Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del  10-08-2003 di Chiara Giannini

Panelli in platea, Liz in villa: così si divertivano gli ospiti vip
I racconti pieni di nostalgia della signora Isotta, proprietaria dei due cinema della cittadina.
«Quella sera che la Pampanini volle vedere il suo film...»

«In sala c’era silenzio, tutti erano impegnati a seguire il film, poi, d’improvviso, qualcuno diceva due battute in romanesco ed una voce carica di simpatia rispondeva. Il pubblico trasaliva ed era una vera e propria esplosione di risate. Erano Paolo Panelli e Bice Valori, assidui frequentatori del mio cinema, tra i protagonisti di quegli anni d’oro di Castiglioncello. Confusi tra la gente e proprio per questo sempre pronti a scherzare con tutti». A parlare è Isotta Michetti, proprietaria del cinema di Portovecchio, che aprì nel ’57 e dello storico Pineta, che lei ed il marito acquistarono qualche anno più tardi, la quale di ricordi su quell’epoca così florida e ridente della Perla ne ha veramente tanti.  Si commuove ancora a raccontare «di quando la Pampanini fece riaprire il cinema per vedere un suo film o di quando Paola del Belgio scese dal suo yacht per mangiare un piatto di spaghetti, ma non fu fatta entrare in un ristorante perché era in shorts e nessuno l’aveva riconosciuta. O ancora di quando Liz Taylor venne ospite a casa di Zeffirelli, la villa che poi acquistò Mastroianni, e tutti andavan lì sotto con le barche per vederla. Nessuno però ci riuscì. E che dire di Indro Montanelli che con le sue gambette secche passava con il giornale sotto braccio per andare a prendere il caffè al bar del Deri. La sera - continua - ci trovavamo tutti nel mio cinema, poi di corsa al Tennis di Marcello Bartoletti per un aperitivo e per giocare a bridge, mentre i giovani si riunivano al Fazzoletto, al Cardellino o alla Lucciola che ospitavano grandi cantanti quali Mina, la Vanoni, Modugno e addirittura Bongusto. Ed a settembre qui si correva il concorso ippico nazionale». Isotta Michetti ha fiumi di parole da spendere su quel periodo in cui la commedia all’italiana cominciava a farsi strada e gli attori più importanti si riversavano nella località per discutere di film da mettere in cantiere. Come quando, nella cerchia di amici di Suso Cecchi D’Amico, per la quale Castiglioncello è sempre stata patria d’adozione, spiccava Visconti che neanche a dirlo progettò, ispirato dall’aria di mare e da quel clima di tranquillità, «Rocco e i suoi fratelli». Non basterebbe un intero libro per i racconti della signora Michetti su quelli che lei stessa definisce «gli anni d’oro della Perla». Ci sono altri però per i quali il riconoscimento va invece agli anni ’30, quando la presenza di grandi nomi del teatro, della pittura ed in genere della cultura italiana, quali Pirandello, Corcos e Bontempelli, erano di casa nella zona. Tra questi Claudio Castaldi, autore di alcuni libri su Castiglioncello. «Precursore del cinema nella località è stato proprio il teatro - afferma -, tanto che si ricorda ancora quello all’aperto in pineta Marradi. Una giovanissima Suso Cecchi D’Amico recitava proprio lì, davanti ad un Pirandello che non risparmiava risate. E’ solo in seguito, nel dopoguerra, che nella località iniziarono a venire i primi attori cinematografici». Anche l’autore ha un piccolo aneddoto da raccontare «tanto per far capire lo spirito con il quale quei personaggi venivano accolti.- spiega - Panelli era solito andare ai Bagnetti. Proponeva ai pescatori di cimentarsi con lui a braccio di ferro, dicendo che il vincitore avrebbe pagato l’aperitivo. Ovviamente, contro quegli omoni di mare lui perdeva ed erano sempre gli altri a pagare».

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