Le persone che con la loro attività hanno contribuito alla crescita commerciale di Rosignano:
"Marivera"
oreficeria dal 1991

Marivera, una vita fra anelli e pendenti, festeggia sei lustri
L'oreficeria fra la via Aurelia e via del Popolo ha aperto il 14 febbraio del 1991
La titolare: «È un lavoro troppo bello, ho ancora voglia di stare al pubblico»

Fin da bambina, quando le sue sorelle giocavano a fare le insegnanti, lei sistemava un piccolo tavolo lungo la strada davanti casa. Ci metteva un cartello con la scritta "Da Marivera", e allestiva un banchetto con collanine e braccialetti, molti dei quali fatti da lei assemblando piccoli coralli che trovava sul mare con gancetti di fil di ferro scovati nel garage di casa. «Erano i primi pendaglini che ho costruito, mi piaceva tanto mettere insieme perline e corallini. Li vendevo e portavo a casa cinque o dieci lire». Una passione che non l'ha mai abbandonata. Tanto che il 14 febbraio, festeggia trenta anni di attività dell'oreficeria che, ovviamente, porta il suo nome. Marivera Di Ninno a Rosignano Solvay è una istituzione. Sei lustri dietro al bancone dell'oreficeria aperta il 14 febbraio del 1991 a Rosignano Solvay, all'angolo fra la via Aurelia e via del Popolo. Non solo, perché prima di mettersi in proprio Marivera aveva già lavorato quindici anni come commessa «nella gioielleria Magnoni, qui su via del Popolo. Poi è stato troppo forte il desiderio di avviare qualcosa di mio». Di Ninno, nata 72 anni fa in provincia di Avellino e cresciuta a Portici, davanti al mare di Napoli, è arrivata a Rosignano quando aveva 15 anni insieme alla famiglia, dato che ambedue i genitori erano insegnanti trasferiti nella zona. «Prima ho lavorato come segretaria - ricorda - in due hotel della zona, poi come impiegata dal notaio D'Abramo». Ma a 27 anni il suo primo amore per l'oreficeria è tornato alla ribalta, così è divenuta commessa alla gioielleria Magnoni su via del Popolo. E infine, il 14 febbraio di trenta anni fa, ha aperto la sua gioielleria, dove oltre ai monili vende anche oggetti preziosi per la casa e orologi. Per alcuni anni, dal '99 al 2016, a fianco della gioielleria a ha aperto anche una rivendita di oggetti per le liste di nozze. L'intenzione di Marivera sarebbe stata quella di festeggiare alla grande il traguardo raggiunto, «ma con il Covid è impossibile organizzare un party e radunare persone ». Se la festa con amici, parenti e clienti affezionati è rimandata a momenti migliori, Marivera ci tiene a ricordare la soddisfazione personale che in queste tre decadi le ha dato la sua attività commerciale, che adesso gestisce con il figlio maggiore, Emiliano e la nuora Alessandra. «A me piace questo lavoro - sottolinea la commerciante - anche perché si sta a contatto con le persone, in qualche caso adesso sono divenute clienti le nipoti delle persone che servivo quando facevo la commessa da Magnoni. Qui in negozio sono già alla terza generazione di clienti». Quanto a come negli ultimi anni ha visto cambiare il settore commerciale, Di Ninno sottolinea che «trenta anni fa a Solvay eravamo dieci orefici e tutti lavoravamo tanto, adesso siamo pochi e si lavora meno. Un po' perché le persone vanno nelle gallerie commerciali, un po' perché preferiscono spostarsi nelle grandi città. Diciamo che il settore, in questo periodo, va avanti grazie alle ricorrenze, come compleanni, Natale, cresime e San Valentino. Ma io non mollo, anche se ho 72 anni ho voglia di andare avanti». Anna Cecchini Il Tirreno 12/2/21
Riconoscimenti - Dal premio Ginori a quello targato Confcommercio
Quei ritagli di giornale che testimoniano quanto impegno abbia sempre mostrato per la comunità li tiene ordinati in apposite cartelline, proprio come fa con i gioielli. Marivera Di Ninno è orgogliosa di ricordare di aver collaborato e consegnato il Premio speciale Ginori a metà anni Novanta, facendo realizzare una scultura dall'artista Gino Sica con cui sono stati premiati personaggi del calibro di Dino Risi, Vittorio Gassman la contessa Ginori. Poi per due anni si è aggiudicata il Premio vetrina indetto dalla parrocchia di Santa Teresa. «E nel 1998 - dice - ho organizzato al teatro Solvay, con Meli gioielli, la mostra "L'arte orafa fiorentina". Un grande successo, bissato dalla mostra per gli sposi nel 2001». Infine nel 2016 il premio Mercurio, riconoscimento che Confcommercio dà ai negozianti storici, con decenni di esperienza.
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