| 
               Rosignano Marittimo castello  | 
          
              ![]()  | 
          
| 
               Torrione di ponente della Fattoria Arcivescovile, mozzato a terrazza (foto Paolo Pagnini)  | 
            
              
             | 
          
| 
               
				
				 
				Il
          Castello era posto sul "Poggio" di Rosignano. Costruito nel
          Medioevo per la difesa dagli attacchi che potevano venire dal mare, fu
          smantellato dai fiorentini dopo il 1433. (Già
          nel secolo VIII conosciamo l’esistenza di una corte longobarda e di
          un palazzo di campagna Posto sul poggio di Rosignano, il Reietti da
          certa la fortificazione solo nel 1080, allorché un tale Ubaldo del fu
          Lamberto, che dimorava presso la pieve di san Giovanni rifiutò in
          mano di Pietro abate del monastero di san Felice a Vada, un pezzo di
          terra situato appunto al Castello. Nel Medioevo i proprietari della
          fortificazione furono diversi, essa fece parte dei beni della Marca di
          Toscana. I margravi Goffredo (morto nel 1069) e Beatrice, a loro volta
          donarono il Castello agli Arcivescovi pisani che in seguito
          l’affittarono ai privati. Il possesso degli Arcivescovi fu
          confermato l’11 luglio 1139 da re Corrado imperatore. Nel secolo
          XIII la fortificazione fu salda in mano al Comune di Pisa, mentre agli
          Arcivescovi rimase il possesso di case e terreni nel suo interno. Con
          la caduta della città anche la fortezza di Rosignano fu sottomessa a
          Firenze (1406). Nel secolo XV le mire espansionistiche di Milano sotto
          Gian Galeazzo Visconti (1379-1402) si diressero verso la Toscana e
          Venezia, che a loro volta avevano ingrandito i loro territori. La
          formazione di forti stati regionali nell’Italia centrale condizionò
          la politica reciproca che si avvalse anche della
          "collaborazione" delle compagnie di ventura. Nel 1424 Milano
          occupò Forlì; Firenze reagì senza successo. Formò lega con
          Venezia, mentre uno dei suoi capitani, il Piccinino, disertò a favore
          di Milano. Sull’invasione di Rosignano da parte di Niccolò
          Piccinino scrive l’Ammirato- "Così gli pervenne in mano Lari
          col Podestà e col vicario insieme... Né Rosignano, né Campiglia
          furono più sicuri, nell’uno dei quali Niccolò delle Calvane, e
          nell’altro Belcaro Serragli restaron prigioni... mentre in quel di
          Pisa si danno a’ nimici Vada, e altri luoghi di Maremma..... Nel
          1434 i fiorentini, ripresa la zona, dettero ordine di smantellare il
          fortilizio superiore del Castello di Rosignano riducendolo a
          castellare. Anche i castelli di Orciatico, Lajatico e Pietra Cassa che
          avevano consentito all’invasione di Niccolò Piccinino furono così
          declassati).   | 
          |
| Rosignano Marittimo - Il Castello | 
              
             |