Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "La Stampa" del 27-08-1991

Sordi l'«avaro» regala un terreno
 

Sordi l'«avaro» regala un terreno Vicino a Roma, per costruire un ospedale. Ma che fa l'«avaro» Alberto Sordi, l'«americano de Roma», l'interprete più riuscito della commedia all'italiana? Lui da sempre ritenuto un piccolo Paperon de' Paperoni si dà alle donazioni: regala all'università un terreno di 25 ettari, nella verde Trigoria alle porte della Capitale, per insediarci un centro biomedico super attrezzato, che anche i campus d'oltreoceano se lo sognano. La notizia è riportata nel numero di settembre da «Campus», il mensile dell'università e della ricerca, appena uscito. La donazione e lo sviluppo successivo dell'istituto universitario rientrano nel prossimo piano triennale dell'ateneo romano. Alberto Sordi, inoltre, si guadagna una poltrona nel comitato scientifico che organizzerà le attività del campus. L'attore romano, così, conquista un posto di rilievo tra i mecenati e il suo terreno nella campagna romana si candida a divenire il fiore all'occhiello delle strutture universitarie biomediche italiane: un megacomplesso (900 mila metri cubi) voluto dall'Associazione «Campus Biomedico» che sarà dotato di un ospedale di 450 posti letto, di un centro diagnostico poliambulatoriale, di un day-hospital, laboratori per la ricerca nei settori della genetica, biotecnologia e biologia molecolare, un centro geriatrico e uno fisioterapico, oltre a mense e case dello studente. E dove sarà possibile laurearsi in medicina o conseguire un diploma in scienze infermieristiche. Ma l'attività immobiliare dell'Albertone nazionale è in pieno fermento. A un'inaspettata donazione, è seguita un'altrettanto sorprendente vendita: dopo trent'anni di affezionata permanenza estiva, la villa di Punta Righini, vicino Castiglioncello, con bella vista sul mare di Toscana, è stata liquidata da Sordi al miglior offerente. Il disamoramento dell'attore per la residenza di Punta Righini si era già notato nei mesi scorsi: per la prima volta, quest'anno lo «Sceicco bianco» non si era visto sulla spiaggia di Castiglioncello. Un feeling spezzatosi già l'estate passata, quando proprio nella casa di Punta Righini, colpito da infarto, era morto Giuseppe, il fratello settantacinquenne dell'attore. Gli acquirenti della villa non si sono fatti attendere, l'affare è questione di giorni. Prezzo di vendita: tre miliardi tondi, tondi, prezzo fissato dall'Albertone in persona. Come a volersi riappropriare della sua fama di parsimonioso economo, l'attore non aveva voluto la mediazione delle agenzie immobiliari. Costano. E poi: il lupo perde il pelo ma non il vizio, [m. are]

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