farne la Casa del Popolo.
22-aprile-1945 - Al Sig. Sindaco del Comune di Rosignano M.o. - Oggetto: Fabbricato ex Casa del Fascio.
Si prega voler cortesemente concedere a questo C.L.N. l'uso temporaneo del fabbricato ex Casa del Fascio sito nella pineta di Castiglioncello, non appena verrà derequisito dalle FF.AA. E' intenzione di questo C.L.N. insediare nel locale su citato, la sede del C.L.N. stesso e quelle degli enti educativi sindacali e dei partiti politici locali allo scopo di dare vita alla "Casa del Popolo" per il popolo di Castiglioncello. Ringraziamenti e saluti. Il Presidente.

1945 - La risposta del sindaco Dardini.       

Vedi gli elenchi dei fascisti dal movimento squadrista nel Comune di Rosignano M. ai partecipanti alla marcia su Roma, alle date di fondazione dei Fasci di Combattimento, agli ufficiali e graduati deceduti o feriti in O.M.S.

   

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