Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 18-11-2013  di Dino Dini

Quando il cavalier d’Inzeo correva a Castiglioncello.   Scomparso venerdì scorso, è stato assiduo frequentatore della Perla Insieme al fratello Piero e Mancinelli ha animato il concorso negli anni ’50 e ’60

Il 15 novembre si è spento a Roma all'età di ottantotto anni Raimondo d'Inzeo, grande protagonista negli anni '50 e '60 del concorso ippico che ogni settembre si svolgeva a Castiglioncello sul terreno del campo sportivo nella splendida cornice della pineta Marradi. Quel concorso era stato ideato e voluto dal dottor Tullio Fazi, uno dei più stretti collaboratori di Adriano Olivetti e a quel tempo brillante presidente dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Castiglioncello. Raimondo fu campione italiano, campione olimpionico a Roma nel 1960, due volte campione del mondo nel 1956 e nel 1960. Lui e il fratello maggiore Piero venivano chiamati i "fratelli invincibili" dell'equitazione. Infatti in quelle affascinanti gare ad ostacoli Raimondo d'Inzeo era solito contendersi il podio con il fratello Piero e con l'altro campione che era Graziano Mancinelli. I primi due nella impeccabile divisa da ufficiali dei Carabinieri e il terzo nella classica giacca rossa, pantaloni bianchi e stivali neri. Ogni anno quell'incantevole spettacolo di sport ed eleganza si ripeteva di fronte a una vera e propria folla di appassionati giunti da tutte le parti d'Italia. E tra quella folla non mancavano nomi illustri. Oltre ai soliti personaggi del cinema affezionati frequentatori di Castiglioncello come Gassman, Mastroianni, Sordi, Panelli, sugli spalti che circondavano il campo si potevano vedere politici come il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, giornalisti come il giovane direttore del Corriere della Sera Giovanni Spadolini e il mitico Indro Montanelli, il campione di tennis Nicola Pietrangeli, il musicista Armando Trovaioli, le sorelle Kessler e il regista televisivo Enzo Trapani. Grazie a quelle tante edizioni del concorso ippico e alla presenza di campioni come Raimondo, Castiglioncello ha forse vissuto in quegli anni il suo più alto momento di notorietà e il merito di ciò fu tutto di Tullio Fazi che era riuscito a trasferire pari pari su questo tratto di costa il famoso concorso ippico di Piazza di Siena che si svolgeva a Roma. Dino Dini

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