Vada la campagna 
Cisterna di raccolta acqua piovana del Casone Nuovo di Vada (Fattoria Tardy-Traverso)
La cisterna č rappresentata sulle mappe catastali del 1823

L'acqua dei tetti vicini si raccoglie nella cisterna interrata (assai pių grande della platea sovrastante) e viene recuperata con la pompa manuale visibile nell'angolo della colonna al centro della foto. Racconta l'arch. Ernesto Traverso-Tardy attuale proprietario, che nei propri ricordi di infanzia, ha ben presente quando in autunno gli uomini di fattoria salivano sui tetti intorno alla cisterna e provvedevano ad una accurata ripulitura da tutto quando potesse contaminare l'acqua piovana, poi dopo le prime piogge, provvedevano a dirottare i pluviali dei tetti verso i raccordi con la cisterna in modo da iniziare la scorta che doveva bastare dodici mesi. A primavera deviazione dei pluviali e isolamento della cisterna dai tetti. Rimane da spiegare come fosse possibile che l'acqua mantenesse le proprie caratteristiche cosė a lungo senza deteriorarsi. Questo sistema delle cisterne di raccolta acqua piovana č stato di uso generalizzato ovunque fosse possibile costruirne una, fino all'arrivo degli acquedotti, in alternativa alle fonti naturali ove presenti, oppure ai pozzi-cisterna quando era possibile utilizzare una falda idrica. (vedi Rosignano M.mo. oggi/Pozzo Macchiaverde)

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