Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 25-05-2003 di Alessandra Bernardeschi

Piccola insenatura da sogno accessibile solo con difficoltà
Un gioiello dimenticato e in stato d’abbandono fra Punta Righini e la baia del Quercetano

C’è un piccolo lembo di spiaggia, ancora libera, che cerca di farsi spazio fra scogliere ancora intatte che contraddistinguono la zona tra Punta Righini e il Quercetano. È la baia della Cianciafera, una zona magicamente tranquilla che, forse, neanche i più appassionati amanti di Castiglioncello conoscono o ricordano. Ci si arriva da piazza della Torre imboccando un sentiero quasi nascosto dalla macchia mediterranea e, dal mare, solo a bordo di una imbarcazione. Il sopralluogo con Gianfranco Martino presidente della Pro loco e Francesco Franceschi del consiglio dell’associazione inizia alle 10 del mattino; una lunga passeggiata all’interno della macchia, poi alcuni scalini da scendere finché la piccola baia nascosta si apre ai nostri occhi. «Si chiama baia della Cianciafera - spiega Franceschi - perché la scogliera era molto frequentata negli anni 30 dalla contessa che portava appunto questo nome».  Gli scuri scogli che racchiudono quasi a proteggere la baia dagli occhi dei tanti turisti, si contrappongono al mare cristallino. Sulla baia si affaccia anche il residence-hotel Godilonda, una volta dimora di D’Annunzio e, attaccate alle scogliera, sono ben visibili altre discese al mare di alberghi e ville private. «La parte di spiaggetta libera rimasta - mostra Gianfranco Martino - è sporca; piena di rami, bottigliette e altri oggetti di plastica accumulati dalle mareggiate. Vorremmo che fosse pulita e messa in condizioni di essere agibile». E allacciandosi al problema dei tanti passaggi al mare impediti che un tempo esistevano tra Castiglioncello e Chioma, Martino e Franceschi puntualizzano «che proprio attraverso uno studio cartografico l’amministrazione comunale, a cui sono state intanto trasferite le competenze demaniali, potrebbe decidere di riaprire i passaggi una volta esistenti a Castiglioncello, in modo da garantire il libero accesso ai punti della costa ora esclusi. Da notare, ad esempio, che la baia della Cianciafera dista solo pochi metri dalla fine della passeggiata di Punta Righini».  La Pro loco, dunque, concorda con l’amministrazione comunale circa la necessità di rendere fruibili tratti di costa il cui accesso oggi è impedito da varie recinzioni: «ma anziché pensare a realizzarvi stabilimenti balneari le cui strutture in cemento avrebbero un impatto dal punto di vista ambientale e paesaggistico snaturalizzando uno dei tratti più suggestivi della costa sarebbe meglio prevedere gestioni tipo Punti Azzurri».  La passeggiata continua nella baia del Quercetano, altro luogo simbolo di Castiglioncello. «Anche qui esistono problemi che si trascinano da tempo - dice Franceschi - sulla piccola spiaggetta del Quercetano si trovano imbarcazioni abbandonate da tempo e mai rimosse». E poi il problema della vecchia fognatura che, secondo gli esponenti della Pro loco, andrebbe completamente risistemata perché a ogni mareggiata c’è il rischio di sversamenti.

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