E' sicuramente l'edificio che caratterizza l'intero aspetto del 
            Castello attraverso il suo stile architettonico, la sua mole e la 
            sua posizione, che lo rendono riconoscibile sia dalla pianura che 
            dalla costa. L'ingresso all'edificio è al primo piano lungo la via 
            del Castello ed è segnalato da una doppia rampa di scale che 
            conducono al portone. Sopra ad esso uno stemma contenente le sei 
            rose, simbolo del Comune di Rosignano, di recente fattura. 
            All'estremità della via è posto lo stemma della famiglia 
            arcivescovile pisana dei Franceschi con scudo a cartoccio ornato ai 
            bordi da volute e con nel campo un albero con due leoni rampanti. L'edificio 
            occupava un'ottima posizione nel complesso militare del Castello dal 
            quale poteva controllare le vie di accesso alle porte dello stesso 
            dando idea di potenza e incutendo rispetto con la sua presenza 
            massiccia sovrastante il borgo. Il Palazzo della Fattoria 
            Arcivescovile fu costruito per volere della Mensa Arcivescovile 
            Pisana, all'epoca proprietaria della maggioranza delle terre 
            comprese tra Rosignano, Vada e Terriccio, fino al fiume Cecina, nel 
            1525. Il Palazzo in origine occupava solo il lato sinistro della via 
            del Castello, mentre la parte terminale, occupata da un terrapieno, 
            era detta "Piazza della casa del Vescovado". Esso subì una prima 
            opera di restauro tra la fine del secolo XVII e gli inizi del XVIII 
            e in seguito venne ampliato, tra il 1799 ed il 1823, utilizzando la 
            superficie libera del terrapieno. Il Palazzo agli inizi di questo 
            secolo si presentava già con la Torre Medicea "mozzata" e con la 
            parte superiore del prospetto completamente diversa da quella 
            attuale. Il corpo di fabbrica principale, costruito sopra la torre 
            aveva un coronamento in stile sei-settecentesco, con al centro la 
            mostra dell'orologio. Lateralmente ad esso, il profilo delle 
            strutture murarie seguiva un andamento curvilineo, per terminare 
            nella parte superiore con una piccola campana collegata all'orologio 
            ed utilizzata per scandire le ore. Il Palazzo attuale è il risultato 
            dei pesanti lavori di "restauro" eseguiti nel 1933, che 
            interessarono sia i caratteri distributivi e le finiture degli 
            ambienti sia l'architettura del prospetto. Nelle parti laterali 
            della facciata, al termine delle strutture in elevazione, è stato 
            aggiunto un cornicione a sbalzo sul quale sono stati disposti una 
            serie di merli. Al centro le strutture murarie che ospitano 
            l'orologio (montato a fine 800) sono state ampliate, sia in altezza che in profondità, e 
            alla loro estremità è stato aggiunto un ballatoio aggettante, 
            anch'esso rifinito con una serie di merli, tanto da far assumere 
            all'intero edificio un aspetto neo-medievale. Le finestre stesse 
            sono state incorniciate con elementi ad arco a tutto sesto 
            realizzati in intonaco.  Il Palazzo ha ospitato dagli anni '50 
            fino a qualche anno fa il Museo Civico Archeologico del Comune di 
            Rosignano. Attualmente l'edificio fa parte del patrimonio 
            immobiliare del Comune di Rosignano Marittimo.
            (Da guida ai beni 
            storici e artistici Rosignano Marittimo - Prov. di Livorno)  |