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        Al Poggio, indicato sempre col nome di « Poggio di San
        Rocco, » nel 1537 fu eretta una cappella dedicata appunto a S. Rocco,
        forse in grazia della presunta sua protezione durante la peste di pochi
        anni prima. Per questa costruzione l’ Arcivescovo di Pisa donò «
        travi quattro di braccia 11 l'una, correnti 40 di braccia 3; mattoni
        280; inoltre 1100 tegoli, 760 pianelle e una trave di braccia 8 ». La
        chiesa di S. Martino forni 1000 tegoli; diverse persone 130 tegole, 4
        pianelle, 5 travi, 120 mattoni, 18 travicelli e 18 correnti. Si costituì
        la compagnia o confraternita di S. Rocco, e quando, molto più tardi,
        nel 1784, Pietro Leopoldo soppresse molti conventi e congregazioni
        religiose, corse voce che anche le due compagnie di Rosignano, quella
        della Natività di Maria Vergine e quella di S. Rocco sarebbero state
        disciolte. Allora diversi abitanti chiesero a S. A. R. che fosse
        conservata almeno una delle due Compagnie e se una doveva rimanere non
        fosse quella di S. Rocco, perchè la chiesa relativa era su di un
        poggio, lontana dall'abitato, di difficile accesso, esposta ai venti e
        alle intemperie, e si mostrava angusta, atta solo ad esporvi i cadaveri
        da sotterrarsi nel contiguo cimitero. La chiesa della Compagnia,
        soggiungevano, era più antica e più vasta, ed oltre a ciò situata in
        luogo più comodo ed opportuno. La istanza, dalla Segreteria del Regio
        Diritto di Firenze, fu mandata, per parere, al Magistrato del Comune, i
        cui Consiglieri: «rilevato che la sussistenza della Compagnia era di
        sommo giovamento al pubblico, in quanto che la Compagnia della Natività
        manteneva un Cappellano e la seconda di S. Rocco, oltre al mantenere
        essa pure un cappellano, elargiva ogni anno una dote di scudi sei ad una
        fanciulla povera del paese», considerato che, sopprimendosi le due
        Compagnie sarebbe rimasto a Rosignano il solo parroco insufficiente, con
        una popolazione di più che 900 anime, per le messe, per le confessioni,
        e per gli altri atti della religione, dichiaravano essere utile che le
        Compagnie rimanessero entrambe. Malgrado ciò, le due Compagnie pochi
        anni dopo furono soppresse.  
              
        		(Monografia storica del comune di Rosignano Marittimo  
				
          
    			di P. Nencini
        1925 scaricabile dal sito)  
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