Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 20-09-2011 di Alessandra Bernardeschi

 Il grande Panelli attore falegname e l’Ape da lavoro
Massimo Mariti, parrucchiere di Castiglioncello racconta la sua amicizia con l’attore romano

La vita di Massimo Mariti, 69 anni, gran parte dei quali trascorsi all’interno del suo negozio di parrucchiere e estetista in pineta Marradi a Castiglioncello, è stata regolata da incontri. Amicizie, strette negli anni ’60, quando i nomi più importanti del cinema, del teatro e della cultura italiana sono passati da Castiglioncello. Tra tutti, due gli indimenticabili: Bice Valori e Paolo Panelli, recentemente ricordati grazie al film proiettato alla Sagricola, “Giovanni ed Elviruccia” girato dall’attore - regista romano nel 1969 e sceneggiato da Suso Cecchi D’Amico. Serata alla quale era presente anche Alessandra Panelli, figlia dei due attori.
In principio fu la Bice. «È stata Bice Valori - racconta Massimo Mariti - a portare qui Flora e Marcello Mastroianni ed i loro amici. Eppure il nostro comune, nonostante che Bice sia morta da tanti anni, non ha ancora intitolato a questa grande attrice e donna, neanche una via, uno slargo. Se lo meriterebbe». La loro stretta amicizia inizia negli anni ’60; dopo la nascita della figlia Alessandra la famiglia Panelli, che fino ad allora trascorreva l’estate nella villetta sul promontorio di proprietà della famiglia Valori, prese in affitto un appartamento da Guido Lorenzini, suocero di Massimo Mariti. Negli anni successivi i Panelli acquistarono un terreno in via Biagi dove costruirono la loro abitazione estiva. La notorietà di Castiglioncello inizia proprio con la coppia Panelli.
L’amica Flora e Mastroianni. «Fu Bice Valori ad invitare l’amica Flora e suo marito Marcello durante il loro viaggio di nozze a Castiglioncello - racconta Mariti - Marcello Mastroianni se ne innamorò ed acquistò la villa a picco sul Quercetano». I racconti di Mariti dipingono un periodo dove le estati passavano leggere, tra cene e partite a “scopone” al Tennis Club. «Paolo Panelli amava giocare a scopone. Andavamo al Tennis, ci mettevamo seduti accanto ai giocatori di bridge. Lo facevamo apposta: loro così silenziosi e compunti, noi a fare baccano. Fu il periodo durante il quale scrivemmo anche una canzonetta su Castiglioncello che Paolo Panelli fece musicare. Non l’abbiamo mai cantata in pubblico».
Non solo canzonette. Tra le cose che legavano i due amici, anche l’amore per il legno. «Paolo amava ripetere, e ne era convinto, che lui come lavoro faceva il falegname e, solo per hobby, l’attore. Accanto alla sua abitazione si fece costruire un laboratorio di falegnameria semi professionale, su un lato c’era anche un laboratorio fotografico. Realizzava tavoli, sedie particolari che poi regalava agli amici. Il nostro primo lavoro - ricorda Mariti - fu una “cernia di fondale” lunga un metro e 60 centimetri. Dovevamo costruire anche una barca, Paolo si fece fare il disegno, poi ci accorgemmo che il lavoro era troppo gravoso e allora ripiegammo nella costruzione di un bel pollaio di legno. Un pollaio per una sola gallina: Renata. D’altra parte faceva un uovo fresco tutte le mattine».
Artigiano per passione. E per essere artigiani riconoscibili «Paolo si convinse che dovevamo avere un Ape, dove caricare la legna. E così ne trovai una e gliela feci trovare al suo arrivo. E con quell’Ape ci siamo spostati a Livorno, in piazza a Castiglioncello o al Tennis. Ma Paolo Panelli, spinto anche dalla moglie, ha fatto alcuni bellissimi quadri in legno, esposti in mostre famose. Perché Paolo era l’ombra di Bice, era lei che organizzava le serate, le cene, gli incontri».
Vi ricordate Carosello? I racconti di Massimo Mariti ascoltati nel 2011, hanno dell’incredibile: «erano gli anni ’70 e mi ero appena sposato. Paolo Panelli e Bice Valori giravano spot pubblicitari per il famoso “Carosello” sulla Riviera Ligure. Per trascorrere le vacanze assieme Bice chiese alla produzione un parrucchiere personale; e così io e mia moglie andammo con loro sui set dove conoscemmo Dino Risi e Luciano Salce. La sera andavamo nei ristoranti della zona. E fu in quel periodo che Paolo Panelli si inventò il personaggio del “mostro di Portofino”, tutto interpretato attraverso la modulazione della voce. Perché Paolo Panelli, nella vita, era ancora più simpatico che in teatro: aveva sempre la battuta pronta».
Il profumo della Mangano. Nel negozio di parrucchiere di Mariti sono passate tutte le attrici e gli attori che passavano per Castiglioncello: «Ovviamente Flora Mastroianni, che diventò nostra amica. Poi Gabriella Farinon, Anna Magnani ospite dei D’Amico, Elsa Martinelli, ma anche Leopoldo Mastelloni, Helmut Berger, Carlo Giuffré e poi la davvero bella Silvana Mangano. Entrata in negozio timidamente, in punta di piedi per paura di disturbare. Indossava un profumo particolare, che ancora oggi ricordo».
Morti i grandi attori, Panelli, Mastroianni, Sordi, le ville sono state messe in vendita. «È mancato il ricambio generazionale - commenta Mariti - ci siamo lasciati sfuggire occasioni. Penso ad esempio al Golf. A Castiglioncello se ne parlava già trent’anni fa eppure non se ne è fatto di niente ed oggi il Golf è a Bibbona. Ma penso anche ad altre strutture, come il Ciucheba, il Gopdilonda, e ora, lo stesso Tennis».
di Alessandra Bernardeschi


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