Scavi 2005

 DAGLI SCAVI AFFIORA L'ANTICO MACELLUM
San Gaetano. Scoperta la piazza degli scambi commerciali
I lavori sono stati eseguiti dagli studenti di Scienze storiche a Pisa aiutati dagli alunni del liceo Cecioni di Livorno. 

Torna alla luce il macellum, antica piazza degli scambi commerciali. E’ il risultato dell’ultima campagna di scavo a San Gaetano condotta dal dipartimento di scienze storiche del mondo antico dell’Università di Pisa, diretta dalla dottoressa Marinella Pasquinucci, insegnante di topografia antica e archeologia subacquea. Grazie agli scavi riemerge un pezzo di storia della Vada Volaterrana di cui parla Rutilio Namaziano nei suoi preziosi scritti. Gli scavi hanno rafforzato la tesi che quanto sta venendo alla luce è una vera e propria cittadina, importante per gli scambi commerciali.
 Il macellum era un grosso edificio, formato da un’abside e più stanze adibite allo scambio delle merci. Dalla terra, un misto di sabbia e argilla, è uscita una piattaforma che all’inizio sembrava il basamento di una statua. Non è chiaro se si tratti di una vasca per il commercio o una struttura con funzione diversa. Gli scavi sono aperti dal 1982.
 «Siamo certi che si tratti dell’antica Vada Volaterrana - spiega Pasquinucci - costituita da un grosso insediamento, quasi una cittadina. Nel 1982, nell’area scavava il gruppo archeologico locale, poi la Soprintendenza ci chiese di subentrare. E’ stato grazie all’amministrazione comunale se siamo ancora qui, perché ci ha permesso di portare avanti questo lavoro».
 Dagli scavi sono usciti due edifici termali, di cui uno molto più grande, con ambienti destinati all’unzione della pelle e ai bagni tiepido e freddo (che allora era un percorso di salute consigliato dai medici). Esiste inoltre una schola, ossia la sede di una corporazione dove si tenevano riunioni periodiche, anche di fabbri, costruttori navali, spedizionieri. Qui si svolgeva un’attività strettamente correlata a quella del porto. «Siamo sicuri che un porto c’era perché è lo stesso Rutilio Namaziano, nei suoi scritti, a raccontarci dell’arrivo a Vada e dell’entrata in porto da uno stretto canale. Vada Volaterrana in realtà aveva una vasta area dedicata al carico e allo scarico delle merci, probabilmente estesa dalla foce del Fine a del Cecina. Siamo certi anche di questo: lo dimostra la presenza di diversi relitti e anfore nello specchio d’acqua di fronte. E’ è in programma, in collaborazione con la Soprintendenza di Pisa, una ricognizione sistemica dei fondali».
 Allo scavo di San Gaetano, i cui reperti saranno destinati al museo archeologico di Rosignano Marittimo, attualmente lavorano in venti tra studenti universitari e alunni del liceo scientifico Cecioni di Livorno, coordinati, oltre che dalla professoressa Pasquinucci, anche dalla dottoressa Simonetta Menchelli. Ad accompagnarli, a turno, due loro insegnanti. «Per questa campagna di scavi - dice ancora Pasquinucci - abbiamo avuto la collaborazione con questo liceo. L’esperienza per i ragazzi è stata davvero positiva. I reperti più belli sono alcuni intonaci che si trovavano su un edificio finemente decorato con più absidi. Erano dipinti di fattura finissima e con una splendida conservazione di pigmenti colorati. Dobbiamo ancora capire quale fosse la destinazione di questa struttura. Durante gli scavi sono stati riportati alla luce anche alcuni frammenti di una statua in marmo e anfore poste alla base della sottopavimentazione».
 L’intero complesso, che si trovava sotto una zona coltivata a olivi e viti, risale al I secolo dopo Cristo. Sono comunque emerse tracce di un villaggio di capanne della tarda età del ferro, abbandonate per una improvvisa immissione marina. La campagna di scavo proseguirà fino alla fine della settimana in corso. «Poi all’Università - conclude Pasquinucci - inizierà un intenso periodo di lavoro e quindi dovremo fermarci. Fino al prossimo anno, quando ci auguriamo di poter riprendere questo importantissimo lavoro. Intanto ci auguriamo che presto sia possibile destinare l’area a parco archeologico». 
 
(Chiara Giannini da Il Tirreno del 20/9/2005)

Vada S. Gaetano