La torre medicea

1908- La torre e la vecchia casa colonica viste dalla via Monti, poco prima della costruzione di villa Danieli. La torre ha ancora la copertura a tetto che poi sarà sostituita con la terrazza merlata

   La torre medicea, al tempo, era assai affollata: ci abitavano Capo Rosso "giovanotto invecchiato", il datteraio Manenche, Bocio, il Prussiano e Cesare Archivolti. Di fronte alla torre la chiesetta di Sant'Andrea dove veniva per le funzioni religiose il prete Carboneschi da Rosignano, la casa governativa  con la caserma della Guardia di Finanza comandata dal maresciallo Fortunato Simonetti e la piccola casa di Antonio Meucci con la moglie Maria e i figli Galileo, manovale, e Amos che farà carriera nella Guardia di Finanza fino a diventare generale...)
Fino alla fine degli anni '30 dai dirupi della torre, la vista si poteva lanciare verso la sottostante villa De Montel (l'ing. che costruì la ferrovia), oggi Godilonda, adagiata su uno spiazzo roccioso tra i golfi del Quercetano e della Cianciafera, e verso la villa Parisi, dominante la Punta Righini con alcune ville tra cui una in stile scozzese! Un sentiero difficile da percorrere  portava verso la Mugginara sul lato sud del promontorio, su cui si ergevano un paio di ville. Per il resto si potevano vedere solo scogli nudi a picco sul mare che, in parte, dove ora c'è la Baracchina, saranno prelevati per la costruzione delle dighe del porto di Livorno.
(Da: "Castiglioncello: un secolo di immagini" di C. Castaldi e G. Marianelli scaricabile dalla sezione Scaricolibri del sito)

Castiglioncello torre