Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 30-09-2008 di  Dino Dini

 Quando Castiglioncello era San Salvadore

 San Salvadore era l’antico nome dell’attuale Castiglioncello? Sembra proprio di si. Lo sostiene Corrado Pavolini nato a Firenze nel 1898, letterato, scrittore versatile, giornalista, poeta, critico, commediografo e regista teatrale nonché grande innamorato di Castiglioncello dove spesso trascorreva le sue vacanze.
 Pavolini, in un articolo apparso sul quindicinale “Il Castello” del 14 agosto 1932, edito a cura dell’Us Castiglioncello, dopo aver compiuto una attenta ricerca, ci informa che sulle antiche carte geografiche non figura mai la scritta Castiglioncello, ma al suo posto si legge invece la dizione San Salvadore. E una ulteriore prova che questo San Salvadore era senz’altro l’antico nome di Castiglioncello è data dal fatto che fino a qualche decennio fa, venendo da Livorno, dopo la stazione, subito passato il ponticello sul botro, sulla sinistra della via Aurelia si trovava un caseggiato cadente tinto di rosso sul quale si decifravano in caratteri bianchi queste parole d’altri tempi: “Locanda San Salvadore”.
 Questo era dunque uno dei tanti alberghi disseminati sulla costa tirrenica prima che arrivasse la ferrovia. Qui si fermavano i viaggiatori provenienti da sud o da nord e faceva sosta la diligenza per la notte e per il cambio dei cavalli. Sulla punta del promontorio s’ergeva l’antica torre medicea ormai abbandonata e poco distante l’antica chiesina di S, Andrea. Tutto il resto era macchia mediterranea e folte pinete. Allora non c’erano ville nè stabilimenti balneari nè bar, ma solo qualche casa colonica sulla collina e poche casette di pescatori in riva al mare. Probabilmente anche Goethe e Stendhal hanno pernottato nella locanda. Il primo nel suo viaggio alla città eterna, il secondo per raggiungere il suo consolato di Civitavecchia. Insomma la locanda aveva dato il nome alla località, visto anche che le antiche carte geografiche riportavano quel nome. Nell’articolo del 1932 Pavolini ricorda la facciata della locanda descrivendone “la porta in pietra di schietta fattura settecentesca, sormontata dalla nicchia di una immagine sacra” e si augura che quel cimelio d’antichità sia conservato.
 Oggi al posto della locanda si erge presuntuoso un moderno condominio e la speranza dello scrittore è andato in fumo. Resta comunque la sua testimonianza scritta che attesta come il primitivo nome di Castiglioncello fosse appunto San Salvadore. Dino Dini

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