Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 30-06-2000 di Federica Vivaldi

Il gigante del «Sorpasso» Vittorio Gassman nel cuore dei castiglioncellesi
La sua controfigura: «Era un gentiluomo» Le partite a pallone e i fiori alla Spaak.
 La rievocazione nel '95

 Una brava persona, un serio professionista, un vero «mattatore» sulla scena e nel privato. Così i castiglioncellesi ricordano Vittorio Gassman che proprio nella Perla ebbe modo di soggiornare e lavorare in occasione delle riprese dell'ormai storico film «Il sorpasso». Certo non può essere annoverato tra gli ospiti abituali ed assidui di Castiglioncello, come Marcello Mastroianni, Alberto Sordi o Paolo Panelli, che nella Perla avevano acquistato una casa, ma nonostante questo Vittorio Gassman è rimasto, da quel lontano 1962, nel cuore di tutti gli abitanti ed i frequentatori del centro balneare, divenendo uno dei simboli della castiglioncello degli anni ruggenti. «So per certo - racconta Claudio Castaldi, che più volte nei suoi libri ha avuto occasione di ripercorrere e descrivere quel magico periodo - che Gassman frequentava questa zona già negli anni 50, facendo sporadicamente visita ad amici che qui possedevano delle ville sul mare, ed ha poi continuato ad essere occasionalmente presente per molti anni. «Per tutti noi castiglioncellesi i ricordi più nitidi e più cari restano però legati a quell'estate in cui fu girato "Il sorpasso". da parte di tutti vi era una grande curiosità nei suoi confronti, dato che già all'epoca era un famosissimo attore». Proprio grazie al film oggi riconosciuto come uno dei capolavori del cinema italiano, molti ragazzi e ragazze della zona ebbero modo di prendere parte alla ripresa delle scene in qualità di comparse e dunque di avvicinare il grande Gassman. Tra loro un giovane diciassettenne, ben piazzato ed atletico, che proprio per le sue caratteristiche fisiche, somiglianti a quelle del «mattatore», fu chiamato a sostituirlo in alcune scene. Si tratta di Giorgio Lami, anche lui castiglioncellese verace, a cui va il merito di aver «camminato» con le mani, in verticale, in una scena girata in riva al mare. «Lo ricordo come un grande professionista, sempre sorridente e tranquillo sulla scena - racconta - ed anche estremamente aperto e cordiale con le comparse. Certo lui era già un attore affermato e dunque non passava con noi il suo tempo libero durante le pause, come invece capitava che accadesse con il giovane Jean Louis Trintignant. «Rammento che con Gassman e il resto della troupe, noi ragazzi di Castiglioncello disputammo una partita di calcio divertentissima. Al termine del confronto a Gassman fu regalato un mazzo di fiori e lui, da gentiluomo quale era, andò subito a donarlo alla giovanissima Catherine Spaak». Un gesto di galanteria che ben si addice al ricordo affettuoso che di Gassman sembrano conservare anche altre comparse. «In una delle ultime scene del film - prosegue Giorgio Lami - che fu girata in ottobre, iniziò a piovere e le riprese dovettero essere interrotte. Trintignant, un po' annoiato si mise a giocare a carte con noi ragazzi, mentre Gassman, ormai noto a tutti per la sua serietà professionale, rimase in disparte a discutere una scena con il regista». Un grande attore insomma, in tutto e per tutto, che continuerà a rimanere nei ricordi di Castiglioncello come il «gigantesco» protagonista del Sorpasso. Quel film, quell'epoca, quella storia furono rievocate nell'estate del '95, al Premio Ginori. Con Vittorio Gassman (che arrivò in ritardo) c'erano il regista Dino Risi e il giornalista Lello Bersani e si erano dati convegno per l'occasione tutte le comparse locali. Su piazza Vittoria fu montato uno schermo televisivo di larghe dimensioni e il film venne proiettato prima delle premiazioni. Il salotto a cielo aperto era gremito ed anche chi non aveva ancora visto il «Sorpasso», soprattutto i più giovani, ebbe così l'occasione di gustare il film.

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