Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Corriere della Sera" del 21-04-1999 di Porro Maurizio, Grassi Giovanna

Addio Flora, signora Mastroianni
E' morta a 73 anni. Lanciata da Visconti dedico' la vita a Marcello perdonando ogni sua fuga Uccisa a Roma da un tumore. La figlia: nessuna cerimonia, per rispettare la sua volonta' Malgrado le crisi per gli amori con la Deneuve la Dunaway e la Tato' , non si separo' mai. Sofia Loren: non ha sopportato la scomparsa del marito. Wertmuller: eleganza e coraggi.

Lanciata da Visconti dedico' la vita a Marcello perdonando ogni sua fuga Uccisa a Roma da un tumore. La figlia: nessuna cerimonia, per rispettare la sua volonta'- Malgrado le crisi per gli amori con la Deneuve la Dunaway e la Tato' , non si separo' mai ROMA - Flora Carabella, vedova Mastroianni, e' morta ieri notte a Roma per una fulminante forma di tumore. Aveva 73 anni. La figlia Barbara, rispettando le sua volonta' , comunica che non ci sara' alcuna cerimonia funebre pubblica. Dal 12 agosto 1950, quando sposa il giovane e aitante Marcello, collega nella compagnia Morelli - Stoppa, con cui mangiava la pizza dopo teatro, Flora Carabella, classe ' 26, diventa Mastroianni. Per sempre. Fino alla morte dell' amato attore, il 18 dicembre 1996 a Parigi, restera' la signora Mastroianni. Lo aspettava nella villa sulla via Appia, e poi nella casa di via Pompeo Magno, dove tornava sempre ("il maschio latino e' fatto cosi"), glissando sulle ben note relazioni internazionali che Marcello ebbe con Faye Dunaway e Catherine Deneuve, prima di stabilizzare gli affetti con Anna Maria Tato' che gli resto' accanto per 20 anni e, con dedizione, fino alla fine. Di questa compagna, Flora assicurava di non saper nulla. Aveva creduto, o finto di credere, alla voce del marito che da Parigi le raccontava di una signora che gli faceva da infermiera "dopo una piccola operazione". Dopo la morte dell' attore nacquero alcune battaglie sentimentali e legali tra le "vedove" e le due figlie (Barbara, nata da Flora, e Chiara, nata dalla Deneuve) che pero' negli ultimi tempi si erano risolte in amicizia. Ma nei gloriosi anni ' 60, Flora, figlia borghese di un musicista, entro' in affettuosa collisione con le altre "signore Mastroianni". Di Faye Dunaway diceva che era "l' americana sofisticata", della Deneuve che era "simpatica e disponibile", tanto che spesso si portava d' estate, nella villa di Castiglioncello, la figlia Chiara, insieme alla sorella Barbara, nata il 2 dicembre 1951 dal suo matrimonio. Famiglia da un lato aperta, dall' altro tradizionale, giacche' Mastroianni, per pudore e atavica convinzione, non volle mai dividersi. Le bollette telefoniche, da tutto il mondo verso Roma, erano infatti focose come i suoi amori, perche' Marcello ha sempre chiamato Flora almeno tre volte al giorno, come faceva Fellini con Giulietta. Il matrimonio fu in fondo l' unico "gioco" serio dell' uomo Mastroianni. Alle lontananze del marito sempre sul set, Flora, che elencava tra i suoi vizi la pigrizia e l' indolenza, ma che era stata buona attrice con Visconti nella "Locandiera", in "Morte di un commesso viaggiatore", nel "Tram che si chiama desiderio", sempre con Marcello a fianco, suppliva con la "famiglia" dello spettacolo. Clan formato, tra i molti, da Suso Cecchi D' Amico, i fedelissimi e spiritosi compagni di Accademia, Bice Valori, Tino Buazzelli e Paolo Panelli, che furono testimoni di nozze. E, tra una interurbana e l' altra del marito, lavorava di uncinetto, producendo opere d' arte a punto e croce, esposte anche in mostra: "Adoro la vita contemplativa" riassumeva di se' . La signora, dotata di un forte rapporto umano, si era concessa anche qualche scrupolo: quando apparve all' orizzonte mrs. Dunaway offri' al coniuge la separazione agognata dalla diva, ma l' interessato rifiuto' . Quando fu abbandonato, torno' nella sua "tana" a farsi consolare. "Non era lui che correva dietro alle donne, ma il contrario: mio marito non si credeva un latin lover", diceva. Mentre Mastroianni incominciava a mietere premi, la moglie Flora nel ' 55 e fino al ' 58 recita in teatro con la Compagnia dei Giovani, tutti amici, la Falk, la Guarnieri, De Lullo, Valli, Manfredi. Fece anche del cinema con Rossellini ("Messia"), la Wertmuller, sua compagna di scuola ("Basilischi"), Mogherini ("Culastrisce nobile veneziano", unico film in cui ha recitato col marito), Citti ("Casotto") e per la tv, a 52 anni, recito' sotto la regia di Gregoretti e Tuzii. Ma Flora Carabella resto' soprattutto la signora Mastroianni, moglie in un' accezione molto italiana, in perenne lunga attesa, pur con qualche naturale esborso di affetto extraconiugale, per esempio per i suoi adorati cani. Mastroianni, da perfetto marito con complesso di colpa, faceva di tutto per non dispiacerle, evitando le mondanita' romane per non creare problemi. Forti debolezze di una famiglia non comune, in cui sono nati e cresciuti affetti sinceri come preghiere e saldi come rocce, che nessun pettegolezzo scalfiva: modernissimi e antichissimi. Maurizio Porro
 LE REAZIONI Sofia Loren: non ha sopportato la scomparsa del marito. Wertmuller: eleganza e coraggio. Sordi: ha sempre saputo scegliere per noi tutti le parole e i gesti giusti. Cardinale: piena di ironia erano sottobraccio, strette e vicine, Sophia Loren e Flora al funerale di Marcello Mastroianni. E, oggi, segnata da un nuovo dolore "forte come un lutto di famiglia", l' attrice dice: "Flora non ha retto al dolore per la perdita di Marcello. Era l' uomo della sua vita. Non era "la moglie di", non lo e' mai stata. Era una donna allegra, impegnata nella vita, indipendente e sempre piena di iniziative. Anche piena di coraggio, visto che per tanti anni e' stata accanto a Marcello, nonostante lui avesse altre passioni". La morte di Flora ha gettato tutti nello sconforto: Peppino Patroni Griffi, Mario Monicelli, Ettore Scola, Dino Risi, Vittorio Gassman, Alberto Sordi... Lina Wertmuller, l' amica di sempre, dice: "Era la mia piu' grande compagna di confidenze, sogni, progetti, ricordi. Se faccio questo lavoro, lo devo a lei. Ci conoscemmo all' Accademia d' arte drammatica, alla fine degli anni Quaranta. Come tutte le donne che vivono dietro a un grande uomo, Flora aveva la sana abitudine di parlare poco, era estremamente discreta. Con il suo stile, la sua personalita' , la sua eleganza silenziosa e il suo senso dell' umorismo ci manchera' : ha segnato un' epoca a Roma". Piange disperato Helmut Berger: "Nessuno sa quanto fosse buona, come riuscisse sempre ad aiutare quanti le erano vicini. Mille molte mi ha "raccolto con il cucchiaino", perche' ero a pezzi. Se, in crisi, le telefonavo di notte, mi faceva sentire protetto". Anche Claudia Cardinale ha parole di dolore: "Era una ragazza nel cuore, ricca d' estro e di creativita' . Con lei se ne va per una seconda volta il nostro adorato Marcello". Chiusa nel dolore, Suso Cecchi D' Amico chiede il silenzio. Ugo Pirro ha frequentato Flora in anni lontani; poi l' ha ritrovata sul set di qualche giovane regista, perche' si divertiva ad accettare qualche volta parti in film di esordienti: "Era cosi' vitale, cosi' pronta a regalare distacco e humour a tutti. Era capace di unire tra loro le generazioni con la sua creativita' mai esibita". Sergio Citti, che la fece recitare in "Casotto", la ricorda con immenso dolore: "Era una vera attrice, era una grande donna nella misura dei rapporti umani. Se ne sta andando un mondo del cinema e Flora, anche se in disparte, era una punta di diamante di questo mondo cinematografico spesso indifferente a tutto. Lei non lo era mai". Conclude Alberto Sordi, affranto: "Se ne va un altro momento di giovinezza, di generosita' . Flora ha sempre saputo scegliere per tutti noi le parole e i gesti giusti. Ora e' difficile renderle tutto cio' che ha rappresentato con la sua serenita' . Sara' difficilissimo sapere che, se lavoreremo e faremo altre cose, lei non sara' piu' in platea ad applaudirci, attenta anche a criticarci con la sua inconfondibile, unica e scherzosa ironia della vita". Giovanna Grassi

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