Il fabbricato
sull'angolo della proprietà Monti risale al 1925 come residenza
della numerosa famiglia proprietaria del Miramare allo scopo di
liberare un piano dell'albergo (Vedi
Romolo Monti biografia). Anche i negozi della pineta hanno ormai
accumulato i decenni. Quello di abbigliamento di Alessandra Benini
Monti risale al 1973, quando aprì nella primitiva posizione un pò
più avanti sul lungomare dietro il bagno Ausonia nel "magazzino"
dell'Hotel Miramare dove Aldo Monti, ultimo figlio dei dieci di
Romolo, costruiva preziose imbarcazioni in legno prima di
spostarsi verso Rosignano. La posizione attuale del negozio risale
agli anni '90. Adiacente, la gelateria che per tanti anni è stata
"del Molendi" ed oggi di Fiorentino Mirko. Nell'angolo, sul viale, Massimo Mariti, uno dei
personaggi di Castiglioncello, compagno di gioco a carte di Paolo
Panelli, che con il suo negozio di coiffeur è lì da ben 44 anni.
Il fabbricato più a destra con altri negozi di abbigliamento e
antiquariato è invece del 1958. Sul fondo nell'angolo, la
villa ex residenza della famiglia Monti, costruita nel 1959 nel
cinquantenario di matrimonio di Romolo con la signora Gina, oggi
di proprietà Filucchi.
Cinquanta
anni di attività per Mariti parrucchiere dei divi
Massimo Mariti,
conosciuto come il parrucchiere dei vip, celebra quest'anno
cinquanta anni di attività del suo negozio in Pineta Marradi a
Castiglioncello.
In quel lontano aprile del 1963 Massimo aveva
diciannove anni e dopo essere cresciuto come ragazzo di bottega
alla scuola del mitico Fosco Guerrini, prese in affitto quei
locali che fino allora avevano ospitato un negozio di statuine
d'alabastro e lo trasformò nel suo salone di "Coiffeur pour
dames". Già allora era affiancato nel lavoro dalla fidanzata
Gabriella Lorenzini che presto sarebbe diventata sua moglie. Era
quello il momento del pieno sviluppo turistico di
Castiglioncello affollato di tanti ospiti appartenenti al mondo
del cinema e del teatro. Uno sviluppo turistico che era iniziato
già negli anni '50. «La prima cliente importante ad affacciarsi
nel mio negozio - racconta Massimo - fu Bice Valori che veniva a
farsi i capelli con il marito Paolo Panelli. Gabriella ed io
diventammo molto amici della coppia». E qui Massimo ricorda che,
per reclamizzare scherzosamente la sua attività, Paolo si fece
fotografare seduto su una panchina davanti al negozio mentre lui
gli radeva la barba. Dopo i coniugi Panelli arrivarono Flora e
Marcello Mastroianni, Anna Magnani e tutta la famiglia di Suso
Cecchi d'Amico con il marito Fedele ed i figli Masolino,
Caterina e Silvia. L'attività del negozio era proprio partita
alla grande. Diventarono ottime clienti Gabriella Farinon,
Marina Bonfigli, Corinne Clery, Luisa e Mary Gassman,
rispettivamente madre e sorella del grande Vittorio, Lilly e
Carlo Giuffrè, Susanna Pietrangeli, moglie del campione di
tennis Nicola, Maurizia Camilli, consorte di Romano direttore
artistico del Teatro Sistina, Giuliana Lojodice e Silvana
Mangano. Anche gli uomini si affidarono al pettine e alle
forbici di Massimo nonchè alle cure di Gabriella, diventata nel
frattempo ottima "manicure". Erano Nanni Loy, Armando Trovaioli,
Renzo Montagnani, Helmut Berger, Leopoldo Mastelloni. Negli anni
'70 Massimo e Gabriella lavorarono persino per la televisione
italiana. Bice Valori e Paolo Panelli infatti furono ingaggiati
per una serie di caroselli pubblicitari per l'olio Dante di
proprietà degli armatori Costa di Genova. I caroselli furono
girati a Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure dai
registi Luciano Salce e Dino Risi. Per tutti quei cinque anni
quindi Bice e Paolo, nel mese di ottobre, si portarono dietro
Gabriella e Massimo, assunti come addetti al loro personale
trucco e parrucco. «Furono per noi - dice Massimo - delle
vacanze meravigliose». La sua chiacchierata è finita. È stata
un'ondata di ricordi e di nostalgie per i cinquanta anni
trascorsi, un'ondata di nomi e di volti che per lui non sarà
facile dimenticare, perchè in fondo hanno trasformato il suo
assiduo impegno professionale in una specie di invidiabile
divertimento.
(Dino Dini per Il Tirreno del 22/4/2013)
Il 3 ottobre 2020
Mariti e Lorenzini hanno abbassato la sarocinesca in via
definitiva per chiusura dell'attività dopo 57 anni. Massimo è
nato 77 anni fa in piazza della Vittoria, ha cominciato come
ragazzo di bottega nel negozio di Fosco a Livorno. A 19 anni con
il fratello Alessandro hanno inaugurato la propria attività e
l'anno dopo è entrata anche la fidanzata Gabriella per la parte
manicure e pedicure.
Dal Magazzino di
Castiglioncello fino all'estero. «Così con il mio progetto ho
spiccato il volo» Il marchio de' di Agata Monti ha le sue radici
in un negozio di abiti degli anni Settanta «Tutto nasce dal
nostro territorio, fatto di luoghi autentici con angoli tutti da
scoprire».
Da Castiglioncello,
col suo marchio, è arrivata ovunque. Tutto, per Agata Monti, è
nato da uno storico negozio di abbigliamento, Il Magazzino. «Il
negozio è stato aperto dalla mia famiglia nel 1973, all'interno
di un magazzino sul mare dove mio padre costruiva barche di
legno. È sempre stato un luogo curioso per via degli arredi,
della merce e delle persone che vi si intrattenevano come in un
salotto. Gli avventori arrivavano per acquistare attrezzatura
subacquea o maglioni, per fare una lezione di windsurf o
semplicemente per un saluto e rimanevano per una tazza di tè.
L'offerta commerciale del negozio è poi cambiata nel tempo,
secondo i costumi e l'evoluzione dei frequentatori di
Castiglioncello. Pensarci a ritroso è divertente, perché la vita
di chiunque può essere raccontata attraverso gli oggetti che ha
acquistato o gli abiti che ha scelto. Allo stesso modo, oggetti
e abiti raccontano un'epoca storica. Consideriamo il negozio una
sorta di laboratorio di "offerte inconsuete": ci piace pensare
che la selezione di oggetti e capi di abbigliamento che facciamo
possa permettere a ogni visitatore di esprimere al meglio se
stesso. In merito ai brand che selezioniamo, da sempre siamo
attenti a compiere scelte etiche e sostenibili, oltre che alla
qualità dei materiali. Parliamo del legame con Castiglioncello».
Come lo vede oggi e come se lo immagina nel futuro?«Il legame
con Castiglioncello è familiare, quindi controverso! Ovviamente
lo dico scherzando, amo moltissimo Castiglioncello perché è un
paese ancora autentico, con un circondario naturale splendido e
ben preservato, che custodisce angoli segreti e suggestivi. È un
patrimonio prezioso. Lo immagino florido, divertente,
esteticamente curato e molto amato». Di cosa avrebbe bisogno ?
«Di attenzione, come qualunque cosa bella che vogliamo
valorizzare. Poi è nato il marchio de'».Qual è stato il primo
prodotto e cosa è diventato oggi? Chi c'è dietro il marchio de'
?«Il primo prodotto è stata una maglietta bianca con stampato in
nero de'. Stavo cominciando a gestire il negozio dopo altre
esperienze di lavoro ed era mia intenzione produrre articoli di
varia natura che avessero un legame con Livorno, il mare e la
gente che lo abita. Soprattutto, volevo realizzare qualcosa che
catturasse il modo di vivere e di comunicare dei livornesi.
L'incontro con un vecchio amico, grafico geniale, ha definito la
veste grafica del marchio. Successivamente ho sviluppato molti
altri disegni, selezionati con le persone che negli anni hanno
lavorato con me: le cose migliori si fanno in squadra e così è
sempre stato per de' produzioni. Il marchio de' esce da
Castiglioncello». Chi sono i vostri clienti? «Tutti coloro che
amano lo spirito della "costa". Le nostre creazioni sono
disseminate per tutta Italia e arrivano anche all'estero». Quali
sono i vostri progetti per il futuro? Su cosa volete puntare?
«La cosa bella del navigare è che l'orizzonte si allontana
sempre e che si aggiusta il tiro a seconda del vento. Portandosi
dietro qualcosa di casa e stando in buona compagnia, io penso
che si possa arrivare lontano! Ci piace l'idea che Il Magazzino
e dè produzioni offrano a tutti dei piccoli talismani da portare
in viaggio e dentro la propria vita: ogni oggetto è per noi
portatore di un significato»
Il Tirreno 6/3/2024 |