Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 5-06-2013 di Dino Dini

     IL RICORDO - Franca Rame al Solvay nel ’59 contro il “teatro da digestione”

Correva l'anno 1959 e in quel mese di giugno arrivò al teatro "Solvay" la compagnia di Dario Fo e Franca Rame per rappresentare "Ladri, manichini e donne nude" uno spettacolo satirico e sotto certi aspetti veramente rivoluzionario. Era la prima volta che la compagnia di Fo debuttava su un palcoscenico toscano. Si trattava di alcuni divertenti bozzetti scritti da lui stesso, accolti con applausi, ma anche con qualche perplessità dal numeroso pubblico abituato al vecchio teatro di tradizione. Il linguaggio era nuovo e originale, un testo di teatro d'avanguardia. Dino Lessi che era a quel tempo l'illuminato direttore del "Solvay" allora pensò bene di organizzare un incontro fra pubblico ed attori per discutere sul tema "Teatro nuovo e teatro vecchio". L'appuntamento fu fissato dopo lo spettacolo nella sala del dancing "Italia", oggi ristorante-bar "Sirena" sul lungomare di Rosignano. Vi parteciparono molti giovani di diverse tendenze politiche e tutta la compagnia al completo. La discussione fu molto accalorata. Si parlò di Plauto, Goldoni, Pirandello, Shakespeare, Brecht e naturalmente anche di politica. Ma la più agguerrita fu senz'altro Franca Rame che risaltava per la sua bellezza. Prese la parola più volte dimostrando di non essere solo bella, ma di avere anche un bel cervello e un grande temperamento. Si esprimeva con perfetta proprietà di linguaggio esponendo con molta fermezza le sue ben radicate idee. Era molto combattiva nella discussione, ironica e polemica con quello che lei chiamava il teatro borghese. Anzi lo definì un "teatro da digestione". Naturalmente anche Dario Fo fece la sua parte, ma quei giovani furono colpiti soprattutto dalla personalità di Franca Rame. La compagnia Fo tornò spesso sul palcoscenico del teatro "Solvay" rappresentando altri lavori: "Gli arcangeli non giocano a flipper", "Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri", "Chi ruba un piede è fortunato in amore" e "Isabella, tre caravelle e un cacciaballe". La biondissima Franca riportò sempre un successo del tutto personale. Dino Dini

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