LE PIEVI E I CASTELLI DELLA DIOCESI PISANA NELLA MARITTIMA

Questa zona, almeno fino alla dominazione fiorentina, non solo nello spirituale, ma anche nel temporale, dipendeva dall'arcivescovo pisano, che su quasi tutti i castelli e ville del luogo esercitava la potestà di giudicare e di punire con pene pecuniarie e corporali sino ad infliggere la pena capitale. Le nostre pievi sorgevano lungo le strade principali, come la Via Emilia e la Via Volterrana... Le pievi di Vada e di Rosignano erano costruite una sul lido del mare, l'altra a pochi chilometri dal mare, ma sempre vicino all'Emilia...Alla metà del secolo XIII le terre attraverso le quali passava la Via Emilia divennero una palude che fu causa di un'aria malsana: le ville e i castelli si spopolarono, le pievi e le chiese furono abbandonate dai loro rettori. A tale calamità naturale si aggiunse, nel 1345, il passaggio delle masnade di Luchino Visconti, le quali, con l'aiuto degli sbandati da Pisa, misero a ferro e fuoco le contrade delle colline. Ai danni provocati dal passaggio delle masnade viscontee si aggiunsero quelli causati dalla grande pestilenza del 1348, dal cui contagio non furono immuni le colline pisane che rimasero del tutto disabitate. Tutto questo cauṣ la rovina delle pievi ed anche di molte chiese suffraganee...

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