Barbara Berretti

Atene mondiale luglio 2009 Atene mondiale luglio 2009 Atene mondiale luglio 2009 Campionato europeo 2008 in Sardegna (Quartu Sant Elena) medaglia d'oro. Festeggiamenti dopo la vittoria, con le e colleghe di squadra.
 

  Iridata di karate, l'incredibile ascesa di Barbara. La ragazza di Rosignano ha vinto il Mondiale. Ecco la sua storia. Dalla palestrina all'oro.

Nata a Livorno il 16/06/1981. Quando cominciò col karate, quasi per gioco in quella piccola palestra di Castiglioncello, Barbara Berretti mai e poi mai avrebbe immaginato di arrivare a conquistare il titolo iridato. Ce lo confida la stessa atleta al rientro dalla vacanza-lampo che si è concessa una volta compiuto l'exploit ai Mondiali di Atene, dove ha vinto la medaglia d'oro nel kata femminile a squadre della Federazione Ski assieme a Giorgia Troncia e Manuela Rosso, entrambe di Cuneo. Barbara Berretti, ventottenne, rosignanese, ha iniziato a praticare questa disciplina a 19 anni.
I genitori però si erano opposti alla sua scelta di dedicarsi al karate, giudicandolo uno sport non adatto a lei. Barbara si era orientata quindi prima verso la ginnastica artistica per poi praticare la pallavolo. Finché a 19 anni («sa, io sono molto testarda») iniziò la nuova avventura. Notata dal maestro Giampietro Grosselle, cintura nera 7º dan, già agonista e successivamente allenatore della Nazionale fino ad arrivare a ricoprire incarichi federali di rilievo, la portò a Livorno seguendola direttamente nella palestra "Il vento d'Oriente". Quattro anni fa Barbara Berretti è entrata nel gruppo agonisti del kata e nel 2007 con la stessa squadra ha vinto gli Europei in Sardegna.
E ora pensa già ai prossimi Mondiali che si svolgeranno in Australia. Certo, come ammette la campionessa, l'impegno che si deve sobbarcare è grande: «Tanto allenamento e quasi tutte le settimane uno stage, specie quando siamo vicini a una gara importante. Ma il sacrificio è stato ampiamente ripagato. Noi la sentiamo di più questa soddisfazione, perché non essendo uno sport riconosciuto dal Coni - non possiamo infatti partecipare alle Olimpiadi - lo pratichi in qualche modo per un tuo obbiettivo personale».
Il gruppo, la squadra, dice, è molto unita. «Ci vediamo una volta al mese e per la preparazione di appuntamenti di rilievo una volta alla settimana. Un po' vado io a Cuneo, un po' vengono loro a Livorno». Poco prima di conquistare l'oro, Berretti ha ottenuto in uno stage di due giorni a Cesenatico la cintura nera 2º dan; nell'occasione era presente anche il numero uno al mondo della sua Federazione: il maestro Miura, giapponese.
Quello che colpisce è che la campionessa di Rosignano sia riuscita a vincere il titolo iridato avendo iniziato piuttosto tardi. Il segreto? «Ho avuto fortuna, perché sono stata seguita subito da un coach davvero bravo».

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