Gabbro oggi | |
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I quadri del pittore locale Gianfranco Biagini che addobbano la chiesa. A sinistra "Pentecoste" 1983, sotto "Cenacolo" 1982, al centro "Natività" 1984, a destra "Deposizione" 1979 |
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Parlando di pittori non si può fare a meno di ricordare, anche se non fu nativo del Gabbro, il grande pittore Silvestro Lega che nell' ottocento fece del Gabbro la sua temporanea residenza preferita, immortalando nei suoi quadri i luoghi più belli del paese e dei dintorni. Si dice che alla sua morte molti suoi quadri, di grande valore artistico siano andati distrutti. Per ricordare questo grande pittore, al Gabbro, è stato istituito un «Premio pittura Silvestro Lega» per i pittori che si ispirano al paesaggio del Gabbro. Oltre a Silvestro Lega il Gabbro fu meta di altri insigni pittori che vogliamo qui ricordare. - Mario Piancastelli, nato nel 1916, Bravo pittore assente dal Gabbro per motivi di lavoro. Fin da giovinetto dimostrò passione e amore per la pittura come testimoniano numerosissimi suoi quadri molto apprezzati in Italia e all'estero specialmente in Svizzera. Piancastelli è culturalmente ben preparato e esperto dell'arte in generale. Nel 1948 anche altri paesani coltivarono l'hobby della pittura.
- Giancarlo Biagini, nato nel 1936, la
cui pittura in un primo tempo fu definita paesaggistica e successivamente
espressionistica. Riportò grandi successi e i suoi quadri sono esposti in
varie pinacoteche d'Italia come Livorno, Bologna, Firenze e a Recanati,
dove su invito del Comune allestì una mostra personale nell'atrio del
palazzo Comunale, riportando successi di pubblico e di critica. I suoi
quadri furono apprezzati anche all'estero specialmente a Vienna in
Francia. Un suo dipinto, di alto pregio artistico, raffigurante la
Resurrezione di Gesù, di m. 3.04 per m. 1,72, si trova nella Chiesa del
Gabbro alle spalle dell'altare maggiore. I suoi quadri ebbero risonanza anche all'estero, in Germania, Svizzera, Inghilterra, Francia, Austria, ecc. Egli fece parte di giurie e partecipò a dibattiti d'arte. - Nel 1975 il pensionato artigiano Giuseppe Quochi nato al Gabbro nel 1914, iniziò a dipingere in stili NAIF all'età di 60 anni, si può dire, per scommessa con un suo genero. Fu quello un sorprendente inizio. Tutti ben presto ammirarono le capacità e l’estrosità di Giuseppe Quochi, ma il primo positivo giudizio gli fu dato dal pittore Mario Piancastelli suo cugino. Il Quochi ebbe subito significativi riconoscimenti anche da parte di altri esperti e critici, tra questi il Prof. L. Servolini e il Prof. D. Andreucci. In varie città italiane vinse molti premi, medaglie d'oro, diplomi e trofei di ogni genere. Un grande successo riportò pure in Francia nel città di Vienne, dove insieme col pittore Biagi e con altri pittori livornesi, espose alcuni su quadri. Negli ultimi giorni del 1979, alcune sue opere sono state selezionate per partecipare in Belgio, a Strasburgo, a una mostra NAIF di pittori europei. Apprezzabili commenti riguardanti le sue opere si trovano su importanti riviste artistiche. - Ferrero Vernaccini, nato nel 1911, il quale fin da giovane alternò il suo lavoro di falegname, alla pittura, pittura di stile « Macchiaioli ». La sua vera attività con la tavolozza e il pennello però, iniziò nel 1965 con la partecipazione a mostre collettive a Livorno, Bologna, Ravenna, Roma, ecc. riportando tangibili risultati. Infine vanno ricordati i giovani pittori del Gabbro: Giovanni Rossi, nato nel 1958. Con la sua pittura dai colori marcati, raffigurante principalmente la natura, sta riportando successi in concorsi e mostre collettive. - Stefano Ballantini nato nel 1959 fa una pittura stile « Macchiaioli ». - Euro Michelotti (impiegato in banca). Anche questi ultimi stanno riportando significativi riconoscimenti in mostre collettive.
- Ai pittori gabbrigiani vanno
aggiunti Vinicio Bagnoli e Gianfranco Pongiani. Quest' ultimo alla pittura
abbinò la scultura in legno. Da:"Il
mio paese Gabbro"
di Jacopo Cadore Quochi 1979, scaricabile dal sito |
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