Castelnuovo  ieri        
Panorama di Castelnuovo inizio '900, e panorama 1915 a Castelnuovo ieri

       CASTELNUOVO E LA PIA CASA DELLA MISERICORDIA
Il borgo di Castelnuovo è rimasto legato alla Pia Casa di Misericordia per tutta la durata della sua secolare storia: il comprensorio di Camaiano è stato uno dei primi possedimenti ad entrare a far parte del patrimonio dell'ente pisano e vi è rimasto fino alla soppressione di esso, avvenuta negli anni '70 del '900. La Fattoria di Castelnuovo è rimasta attiva fino agli anni '40 del '900, svolgendo il suo ruolo di raccolta dei prodotti agricoli fino a quando i cambiamenti nella distribuzione della proprietà fondiaria e nella tipologia delle relazioni agrarie, hanno determinato una profonda evoluzione economica e sociale del paese. Nonostante le trasformazioni, Castelnuovo ancora oggi conserva le sue antiche e profonde tradizioni agricole poiché la sua economia in gran parte è basata su questa attività. Le tracce del secolare "governo" della Misericordia sopravvivono tutt'oggi nella memoria dei paesani, che fino a pochi anni fa hanno versato annualmente il censo simbolico dovuto per la gestione in livello dei terreni. Tuttavia, la storica presenza della Pia Casa si legge soprattutto nelle strutture materiali: in primo luogo nella chiesa parrocchiale, ma anche nel castello e in molte delle case coloniche fatte costruire dai Governatori, lo stemma della Domus (una M maiuscola sormontata da una croce) sta a ricordare lo stretto legame tra l'istituto pisano e il paese. La storia dell'uno è anche storia dell'altro, poiché se per la Misericordia Castelnuovo è stato per secoli il cuore dei suoi possedimenti e ha rappresentato la principale fonte di reddito dell'ente, per il territorio dell'antico piviere di Camaiano, il legame con la Pia Casa ha dettato per secoli scelte economiche e linee evolutive, contribuendo a cristallizzare quelle tradizioni contadine su cui ancora oggi si basa l'identità di Castelnuovo.

(Da: "L'evoluzione socio-economica di un territorio rurale del contado pisano: da Camaiano a Castelnuovo della Misericordia (secoli X-XIX ) " di Alessandra Potenti)

                         Il barone Patrone dona il terreno per i macelli
10 novembre 1901 - Ill.mo Signor Sindaco. Ella può benissimo prendere possesso del mio terreno di Castelnuovo destinato alla costruzione del macello di cui mi fa cenno nell'ultima sua e secondo i progetti dell'ing. Guerrini, fermo restando la convenzione pattuita che il terreno viene donato purchè gli spurghi dei pozzi neri siano di mia proprietà. Con perfetta stima. Fausto Patrone.

18 novembre 1901 - Ill.mo Signor Sindaco. In risposta alla sua ultima lettera accetto la Deliberazione della giunta Comunale del 10 novembre dell'anno corrente, cioè la cessione per anni trenta dei prodotti dei pozzi neri dei pubblici macelli di Castelnuovo. Ella può prendere possesso per parte del Comune dell'appezzamento di terra indicatomi dal rilievo dell'Ing. Guerrini quando meglio lo crederà. Colgo l'occasione per salutarla distintamente. Fausto Patrone.

          1902 - Gara di asta per la costruzione dei Macelli della frazione di Castelnuovo.
Il sottoscritto Sindaco del Comune suddetto, inerendo alle deliberazioni del Consiglio Comunale del 29 luglio 1901 e della Giunta Municipale in data 29 novembre u.s. rende noto: che la mattina del dì 6 febbraio prossimo a ore 10 antimeridiane in questa sala comunale avrà luogo un pubblico esperimento di Asta col sistema della candela vergine per l'accollo dei lavori di:
                   Costruzione dei pubblici Macelli della Frazione di Castelnuovo.
da eseguirsi nella località detta Del Poderino di proprietà del Sig. Barone Fausto Patrone in conformità delle perizie e disegni dell'Ing. Sig.Arturo Guerrini in data 3 dicembre 1901 debitamente bollate. L'Asta formata di un unico lotto verrà aperta dal prezzo di stima di lire millesettecentotrentatre e centesimo trentino (1733,31) e le offerte di ribasso non potranno essere minori ciascuna dell'uno per cento. I concorrenti all'Asta per esservi ammessi dovranno produrre alla Presidenza un certificato di idoneità in data non anteriore a sei mesi, rilasciato da persone tecniche e confermato dal Prefetto; una ricevuta di deposito cauzionale rilasciata dalla Segreteria Comunale per un versamento provvisorio di lire cento (L.100) ed altra ricevuta rilasciata come sopra per il deposito della somma di lire ottanta (L.80) per le spese. Le condizioni dei lavori, la qualità dei materiali, il termine dei lavori medesimi, stabilito in giorni sessanta da quello della consegna, risultano dettagliatamente dal Capitolato d'Appalto redatto dall'Ing.Sig.Arturo Guerrini in data 3 dicembre 1901, il quale Capitolato insieme alla Perizia e Disegni rimangono accessibili nella Segreteria Comunale in tutte le ore di ufficio per chiunque voglia prenderne cognizione. Il pagamento dei lavori suddetti verrà operato dall'Amministrazione Comunale per due terzi della somma risultante dal conto finale detratto i ribassi di Asta non appena approvato il conto stesso e l'altro terzo che rimarrà infruttifero nella Cassa Comunale sarà pagato all'appaltatore all'epoca del collaudo, rimanendo nel frattempo obbligato l'accollatario alla manutenzione dei lavori eseguiti. Non si procederà all'aggiudicazione provvisoria se non si otterranno almeno le offerte di due concorrenti ed avvenuta l'aggiudicazione si consegneranno seduta stante ai signori aspiranti all'asta i quali non siano rimasti aggiudicatari, i documenti prodotti e le ricevute dei fatti depositi che saranno loro restituiti. Il deposito campionale dell'aggiudicante definitivo completato nella stabilita somma di lire trecento (L.300) sarà versato all'atto del contratto nella locale Cassa Postale di Risparmio con libretto intestato all'accollatario, vincolato a favore del Comune fino all'epoca del collaudo. Dopo otto giorni dal dì dell'incanto alla stessa ora, spirerà il termine utile per la presentazione delle offerte di ribasso, la quale non potrà essere inferiore al ventesimo del primo resultato della provvisoria aggiudicazione. In assenza di tale offerta l'aggiudicatario provvisorio diverrà definitivo ed entro tre giorni potrà stipulare il relativo contratto di appalto con la comminatoria che decorso inutilmente detto termine, oltre a perdere il deposito cauzionale che cederà a vantaggio dell'Amministrazione Comunale, questa rimarrà libera di procedere a nuovo incanto e provvedere altrimenti alla esecuzione dei lavori. Le spese d'incanto, bolli, copie, registri, diritti e quanto altro saranno a carico dell'aggiudicatario definitivo e verranno liquidate sul deposito eseguito presso la segreteria comunale la cui rimanenza sarà restituita all'appaltatore dopo eseguito il controllo finale. Dal Municipio di Rosignano Marittimo 19 gennaio 1902. Il Sindaco
(Conte Teodoro Mastiani-Brunacci)

1902 - Verbale di consegna del lavoro di costruzione dei Macelli da parte della ditta.
Castelnuovo della Misericordia (C.ne di Rosignano M.) li 20 marzo 1902. In questo giorno è stata fatta la consegna del lavoro di costruzione dei Pubblici Macelli di questa frazione accollati al Sig. Leopoldo Priami a forma del contratto 20 febbraio 1902. reg. a Cecina l'11 marzo 1902 ed alla presenza dell'accollatario è stato eseguito il tracciamento relativo a detta costruzione dimodochè si intende da oggi occorrere il tempo stabilito per il compimento del lavoro ed è stato ordinato di dar subito principio ad esso come è fissato dall'articolo 6 del Capitolato d'Appalto. L'accollatario Leopoldo Priami - L'Ingegnere Comunale Arturo Guerrini.

Castelnuovo ieri

a Castelnuovo ieri