Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 03-08-2015 di Dino Dini

La dolce vita di Castiglioncello tra sfide sportive e cene al Tennis
L’epopea della Perla del Tirreno si è alimentata grazie anche a questo locale
dove Pietrangeli sfidava Sirola e Luchino Visconti pensava alle “Notti Bianche”

L'incipit potrebbe essere quello classico delle favole: "C'era una volta il Tennis a Castiglioncello". Già, perché il famoso locale immerso nella pineta Marradi quest'anno ha aperto il cancello solo per l'uso dei due campi di terra rossa. Il bar e il ristorante non funzionano, la sala da gioco dove si sfidavano i bridgisti è deserta, nessuno occupa i tavoli che guardano i campi, la terrazza del "Fazzoletto" dove si faceva musica fino all'alba è inagibile. La società sportiva livornese che ha coraggiosamente preso in gestione solo il gioco del tennis, non può obiettivamente fare più di tanto. Insomma il Tennis come era una volta è solo un ricordo. E com'era a quel tempo? Cominciamo dall'inizio. L’inizio. Correva l'anno 1946 quando Marcello Bartoletti a 22 anni prese in affitto il locale di proprietà del Comune di Rosignano. Ben presto a dargli manforte arrivarono la moglie Matilde Volterrani, la sorella di lei Magda con il marito Roberto Mannari detto il Morino, un quartetto che si rivelò vincente in quell'impresa. Sotto la guida del “boss “Marcello, la moglie si occupava della cucina, la cognata stava alla cassa e il Morino era addetto al bar. Come ristorante scelsero di distinguersi dagli altri della zona. Niente pesce e solo cucina di terra della tradizione toscana e contadina. Matilde aveva successo con i suoi piatti: la zuppa toscana, i rigatoni alla Tennis, le crocchette di pollo, la frittata di cipolle e il coniglio in umido con le patate. Era il tempo in cui la gente aveva un grande desiderio di vivere e divertirsi dopo le amarezze della guerra. Già nei primi anni ’50 il locale divenne uno dei più famosi della costa toscana. Era un luogo elegante, arredato con gusto e frequentato da un pubblico scelto perché il Bartoletti aveva una spiccata propensione per selezionare la clientela senza però urtare la suscettibilità di nessuno. L’arrivo di Cinecittà. Poi a Castiglioncello arrivò il cinema e qui il merito fu tutto della famiglia d'Amico frequentatrice del luogo da molti anni. I d'Amico, in particolare la sceneggiatrice Suso, erano un vero e proprio polo d'attrazione per tutto il mondo dello spettacolo. Questo nuovo tipo di pubblico scoprì che il Tennis era il salotto buono di Castiglioncello, un posto riservato, dove nessuno importunava con richieste d'autografi. Stavano là come se fossero a casa loro. Basterebbe ricordare che nel ’57 Suso Cecchi d'Amico, Franco Zeffirelli e Luchino Visconti, il produttore Franco Cristaldi, Marcello Mastroianni e Masolino d'Amico figlio di Suso, durante una cena rimasta storica, costituirono una sorta di cooperativa, per produrre il film "Le notti bianche" che poi fu girato a Livorno. Il tappeto rosso. Fra i personaggi del cinema e dello spettacolo assidui di questo locale c' erano anche Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Delia Scala, Massimo Girotti, Fosco Giachetti, Giorgio Albertazzi, Enrico Maria Salerno, le sorelle Kessler, le coppie Paolo Panelli-Bice Valori e Paolo Ferrari-Marina Bonfigli, il regista Luigi Filippo d'Amico e il regista televisivo Enzo Trapani, il produttore Mario Cecchi Gori, gli sceneggiatori Ennio Flaiano e Stefano Vanzina in arte Steno, i musicisti Nino Rota e Armando Trovaioli. In quegli anni era uno spasso trascorrere la notte sulla terrazza del "Fazzoletto" dove tra un whisky e un piatto di rigatoni qualcuno intonava vecchie canzoni accompagnato da una chitarra oppure si giocava a mimare i titoli dei film più famosi. Famose racchette si sono esibite sui due campi. Nel 1958 Carlo della Vida, organizzatore romano di eventi sportivi, portò tennisti di fama internazionale: Orlando Sirola, Nicla Migliori, Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Fausto Gardini, gli australiani Rod Laver, Mal Anderson, Ashley Cooper, lo statunitense Tony Trabet e il peruviano Alejandro Olmedo. Furono giornatememorabili. Un altro gioco che imperversava era il bridge, quello con la B maiuscola, perché ai tavoli verdi si misuravano i più forti giocatori d'Italia fra i quali i livornesi Benito e Marisa Bianchi, Anna Valenti, Gianni Brogi e Giorgio Matteucci. Non mancavano giornalisti quali Giovanni Spadolini che in villeggiatura a Castiglioncello veniva da quando aveva otto anni e Indro Montanelli sempre ospite dei conti Bossi-Pucci, i politici Giuseppe Pella, Claudio Pontello, Furio Diaz, i famosi medici Oscar Scaglietti ortopedico e Paride Stefanini chirurgo, illustri rappresentanti della nobiltà romana quali i Colonna e i Lante della Rovere e della nobiltà fiorentina quali i Tolomei della Lippa e gli Strozzi. Fra i grossi industriali il costruttore fiorentino Flavio Pontello e il bolognese Stefano Fabbri dell’amarena. L’estate del “Sorpasso”. Nell'estate del 1962 Castiglioncello visse il suo momento più esaltante quando il regista Dino Risi lo trasformò in un grande set cinematografico per girare "Il sorpasso". Protagonisti Vittorio Gassman, Catherine Spack e Jean Louis Trintignant. Molti castiglioncellesi furono ingaggiati come comparse. A fine giornata la torupe si ritrovava al Tennis per trascorrere qualche ora di meritato relax. Il declino. Nel 1978 le strade di Marcello e Matilde si separano, Marcello lascia e Matilde resta la titolare fino al 1996. Da allora si sono succeduti vari conduttori ma tutti senza troppa fortuna. Bisogna dire che non era facile rimpiazzare una straordinaria coppia di gestori come erano stati Marcello Bartoletti e Matilde Volterrani che con la clientela avevano un rapporto veramente particolare. Si pensi che in certe sere Marcello esponeva sul banco della pizzeria un cartello che diceva: "Si avvertono i signori clienti che stasera Matilde è nervosa". Inoltre negli anni ’90 la stagione d'oro si era ormai esaurita: i tempi stavano cambiando e con i tempi anche il pubblico dei villeggianti. Nasceva il turismo mordi e fuggi. Oggi non ci sono più le grandi famiglie che trascorrevano l’estate a Castiglioncello. I grandi personaggi si sono fatti sempre più rari . Il cinema italiano non abita più. Oggi in piazzetta qualche volta si può vedere Paolo Virzì con Micaela Ramazzotti che sono soliti prendere in affitto una villa a due passi dal porticciolo, oppure Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni spesso ospiti del loro grande amico Carlo Conti che da anni ha casa sul Quercetano. Comunque il comune ha indetto un bando per la gestione del Tennis a partire dall'estate del 2016. Il locale avrà bisogno di parecchi lavori di restauro c'è solo da augurarsi che, anche se sarà difficile rivivere i fasti degli anni trascorsi, la struttura possa tornare ad essere un punto di ritrovo come era allora negli anni d’oro. Dino Dini

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