DAR TEMPO DELL'ETRUSCHI
AR TEMPO DE' CAINI

Chi sa perché tutti dicono che noi toscani siamo sciovinisti! È vero che quando siamo all'estero, per esempio a Bologna, a Genova, a Roma o ad Addis Abeba, ci si sente molto legati a questa terra e figli degli stessi padri, ma se siamo in patria, ognun per sé. Ci si scanna tra città vicine o tra quartieri dello stesso paese, ma solo per il gusto della polemica e per non dare ragione agli altri. Una sana scazzottatura risolve ogni problema e una bella bevuta finale riporta tutto allo stato iniziale. Noi di Castiglioncello poi, sciovinisti non lo siamo per niente: noi si sa, da quando siamo nati, che il mondo nasce in Crepatura e finisce, al massimo, al botro del Chioma e il limite là davanti è il Fanale. Sembra ci siano altri mari ma son tutta un'altra cosa. Per amor di verità si deve dire che qui alcuni pensano che Dio l'abbia creato qualcuno di Castiglioncello, tanto tempo fa, ma si deve anche convenire che sono una stretta minoranza...

...A Castiglioncello qualsiasi cosa tu veda o tu senta non deve destar meraviglia anche se è la più strana o fantasiosa realtà immaginata che ti sia capitato di incontrare: a Castiglioncello il surreale è la realtà quotidiana. Le persone di qui immaginano che ci siano anche altri mari ma questo, tra Crepatura, Chioma e il Fanale, lo trovano unico e ogni giorno devono andare a guardarlo perché è amore e umore. Anch'io ogni volta che arrivo, il tempo stretto di un saluto e poi dico: "vado a vedere il mare", ce ne sarà anche qualche altro di mare, ma comunque allunghi lo sguardo, là, al Fanale, si ferma! Fissando il mare il castiglioncellese fissa il suo orizzonte preferito, i suoi sogni, soprattutto quelli di ieri, anche le cose più difficili non sembrano più tali. Specialmente quando il sole tramonta sulla punta e il cielo si colora di rosso aranciato con sfumature di violetto e le nuvole si accalcano a strisce sopra l'orizzonte.

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