Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 17-11-04 di Alessandra Bernardeschi

Centro mondano e di cultura.
Il primo viale alberato fu opera di Diego Martelli, poi ampliato nei primi del ’900. Dal circolo Kursaal al clan degli scrittori 
Il poeta cantò i rami contorti e agitati dal vento. I ricordi tra i pini di Castiglioncello

 Per la salvaguardia della pineta e del suo particolare stile architettonico, si sono mobilitati residenti e personaggi della cultura che ancora trascorrono le loro vacanze nelle ville al mare di Castiglioncello.  Adesso la nuova amministrazione ha approvato un progetto per un piano agronomico teso a salvare il polmone verde, da sempre centro di cultura e villeggiatura della frazione. I cui primi pini furono piantati su quella che allora era una larga pianura, nientemeno che da Diego Martelli il quale realizzò un viale alberato che dalla sua dimora portava sino al mare. Toccò invece al barone Patrone (proprietario del castello Pasquini) nei primi anni del secolo scorso sviluppare l’idea e aumentare il numero dei pini alla cui ombra si riunivano i militari regi e villeggianti con paglietta ed ombrellino.  Nel 1919 fu costruito il circolo Kursaal, centro di attività mondana di Castiglioncello con sale da gioco e da ballo. Il circolo fu ristrutturato negli anni ’30 e prese il nome di Villa Celestina, in fase di ristrutturazione per diventare centro di biologia marina. Già nel 1926 la pineta ospitava il circolo del tennis, divenuto poi negli anni ’50 e ’60 ritrovo privilegiato di attori, registi, giornalisti. Qualche nome: Indro Montanelli, Gillo Pontecorvo, Luchino Visconti, Ennio Flajano, Nino Manfredi, Sofia Loren, la famiglia Cecchi D’Amico, Bice Valori e Paolo Panelli, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi e tanti altri artisti hanno calpestato (e calpestano ancor oggi) il lungo viale della pineta per passeggiare o recarsi al cinema all’aperto.  Ma c’è chi ancora si ricorda come la pineta, negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale, fosse vigilata da un custode che, a cavalcioni di una bicicletta, controllava che nessuno danneggiasse verde e arredi, come la fontana (o “vasca” dei pesci rossi), oggi sostituita da un manufatto moderno. Sempre in pineta, negli anni ’60, si teneva il concorso ippico e in pineta si trovava una delle più importanti strutture di tiro al piattello in Italia. E il Cardellino, locale dove hanno cantato Mina o Aznavour; ma anche un centro di musica Jazz: l’Intras Club che attirava appassionati di questa musica da tutta Italia.  La pineta è stata ed è centro di tradizioni come la messa all’aperto che, dagli anni ’60 a oggi, si tiene nei mesi estivi ed è seguita da centinaia di persone. Per questo la pineta, decantata dal poeta Marradi per i suoi rami intrecciati e contorti dal vento, è ancora oggi il fulcro turistico e culturale di Castiglioncello. Ed è per questo che ogni intervento su di essa attira l’attenzione di residenti e affezionati.

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